Editore Jaca Book / Collana Cantastorie
Anno 2022
Genere Giallo
240 pagine – brossura e epub
“La piattaforma petrolifera. Un’altra dimensione, distante anni luce dalla vita vera. Un posto in cui il mondo reale rimaneva in un altrove disgiunto, dove il lavoro, le relazioni e le dinamiche tra le persone erano astruse e complicate. Spaziavano dalle grandi e profonde amicizie, all’odio e al risentimento più biechi.”
Quant’è difficile lavorare e vivere su una piattaforma petrolifera? Quali sono le reali condizioni di lavoro in un ambiente così particolare? Quali le relazioni fra le persone, le condizioni contrattuali e i rapporti fra i lavoratori e le aziende, le multinazionali del petrolio capaci di spostare gli equilibri politici del mondo? Queste e molte altre sono le riflessioni che si aprono dopo la lettura di “Delitto in piattaforma”, noir dalla scrittura scorrevolissima, ambientato in un contesto e in un periodo peculiari, l’Italia degli anni ‘80, quella della strage di Bologna, di Andreotti e della crescita economica, quella che tutti ricordiamo ma le cui dinamiche sono ormai distanti, ricordo di un tempo che ci è passato accanto e a cui volgiamo uno sguardo nostalgico ripensando a una canzone dei Pink Floyd.
Proprio qui, in questa atmosfera così familiare, vicina anche se passata, Marchitelli racconta la storia di una speciale classe di lavoratori e, grazie al noir, spalanca le porte sulla storia di una lotta di classe che lascia il segno, che svela l’anima pulita delle persone che l’hanno combattuta e condivisa, lavoratori onesti, capaci di far valere i loro diritti contro una classe dirigente ottusa, di difendere con coraggio le proprie idee in un mondo fatto di servilismo e paura, difficile, lontano non solo dalla terraferma ma anche dalle conquiste lavorative dell’epoca. La piattaforma petrolifera, in cui Marchitelli catapulta fin da subito il lettore grazie a una descrizione ricca di particolari, è un microcosmo a sé, isolato, un mondo lontano da casa, dagli affetti, dove vige “l’obbligo del rispetto assoluto per i capi” e dove “la marmaglia degli operai” deve lavorare a testa bassa, nonostante le inique condizioni contrattuali, tutti “zitti e muti perché il licenziamento, anzi, la mancata conferma del contratto era lo spauracchio che odorava di ricatto”. Un mestiere difficile quindi, per tutti, in cui “si richiedeva di passare lontano da casa metà della vita, senza alcuna intimità, in una situazione che comportava rischi e con un lavoro duro da svolgere per non meno di dodici ore al giorno”.
Attraverso la storia del protagonista, Marco, sindacalista “capellone” dallo sguardo onesto e l’animo sincero, Marchitelli conduce il lettore in un mondo del lavoro duro, fatto di valori veri, profondi, di quell’onestà granitica accompagnata alla grande voglia di lavorare, forza e legante di una classe di lavoratori che non si risparmia. Un mondo in cui si celano però anche meschinità e sotterfugi, strategie aziendali disoneste e pericolose collusioni con la politica, ambientazione perfetta per un noir, per la sua forza dirompente capace di far riflettere il lettore sui temi che Marchitelli porta alla luce. Marco, protagonista di anni di iniziative, vertenze e crescita sindacali, rappresenta infatti, con tutta la sua onestà intellettuale, il suo intuito e l’intelligenza, non solo il rifiuto e la lotta alle politiche repressive in tema di lavoro, ma anche l’importanza degli equilibri e il grande senso di responsabilità che essa comporta.
Sollevando temi sociali importanti e ancora attuali quali il garantismo tutelato dallo Statuto dei lavoratori e lo spettro del precariato, Marchitelli consegna quindi al lettore un noir originale, che, attraverso uno stile che ricorda l’inchiesta, coinvolge e lascia la voglia di approfondire un periodo storico e sociale così delicato e fondamentale.
Un noir consigliato, perciò, non solo agli appassionati del genere ma anche a chi volesse approcciarsi a un pezzo di storia italiana su cui c’è ancora molto da approfondire.
Il consueto accenno, infine, all’edizione del romanzo curata da Jaca Book. La copertina evocativa, dai colori intensi, si mostra perfetta per il target cui si riferisce.
Linda Cester
Lo scrittore:
Gino Marchitelli ha lavorato per anni sulle piattaforme petrolifere come tecnico elettronico. Militante nella CGIL e in Democrazia Proletaria, fa parte del direttivo A.N.P.I. di San Giuliano Milanese ed è presidente dell’Associazione Culturale «Il Picchio». Autore di numerosi apprezzati e premiati romanzi noir e progetti sociali, nel novembre 2020 è uscito con Panico a Milano, terza indagine del professor Palermo, alla quarta ristampa in pochi mesi. Con Jaca Book ha pubblicato Campi fascisti. Una vergogna italiana (2020), vincitore del Premio Mario Luzi nella sezione saggistica.