Roberta De Tomi – Trappola d’ardesia

1903

Editore Delos Digital
Anno 2020
Genere Giallo
102 pagine – epub


Maddalena sta guidando verso casa quando una sagoma di una donna a lato e decide di fermarsi: lei, che di cognome fa Incerti, è una donna da sempre timorosa che vive in una insicurezza cronica. Chi chiamare? Valerio, innamorato di lei probabilmente, e giornalista freelance.

Devo fermarmi?
Sì, deve farlo. La curiosità sta avendo la meglio. Accosta verso il fosso, mentre la Peugeot è ormai un punto lontano.

La donna, in evidente stato di alterazione, viene subito portata in ospedale dove però si scopre che la sua identità non è reale: Serena Balti infatti non esiste, o se è esistita non è di sicuro la donna che dice di chiamarsi come lei. Chi è allora?

Quegli occhi di ardesia. I lineamenti così simili ai suoi, ma più delicati, peculiari di un volto femminile. Di quel volto femminile. La cicatrice sulla fronte, ricordo di una domenica pomeriggio che nessuno avrebbe mai scordato.

E se quella stessa donna non fosse altro che un’altra ragazza scomparsa molti anni prima? Una ragazza che solo un padre e un fratello gemello potrebbero riconoscere fra le molte per alcuni tratti particolari legati a immagini del passato impossibili da dimenticare?

La donna si tappa le orecchie, vorrebbe non sentire più la sua voce in testa, ma è come staccare la spina di un impianto stereo che continua a trasmettere musica.

“Trappola d’ardesia” è un romanzo breve, forse addirittura troppo breve per la profondità degli argomenti trattati, che parla di violenza e di rinascita, anche oltre ai limiti della legalità. Serena Balti è una donna misteriosa, con un passato traumatico alle spalle che cerca vendetta; Maddalena Incerti è una giovane commessa intrappolata in una vita che lei stessa fatica a vivere, e forse troverà proprio nell’incontro casuale con Serena una via d’uscita che non avrebbe immaginato.

L’autrice con uno stile sintetico ma non per questo poco accattivante, riesce a trattare l’argomento della violenza sulle donne e dei traumi derivanti senza cadere nella banalità. Una lettura noir piacevole, forse troppo breve ma comunque intensa, adatto specialmente ai lettori e alle lettrici che vogliono avvicinarsi al genere senza trovare davanti a sé immagini troppo cruente. Unica pecca, a mio avviso, alcuni passaggi descritti in maniera troppo scarna, nonostante questi non inficino poi la comprensione del testo nella sua totalità. Di sicuro, sentiremo ancora parlare di questa autrice.

Adriana Pasetto


La scrittrice:
Roberta De Tomi è nata a Mirandola (Modena) nel 1981. Dopo la laurea al Dams di Bologna, ha iniziato a collaborare con alcune testate giornalistiche. Parallelamente, negli anni ha svolto mansioni legate alla comunicazione e agli eventi culturali. Dal 2014 ha iniziato a pubblicare. Tra i titoli: Come sedurre le donne (How2 Edizioni, 2014), Chick Girl – Azalee per Veridiana (Delos Digital, 2016), Alice nel labirinto (Dae Editore, 2017). Quest’ultimo, seguito dei romanzi di Lewis Carroll in formato librogame, ha ricevuto il secondo premio ex-aequo all’interno del Trofeo Cittadella per il miglior romanzo fantasy 2019. Il romanzo ha ispirato il booktrailer musicale I’m a prisoner dei NovelToy, diretto dal regista Giulio Manicardi. Allieva di Bottega Finzioni nel 2019, Roberta tiene anche docenze di scrittura creativa, gestisce pagine Social per enti e cura il blog La penna sognante. Nel 2020 ha autopubblicato il racconto lungo urbanfantasy: Melody, la Vestale di Inventia.