Editore Guanda / Collana Guanda noir
Anno 2022
Genere Giallo/Noir
368 pagine – brossura e epub
Traduzione di Irene Abigail Piccinini
Il primo libro in cui il titolo italiano ha un maggior appeal di quello in lingua originale. Qualche mese fa mi ero imbattuto in questo noir dal sapore irlandese, ma il titolo “April in Spain” non aveva centrato il mio interesse, facendolo scorrere verso la fine della pila dei TBR. Quando alla fine della lettura ho capito che fosse lo stesso libro mi è venuta voglia di tatuarmi “l’abito non fa il monaco”, come il titolo non fa il libro…ma aiuta nella scelta. Quest’ultimo noir di Banville ha un fascino particolare, riesce a dipingere le atmosfere dell’Irlanda rivoluzionaria sulla tela ingiallita dal caldo sole iberico.
In un piccolo paesino del nord della Spagna il patologo irlandese Quirke si gode una vacanza con la nuova moglie, lontano dall’umidità e, per quanto possibile, dalla sua inclinazione all’alcol. Passa le giornate nell’ozio, ascoltando conversazioni in una lingua che non conosce e captando piccoli discorsi di turisti che parlando il suo stesso dialetto. Un piccolo incidente con un coltello da ostriche riporta a galla, come in un déjà vu, un evento del passato senza alcun legame, o che sembra non averlo, con quel luogo così lontano dalla verde Irlanda. Preso dalla curiosità telefona a sua figlia a Dublino mettendo in modo l’ingranaggio della ricerca della verità, togliendo strati di vernice fresca che nascondono vecchie lamiere arrugginite ma ancora taglienti.
La narrazione è lenta e costante, come i lunghi e afosi pomeriggi primaverili del nord della Spagna. L’intreccio è complesso, diviso in tre linee narrative convergenti: la vacanza di Quirke, la vita di una giovane ragazza morta e il racconto della sua infanzia in un famiglia senza scrupoli, violenta e razzista. A queste si aggiungono i ricordi, pensieri e stati d’animo del Killer. Nonostante la mancanza di variazioni del ritmo, di quel nodo alla gola che anima la suspense e il crescendo emozionale del climax, l’autore gestisce magistralmente l’attenzione del lettore che è costretto a porsi delle domande, a chiedersi dietro quale paragrafo si nasconda la chiave di lettura per il capitolo successivo. In una narrazione ricca di colpi di scena è facile creare empatia con il lettore perché ogni evento è concatenando saldamente a quello successivo. In questo racconto succede il contrario: non sembra accadere nulla, ma in questa stasi basta anche un piccolo alito di vento per increspare la superficie dello specchio d’acqua e rivelare cosa si nasconde sotto il riflesso. È come se la priorità non sia data alla trama ma al linguaggio, all’aspetto più semantico del libro.
“Il dubbio del killer” è stato una scoperta. Una lettura piacevole e coinvolgente, scritta con una prosa vivida ed evocativa, anche grazie all’utilizzo di ampie descrizioni che spaziano dagli splendidi paesaggi iberici a personaggi travagliati passando per stati d’animo, dubbi e certezze ritrovate. Non nascondo che i primi capitoli mi abbiano scoraggiato, che la lentezza quasi collosa della trama mi abbia fatto venir voglia di passare ad altro, ma c’era sempre quel quid che stuzzicava la mia curiosità, quel particolare insignificante che si incastrava perfettamente in uno schema. È come fare un puzzle: quando i pezzi sono tanti ci si scoraggia, ma appena iniziano i primi incastri tutti prende forma e senso.
Matteo Bordoni
Lo scrittore:
John Banville è nato a Wexford, in Irlanda, nel 1945. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Guanda: La spiegazione dei fatti, La notte di Keplero, Atena, L’intoccabile, Eclisse, L’invenzione del passato, Ritratti di Praga, Il mare (Booker Prize 2005), Dove è sempre notte, Un favore personale, Isola con fantasmi, La lettera di Newton, Congetture su April, Teoria degli infiniti, Un giorno d’estate, Il buon informatore, Una educazione amorosa, False piste, La musica segreta, La chitarra blu, Il cerchio si chiude, Isabel, Le ospiti segrete e, pubblicato sotto lo pseudonimo di Benjamin Black, La bionda dagli occhi neri. Tra i numerosi riconoscimenti, ha ricevuto il Premio Internazionale Nonino nel 2003, il Premio Principe delle Asturie per la Letteratura nel 2014 e il Premio Raymond Chandler alla carriera nel 2020.