Editore Antonio Vallardi Editore
Anno 2021
Genere Giallo
240 pagine – brossura e epub
Traduzione di Alessandra Maestrini
Siamo nella Londra degli anni ’50. Il freddo è pungente. La città dovrebbe essere immersa nell’atmosfera natalizia ma un omicidio arriva a gettare lunghe ombre sullo scintillio delle luci.
E’ il 22 dicembre quando viene ritrovata nel letto all’interno del suo squallido appartamento, Olga Karukhin, una principessa anziana, fuggita dalla Russia imperiale zarista durante la rivoluzione, dove perse molti cari, e visse in esilio, con il timore di essere trovata e rispedita verso una morte certa, con il nipote che è cresciuto senza affetto, mentre lei era troppo presa dai suoi timori e dall’ossessione di un fasto imperiale che non riusciva a dimenticare.
“Nel mezzo di quello squallore, la principessa giaceva ferma, assolutamente immobile. Persino quando la mosca le si infilò in un orecchio, non si mosse. Non la sentì, perché era morta.”
L’indagine è affidata a Brett Nightingale, ispettore capo della polizia metropolitana e al sergente Beddoes. Da un primo attenta sopralluogo si prospetta l’ipotesi di un furto finito in tragedia, dato che, nonostante le apparenze, sembra che la principessa nascondesse un tesoro che è sparito così come il nipote, dedito all’alcool, atteggiamento che certo non allontana da lui l’ombra del sospetto. Nella stanza viene trovato poi un biglietto con l’indirizzo di un gioielliere londinese, e l’ispettore decide di seguire con il suo aiutante, mentre s’avvicina il Natale, le varie piste, ogni traccia, nella speranza di arrivare alla verità.
“E’ di questo che si è preoccupata la principessa: di salvare le cose più preziose.”
“Intrigo a Londra. Un mistero di Natale” è un romanzo giallo che racchiude in sé tutte le caratteristiche classiche del genere, laddove un ispettore con il suo aiutante, sono immersi in un’indagine serrata tra testimonianze, sopralluoghi, molte elucubrazioni e persino inseguimenti.
I personaggi sono ben caratterizzati e più che con le parole, sono i fatti, le loro azioni, a definirli ai nostri occhi. L’ambientazione della città di Londra resta sullo sfondo della narrazione e ci ricorda elementi distintivi della società britannica.
“Gli alti edifici dalle facciate lisce che vi si affollavano attorno su entrambi i lati, invece, e i minuscoli negozi al pianoterra, addobbati in quel periodo con polverose decorazioni natalizie, appartenevano inequivocabilmente a Londra, ma a quella del secolo precedente.”
L’atmosfera natalizia non l’ho molto percepita perché la trama è incentrata sull’indagine. Ho sentito invece una certa nostalgia struggente per chi ha vissuto i fasti dell’impero russo e non è riuscito ad adattarsi ad una vita diversa, in un posto che non fosse la sua terra natale. Ed è alle spalle di questa storia principale che si scorgono altre dinamiche che ne conseguono e che finiscono per contaminare ogni possibile idea di futuro.
Una lettura piacevole che consiglio agli amanti del giallo classico che vogliono perdersi in una storia di un tempo non troppo lontano ma molto diverso dal nostro oggi, anche se è chiaro come la potenza distruttiva di certi sentimenti, attraversi i secoli indenne.
“E’ sempre la stessa storia. Sempre stata. E sempre sarà. Delle regole per loro e altre per noi. E’ uguale dappertutto. Non puoi cambiarlo, inutile provarci. Una volta, mandato giù questo, ragazzo, la vita diventa molto più facile.”
Federica Politi
La scrittrice:
Mary Kelly (1927-2017) è stata una scrittrice inglese di romanzi gialli ambientati a Londra, nota soprattutto per la serie che aveva come protagonista l’ispettore Brett Nightingale. Nel 1961 ha ottenuto il Gold Dagger Award, il riconoscimento più prestigioso della narrativa poliziesca britannica.