Moxie Mezcal – Concrete Underground

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Editore Urban Apnea
Anno 2021
Genere Thriller/Post-moderno/Punk/Hard boiled
324 pagine – brossura e epub
Traduzione di Giuseppe Bellomo e Dario Emanuele Russo


Qui ci sono telecamere ovunque, amico. Non solo nei supermercati e nei grandi magazzini, ma anche nel tuo telefonino e nel tuo computer di casa. Non le spengono mai. Tu credi lo facciano, e invece no. Ininterrottamente accese, per studiarti e inviare continui aggiornamenti sui tuoi spostamenti con la connessione satellitare a banda larga. Ti guardano mentre scopi, mentre sei al cesso, mentre ti scaccoli bloccato nel traffico, mentre te la prendi senza motivo con il commesso del 7-Eleven o quando incroci una racconta fondi per l’Accoglienza Donne Maltrattate e ti allontani allungando il passo. Ci stanno guardando persino adesso…

Dedalus Quetzal è un casinista, squattrinato, colleziona blackout da cocktail di droghe e alcolici, un tipo da battuta pronta ma anche il giornalista di punta di Concrete Underground con un delizioso istinto per la notizia, lo scandalo, l’intrigo dei potenti. Non si muove nella California degli anni ’40 di Ellroy ma ai peccati originali della terra dell’Oro e della fabbrica dei sogni altri se ne sono aggiunti, altrettanto letali. Dark lady, omicidi e sparizioni, feste e raccolte fondi, la sempre più indistinguibile differenza tra polizia e sicurezza privata dei ricchi sono tutti elementi del noir classico. I tempi in cui si muove Dedalus Quetzal e si dipana la trama però sono i nostri e il divide tra fiction e realtà nella narrazione sono un intrigo dentro l’intrigo.

Dedalus indaga sul miliardario Dylan Maxwell e la sua Abrasax, un potentato high tech, una visione da start up divenuta un colosso; l’uomo e l’azienda che hanno trasformato la fine della privacy in opportunità e la città e i suoi abitanti come volenterose marionette in strani e perversi giochi di ruolo a cui tutti vogliono partecipare. È in corso una guerra sotterranea tra la Abrasax e una società concorrente, la campagna elettorale per il nuovo sindaco e una serie di sparatorie e atti criminali affollano le pagine dei quotidiani e il gossip tra l’elite della città. È il momento giusto per Dedalus Quetzal per agitare ulteriormente le acque e trovare il prossimo scoop. Il protagonista comincia a infiltrarsi nell’entourage di Maxwell per scoprire segreti e lati oscuri. Attraversa, più o meno incolume, gli eventi come in un cammino iniziatico, lo specchio della mente e dei piani per l’umanità di Dylan Maxwell, il grande burattinaio. Intorno si muovono personaggi particolari e bizzarri: l’editrice di Concrete Underground, Violet, Antonio. Tipi fissi del genere ma dotati ognuno di interessanti dettagli, tic: fanno parte del paesaggio nevrotico e caotico del romanzo.

Capitolo dopo capitolo la scrittura, divertente, brillante, intelligentissima, di Moxie Mezcal, trascina il lettore e la lettrice in un riconoscibile caos. Le indagini e le inchieste perdono presto senso e importanza: impossibile è una qualunque dialettica tra cacciatore e preda, investigatore e presunto colpevole, giustizia e crimine.
Il romanzo è un thriller in cui lo spaesamento contemporaneo è il motore capace dell’azione, un thriller d’azione che grida e sogghigna ballardismo applicato
Cosa succede quando le promesse di un futuro radioso nella tecnologia si rivelano false? Come reagiscono gli umani alla noia da Interregno e al loro essere appena distinguibili da sofisticati algoritmi? Dedalus Quetzal, come Alvaro ne L’invenzione dei Corpi di Ducrozet, sono guide, a loro modo, uniche. Com’è la California in cui il sole splende e la profezia di Blade runner si è fortunatamente quasi non avverata? Moxie Mezcal, in questa sua late capitalism novel, risponde così.

Antonio Vena


Lo scrittore:
Moxie Mezcal è un giovane autore di San Jose (California) che scrive sotto pseudonimo.
All’attivo ha quattro romanzi e una raccolta di racconti.
A oggi la sua reale identità risulta del tutto sconosciuta.