Editore Ugo Mursia Editore
Anno 2020
Genere Saggistica
406 pagine – brossura
La sostanza esplosiva è cloro. Se la usi in piccole quantità, disinfetta e igienizza. Se ne usi molta, può uccidere.
Che ci fosse un numero inimmaginabile di bombaroli o aspiranti tali in circolazione lo sapevamo. Basta pensare ai botti di Capodanno e ai relativi incidenti (purtroppo spesso mortali) che ne derivano.
Le bombe e gli esplosivi esercitano un fascino terrifico e pericoloso soprattutto sugli individui di sesso maschile (dalla disanima dei profiler il sesso del bombarolo è quasi sempre Y, cioè maschio!).
Però, sentite questa: I non addetti ai lavori, in Italia, non hanno idea del rilevante numero di attentati esplosivi o incendiari che riguardano individui traditi dal partner. La PASSIONE è uno dei motivi principali che possono trasformare un uomo in un bombarolo.
I bombaroli per rivincita, individui generalmente psicolabili, sono motivati dalla RABBIA, dall’aggressività, dalla gelosia, dalla frustrazione e dal desiderio di rivincita verso la società o verso singoli individui.
Questa preoccupante citazione è tratta dal saggio di cui vi parliamo qui: “Crimini esplosivi”, scritta dal dottor Danilo Coppe, massimo esperto italiano di esplosivi ed esplosivistica e creatore del Museo degli esplosivi di Parma, cui si accede solo se referenziati e su appuntamento (per evitare di suggerire idee malsane).
Per intenderci è Coppe che ha fatto saltare il ponte Morandi davanti a molte telecamere e che ci ha fatto ottenere encomi da tutto il mondo per la precisione chirurgica dell’esecuzione e l’attenzione e la cura impiegate (si ricorda l’utilizzo dell’acqua per evitare la dispersione delle polveri). Sempre Coppe è il perito che il Presidente della corte d’Assise di Bologna ha contattato perché riprendesse in esame le indagini (che non hanno mai dato risposte certe) sulla strage della stazione del 2 agosto 1980, che tra i tanti attentati avvenuti nel nostro Paese è uno dei più emotivamente coinvolgente e ci torna in mente ogni volta che saliamo su un treno. Trovatosi davanti a una stanza intera di Atti, di cui molti nemmeno esaminati, Coppe ha rinvenuto reperti che sono risultati utili per ridiscutere alcuni termini della questione.
MISTER DINAMITE: lo chiamano così. Il nostro autore si occupa da molti anni di demolizioni con esplosivi, ma anche di consulenze per RIS e Polizia di Stato (sempre in merito ai crimini effettuati con esplosivi) e ha voluto radunare in un saggio i risultati di tanti anni di studi, lavoro e analisi.
Il testo, per ammissione dell’autore e conferma di chi scrive, è adatto soprattutto a chi non se ne intende di bombe, quindi è fruibile a tutti e cerca di dare spiegazioni anche a chi non ha vissuto sulla pelle il terribile momento dello stragismo in Italia. Forse questo saggio farà saltare la mosca al naso a qualcuno… visto che i crimini esplosivi vengono riesaminati con occhio attento, segnalando le tante lacune investigative e non solo.
Un esauriente capitolo storico ci spiega le origini delle polveri nere e il loro utilizzo nei secoli. E un altro ancora è dedicato ai profili dei più celebri bombaroli (non solo nostrani).
Chi ama gli scoppi e i boati, ma anche chi, come i lettori del nostro blog divora romanzi polizieschi o thriller, non sarà deluso da questa lettura che analizza un modus operandi criminale purtroppo molto diffuso.
Elena e Michela Martignoni
L’autore:
Danilo Coppe (Milano, 1963) vive a Parma. Geominerario esplosivista, è esperto di blasting engineering con oltre 700 interventi di esplosivistica civile e fondatore e progettista della SIAG srl di Parma, azienda italiana leader nelle demolizioni con esplosivi. È inoltre fondatore e presidente dell’Istituto Ricerche Esplosivistiche, docente al master di Analisi chimiche forensi per l’Università di Bologna, docente e consulente per molti reparti istituzionali nel campo dell’esplosivistica e della blast investigation.