Marco Marinoni – L’immagine divisa

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Marco Marinoni (1974) è nato a Monza. Attualmente insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Latina e al Conservatorio di Genova. Ha composto più di cinquanta brani di musica contemporanea, alcuni dei quali editi da Ars Publica e Taukay. Da sempre appassionato di letteratura poliziesca, affianca alla didattica l’attività di scrittore. Nei suoi libri coniuga il gusto per l’investigazione classica ad atmosfere thriller e noir, con particolare attenzione all’ambientazione e allo scavo nella psicologia dei personaggi. Finalista della VI Edizione del Premio Gialloluna Neronotte 2018; quarto classificato alla XV Edizione del Premio I Sapori del Giallo 2019; finalista della XLVI Edizione del Premio Gran Giallo Città di Cattolica – Mystfest 2019; Primo Premio alla VII Edizione di Gialloluna Neronotte 2019 con il racconto Il cacciatore di Mercenari (I Classici del Giallo Mondadori n. 1432) e con il romanzo L’immagine divisa (Ed. Clown Bianco, 2020); Primo Premio al Concorso Giallo Piccante 2020 e Secondo Premio al Concorso Torre Crawford con il racconto Bevimi (andrà tutto bene) (Ed. Oakmond Publishing, 2020). Ha scritto poi i romanzi Cauda Draconis (Ed. Nerocromo, 2015), La luna delle fragole (Ed. Yume, 2018) e Il favore dell’inferno (Ed. 96 Rue-de-la-Fontaine, 2019). Marco Marinoni vive a Finale Ligure.

Già disponibile in libreria il suo romanzo “L’immagine divisa”, edito da Clown Bianco Editore, di cui vi riportiamo la trama:

Ne L’immagine divisa, Marco Marinoni introduce un nuovo personaggio, il criminologo Damiano Danti. Le vicende narrate sono ambientate in Liguria, ai giorni nostri. Paolo Cremese è un ingegnere informatico della E.C.H.O., un’azienda all’avanguardia, ed è impegnato nello sviluppo di un progetto che potrebbe portare alla creazione del primo computer quantistico. Immerso totalmente nella ricerca sull’intelligenza artificiale, Cremese è contrario all’idea che il risultato del suo impegno venga ceduto in esclusiva ai giganti dell’informatica e per questo si scontra duramente con i vertici dell’azienda.

Una mattina, Cremese viene ritrovato morto all’interno della sua auto, parcheggiata davanti al laboratorio di ricerca.

Le indagini sono affidate al commissario Efisio Di Vincenzo, a cui non sfugge come all’interno dell’abitacolo sia stato realizzato un vero e proprio staging per sviare le indagini. Pochi giorni dopo, anche Giordano Marchi, fondatore della E.C.H.O., e la moglie muoiono in un incidente con lo yacht.

Di Vincenzo chiede l’intervento del criminologo Damiano Danti e della sua compagna, Silvia, aspirante procuratore.

Paolo Cremese è stato ucciso per la sua idea di un’informatica open source? O c’è qualcosa di più concreto? E quello in cui ha trovato la morte Marchi è davvero solo un incidente?

Sullo sfondo, il mare della Liguria sembra rigettare sulla spiaggia, col proseguire delle indagini, un passato fatto di segreti, insabbiamenti e intrecci tra criminalità e politica.