Editore Todaro Editore / Collana Impronte
Anno 2020
Genere Giallo
248 pagine – brossura e epub
Siamo a Milano nel 1960, nel 1977, nel 1984 e nel 1999 eppure la città, seppur sempre la stessa, cambia attorno ai personaggi. Sarà quattro volte Natale, sarà quattro volte Milano e saranno quattro fantastici personaggi a presentarcela.
Il cadavere non ha un bell’aspetto. D’altra parte, è cosa abbastanza consueta tra i cadaveri. Il commissario Pedullà è inginocchiato accanto al corpo della donna. Sembra sia stata investita da un treno.
In “Marlon e il calendario dell’Avvento”, un personaggio già noto al pubblico, per l’appunto Marlon di Giorgio Maimone, si muoverà nella Milano del boom economico mentre un enigmista lascerà alla sua porta indecifrabili messaggi che lo porteranno ogni volta a trovare una nuova vittima. Al suo fianco il fidato amico fornaio e il commissario Pedullà.
Per pensare a un mondo nuovo, dunque, dovevo lavorare di immaginazione, perché il clima era sempre più incandescente. Fare il commissario, a Milano, durante gli anni di piombo, poteva essere un bel mestiere, perfetto per un sadico o un egocentrico.
In “Strano, il destino” di Oscar Logoteta conosceremo invece il commissario Miletta, poliziotto arrivato dalla Calabria che si trova ad agire in uno dei momenti più bui della città meneghina.
Un vecchio cinese che parlava milanese, e anche bene. Se non ci si voltava, se non lo si vedeva in faccia, si poteva pensare che quella fosse la voce di un pensionato oppure, chissà, di un idraulico della zona, un trumbee, come si dice a Milano.
Così in “Mani bucate” – sì, il titolo riprende il famoso brano di Sergio Endrigo – di Paola Varalli, troveremo i particolari personaggi di Viliam, cinese ma milanese di adozione, che con il gommista e l’idraulico dovranno indagare nella Milano da bere degli anni ‘80.
La mattina del 24 dicembre 1999, come ogni mattina quando montava il primo turno, il Luigi Parini, di professione tassista, aprì la portiera del suo taxi, una Renault Mégane Scénic del ‘97, alle sei e quaranta precise.
E in “Natale con i tuoi”, dei tre autori Besola, Ferrari e Gallone, sarà invece un semplice tassista a dover indagare sulla misteriosa valigetta che ha ritrovato abbandonata sui sedili della sua Renault.
“Quattro volte Natale” è una antologia di quattro racconti o, forse è meglio dire, quattro romanzi brevi tra loro perfettamente amalgamati che raccontano Milano in quattro differenti decenni e in quattro diverse atmosfere natalizie. I racconti, accompagnati da una playlist che in molti casi aiuta il lettore a immergersi nelle atmosfere descritte, ci riportano alla Milano di Jannacci e alle atmosfere di Brera.
È una città, Milano, che ha visto le trasformazioni passare senza perdere mai il suo fascino particolare, un fascino che qui ritrova nelle atmosfere natalizie tipiche della città. Passando da Marlon e il suo racconto in stile Christie arriviamo ai tratti più ironici di altri personaggi come quello nato dalla penna di Maimone, e così via. Una raccolta eterogenea, dunque, che però sa farsi opera integra quasi come se stessimo leggendo un romanzo semplicemente suddiviso in quattro parti, adatta anche a chi non ama particolarmente la antologie, come me d’altronde.
E per chi avesse avuto la fortuna di visitare Milano, anni addietro o poco tempo fa, non ci sarà nient’altro da dire perché Milan l’è semper Milan.
Adriana Pasetto
Gli autori:
Paola Varalli nasce a Sesto Calende in provincia di Varese, sul Lago Maggiore, e vive a Milano; di professione architetto, progetta stand fieristici per la pagnotta e scrive per passione. Ha pubblicato due romanzi gialli: Incroci obbligati (2017) e L’antiquario del Garegnano (2019) ambientati a Milano. Le sue protagoniste sono note come “le squinzie”. Solo in ebook, ha pubblicato la raccolta di racconti Trilogia milanese. Ha racconti sparsi su varie antologie.
Besola, Ferrari, Gallone sono un’Officina Narrativa ricca di idee, efficiente, puntuale e di talento riconosciuto.
Esplosi nel 2013 con la loro opera d’esordio in Trio, Operazione Madonnina, hanno pubblicato da allora un romanzo all’anno, affiancandolo alla produzione singola di ciascun componente e a quella, sempre a sei mani (ormai si scrive su una tastiera), di racconti per antologie e altre pubblicazioni. Sono stati operatori culturali con l’istituzione di un festival, varie altre iniziative e collaborando a vari livelli con Bookcity. Hanno raccolto e portato a compimento la sfida di StraStorie di scrivere un racconto prima e un romanzo poi con la partecipazione diretta dei lettori.
Oscar Logoteta, nato a Milano il 13 aprile 1983. Creativo, scrittore e padre. O, almeno, ci prova. Nel 2014 esce il suo romanzo di esordio intitolato A come Armatura da cui è stata tratta, nel 2016, l’omonima graphic novel. Nel 2017 esce Milano disillusa, la prima indagine del commissario Negri e nel 2018 Milano sottozero, la seconda indagine.
Giorgio Maimone: “Nacqui verso la metà del secolo scorso (così assume portata letteraria) in un ameno paesino del Varesotto, Vedano Olona, ma per puro caso. Sono un lettore vorace e, in quanto tale, da 22.415 giorni ho sempre avuto almeno un libro tra le mani. Quando non ho libri da leggere li scrivo. Dà quasi lo stesso piacere. Dopo essere stato a lungo un prezioso inedito, ho pubblicato il primo libro nel 2013: Vertigine assieme a Erica Arosio, primo volume di una serie di quattro romanzi costruiti attorno alla avventure dell’avvocato Greta Morandi e del detective Mario Longoni (in arte Marlon) nella Milano degli anni 50/60. Assieme a Luca Pollini nel 2019 ho pubblicato Oggetti smarriti – Piccolo catalogo delle cose perdute. Amo la musica, il cinema e la letteratura d’autore, ma si potrebbe scrivere anche di nicchia. Ho una passione per ciclismo, atletica e basket. Sono innamorato dell’amore”.