Giorgio Scerbanenco – L’antro dei filosofi

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Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nato a Kiev, cresce a Roma ma ancora adolescente si stabilisce a Milano. Negli anni ’30 approda nell’editoria come collaboratore alla Rizzoli e in seguito come caporedattore dei periodici Mondadori, per tornare in Rizzoli nel dopoguerra come direttore dei periodici femminili. Collabora con i maggiori quotidiani e riviste dell’epoca, tra cui il “Corriere della Sera”, “La Gazzetta del popolo”, “il Resto del Carlino” e “Novella”. Scrittore prolifico, ha sperimentato tutti i generi della narrativa ed è riconosciuto come uno dei maestri del giallo italiano, consacrato dal successo della serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti e dall’assegnazione del Grand Prix de littérature policière nel 1968. Tra i suoi libri ricordiamo Venere privata, Traditori di tutti, Milano calibro 9, I milanesi ammazzano al sabato, Ladro contro assassino. Tutta la sua opera è in corso di pubblicazione presso La nave di Teseo.

Già disponibile in libreria il suo romanzo “L’antro dei filosofi. Un’indagine di Arthur Jelling”, edito da La Nave di Teseo, di cui vi riportiamo la trama:

Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston e detective all’occorrenza, viene chiamato per indagare su un duplice omicidio. Sulle rive di un fiume sono stati ritrovati il cadavere di un ricco industriale e quello della donna che proteggeva, Luciana Axel, ex cassiera di un locale e moglie di Oliviero Steve. Il filo rosso delle prove porta alla torbida villetta degli Steve, una famiglia con molti misteri che vive isolata come una setta, e che ogni sera si ritrova per confessare i propri peccati di giornata.
“Già qui compare il metodo di indagine che userà Duca Lamberti più di vent’anni dopo. I personaggi di Scerbanenco indagano con il cuore e l’anima, persino nei gialli, dove la logica dovrebbe farla da padrone.”
Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco