Editore Salani
Anno 2021
Genere Thriller
400 pagine – brossura e epub
Traduzione di Samanta K. Milton Knowles
Non so se condividete con me la stessa sensazione ogniqualvolta, in libreria, sui giornali, in un blog, alla radio, eccetera, trovate il nome di un autore associato con il concetto di “re” o “regina” del suo genere, oppure citato quale nuova divinità scrittoria evocata o ancor meglio il “nuovo…” dove ai puntini potete aggiungere il cognome di un mostro sacro della letteratura di genere. La sensazione, eccomi al punto, che in un certo qual modo vi si stia vendendo una ciofeca, o una sorta di “ricopertinato”.
La frase, gli epiteti di questo genere fanno fremere in me il ponte di Varolio e di norma non mi dispongono genericamente al bene, mettendomi già in una sorta d’attesa simile a quella che provate quando siete in sala d’aspetto dal dentista. Ecco. Di solito è così. Spesso la cosa è tristemente confermata. Altre volte piacevolmente disattesa. Vediamo stavolta.
“Verità occulte” è il seguito di “Bugie sepolte, seconda fatica thriller di Ohlsson che suscita già un certo interesse anche per il suo background: non sono tanti gli autori che sono anche politologi, ex funzionari antiterrorismo presso l’OCSE ed ex facente parte del Servizio di Sicurezza Svedese e Ministero degli Affari Esteri. Con questo cv alle spalle ritrovarla come scrittrice genera di certo una notevole curiosità. Ma poiché non si giudica mai un libro dalla copertina (o almeno ci proviamo), la lettura di Verità Occulte è un vero susseguirsi di sorprese.
Nelle mie recensioni su gialli, thriller o noir difficilmente troverete accenni alla vicenda, poiché reputo sia sempre un aspetto che il lettore deve vivere appieno – fosse per me anche i “riassunti” nel retrocopertina andrebbero aboliti. Al di là delle mie manie, la vicenda del romanzo è davvero un bel coacervo di situazioni e personaggi. Il fatto che ciò che accade sia strettamente legato a quanto è stato raccontato nel libro precedente, viene gestito con intelligenza e l’autrice inizia mettendovi a parte di quanto accaduto – in sintesi – in modo da non farvi provare la sensazione di straniamento nel leggere riferimenti a persone o cose di cui non sapete nulla.
Il protagonista è un vero e proprio pezzo di menta, abilissimamente tratteggiato e portato a spasso per tutto il romanzo senza mai un cedimento in merito a questa sua caratteristica: se può comportarsi da coprolita lo farà. Ciò che vi accadrà sarà che comunque terrete le parti di questo simpatico soggetto per tutta la durata della vicenda.
Un tratto interessante e non comune agli scrittori di thriller è quello di riuscire a mettere in piedi una situazione davvero ingarbugliata con pochissimi personaggi, tutti ben delineati e ognuno con un ruolo ben definito, incastrati in un continuum di azioni/reazioni, eventi, colpi di scena e altro che spesso e volentieri mostrano un limite (foriero di un molto basilare “mi piace”, “non mi piace”): sono sostanzialmente abbastanza improbabili, fin troppo costruiti, ma anche in questo caso troverete motivo per non farlo diventare un completo limite.
Su questa notazione se ne innesta un’altra: Ohlsson crea per il suo personaggio avversari “calzanti”, passatemi il termine, ovvero avversari perfetti, un po’ come i cattivi di 007 che sono cattivi tanto quanto lui, impossibili quasi da battere fintanto che…007 estrae il gadget o usa l’arma segreta e sgomina l’avversario. Di solito è un bieco espediente, qualcosa usato da scrittori cui latita la fantasia, ma anche in questo caso, la cosa non è motivo di lamentela così negativa.
Il romanzo, in buona sostanza, mantiene ciò che promette fin dal principio mettendovi in mano un ottimo page turner che magari potrebbe in qualche momento farvi gridare: “Ma dai, non è possibile!”, ma un attimo dopo riavervi catturato tra le pieghe della sua trama che fila dritta ai 200 orari. Non so se Ohlsson sia la nuova “regina” di qualcosa, ma il libro vale assolutamente.
Michele Finelli
La scrittrice:
Kristina Ohlsson è tra le più importanti autrici svedesi per adulti e ragazzi. Prima di diventare una scrittrice a tempo pieno, ha lavorato per l’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), per i Servizi segreti svedesi, e per il Ministero per gli affari esteri. I suoi thriller sono sempre in vetta alle classifiche e hanno vinto numerosi premi.