Fabrizio Benedetti è professore di Fisiologia umana e Neurofisiologia all’Università di Torino e dirige il Centro ipossia di Plateau Rosà. Tra i massimi esperti mondiali dell’effetto placebo, ha pubblicato per Oxford University Press Placebo Effects (vincitore nel 2009 del Medical Book Award della British Medical Association, pubblicato in Italia con il titolo L’effetto placebo. Breve viaggio tra mente e corpo, Carocci, seconda edizione 2018), The Patient’s Brain (Il cervello del paziente, Giovanni Fioriti Editore, 2016) e, per Mondadori, La speranza è un farmaco (2018), vincitore del premio Zanibelli – Leggi in salute 2019.
Da oggi in libreria il suo romanzo “Il cacciatore di ricordi”, edito da Mondadori, di cui vi riportiamo la trama:
Fabrizio Benedetti, professore di Neurofisiologia all’Università di Torino, nel suo lavoro di medico e ricercatore esplora la mente e i ricordi delle persone. Un lavoro che per certi versi richiama quello di un detective: partendo dai dati a disposizione, infatti, si trova spesso a indagare in maniera empirica, per tentativi, la mente umana e i suoi inganni, i depistaggi, le false memorie.
Questo libro raccoglie quattro casi clinici che, per la loro natura, sembrano veri e propri gialli. C’è la storia di Sonia, una donna affetta da demenza che con l’aggravarsi della sua condizione rivelerà un oscuro segreto del passato: si tratta della verità o soltanto di una falsa memoria causata dalla malattia? O, ancora, la storia di Magda, convinta di essere stata testimone di un tragico evento mentre si trovava sotto i ferri: è possibile che si tratti di un caso di anestesia cosciente? E, anche se fosse, la memoria di Magda è attendibile? Toccherà al medico vestire i panni dell’investigatore e scandagliare la mente e i ricordi dei pazienti alla ricerca di una possibile verità.
Caso dopo caso, con grande competenza e una scrittura sempre avvincente, Fabrizio Benedetti ci prende per mano e ci accompagna lungo le vie sconfinate e nascoste della mente, lì dove si cela la natura dell’uomo con i suoi desideri e le sue emozioni. Un intreccio di neuroni che racconta davvero chi siamo: “Noi siamo il nostro cervello, i nostri ricordi, le nostre memorie. La nostra mente vive una realtà privata, soggettiva, a volte imperscrutabile. Non so cosa sia più complesso, l’universo o il cervello, ma sono sicuro che indagare l’uno significa comprendere anche l’altro. Ecco perché continuo ad andare a caccia di ricordi”.
Una lettura sorprendente, alla scoperta dell’enigma che si cela nella mente di ognuno di noi.