Nela Rywiková – La casa al civico 6

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Edizioni Le Assassine / Collana Oltreconfine
Anno 2020
Genere Giallo
320 pagine – brossura e epub
Traduzione di Raffaella Belletti


Siamo in Repubblica Ceca, a Ostrava, città del carbone e dell’acciaio, rinomata per le miniere e le industrie pesanti ormai quasi totalmente dismesse o riconvertite. Nella città che faceva del grigiore la sua caratteristica più conosciuta e in un Paese ancora fortemente influenzato dal totalitarismo comunista, scompare il giovane Prchal.

Dalle ciminiere della fabbrica e dai vagoncini di carbone si levava una polvere fine che ricopriva ogni cosa di una patina grigia. Per giorni e giorni attraverso la densa coltre di fumo e polvere non faceva capolino neppure un raggio di sole.

Vejnar, giovane agente di polizia, in rotta con una fidanzata che non ama e con una vita che lo soddisfa nell’ambito lavorativo ma che lo costringe poi a dormire in ufficio di notte, risponde casualmente a una chiamata da parte della madre dello scomparso: da mesi non ci sono novità e nessuno sembra essere più interessato.

«Prchalová. E mio figlio è Martin Prchal.» La signora si era un po’ calmata e la sua voce suonava di nuovo troppo fredda e sicura di sé. Vejnar si appuntò il nome, salutò e riattaccò.

E così Vejnar, incuriosito dalla casa al civico 6, si reca subito sul luogo in cui il giovane Prchal viveva conoscendo anche tutti gli altri inquilini del fabbricato, ormai unico baluardo di un luogo che sembra destinato a scomparire. Poi, sempre più convinto che proprio tra quelle mura possa nascondersi la risoluzione del caso, decide di trasferirsi, diventare lui stesso parte di quello strano condominio e di tutti i suoi segreti.

Sulla sua scrivania trovò un biglietto con l’invito a presentarsi all’ufficio preposto per firmare i moduli relativi all’assegnazione di un appartamento in via U Trati 6.

La casa del civico 6, romanzo pubblicato per la prima volta in Italia grazie al lavoro della casa editrice Le Assassine e al sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, non è solo un giallo interessante ma ci offre anche un importante spaccato della società ceca: i condomini della casa al civico 6 sono persone e personaggi rimasti oltremodo attaccate al ricordo delle fabbriche e del regime comunista che dominava le loro vite. Mentre Prchal è un giovane che tenta di cambiare e progettare qualcosa di diverso, loro remano contro e non riescono a uscire dal loro passato. Intorno troviamo le indagini di Adam Vejnar che invece cerca non solo di scoprire cosa sia accaduto ma reinventa se stesso.

Malgrado tutto Prchal aveva cercato di fare del palazzo prefabbricato un posto per vivere, ma la gente intorno a lui gli aveva messo i bastoni tra le ruote. Nella sua ingenuità credeva che avrebbe salvato le testimonianze del recente passato in modo che vi si potesse vivere tranquillamente.

L’autrice, che ha esordito in patria con questo romanzo nel 2013, nata proprio nella città descritta, ci regala un romanzo poliziesco alquanto insolito, in cui di ogni personaggio ci viene narrata la vita, con le sue difficoltà, proprio per farci immergere nella cultura e mentalità, e aiutarci quindi a comprendere la loro difficoltà a mutare, migliorare e emergere dal grigio del totalitarismo. Grazie a descrizioni particolarmente interessanti, il lettore riesce a sprofondare nel clima ceco, e vede la città attorno a sé, nel presente e nel passato. E andando avanti, sembra di rivivere un mondo così lontano da non accorgersi quanto sia in realtà così vicino e anche così ancora vivo. Nonostante la maggior parte del romanzo si svolta attorno a una sola abitazione, i suoi abitanti e le loro storie rendono il romanzo dinamico e veloce. Una lettura particolarmente adatta agli amanti delle storie dell’Est.

Adriana Pasetto


La scrittrice:
Nela Rywiková è nata a Ostrava nel 1979. Dopo avere lavorato per vari anni come restauratrice, si è infine dedicata alla scrittura di romanzi polizieschi, esordendo nel 2013 con La casa al civico 6, che ha riportato subito un notevole successo di pubblico. Del 2016 è il suo secondo libro Děti hněvu (I figli della rabbia), accolto anch’esso con grande interesse.