Alice Hunter – La moglie del serial killer

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Editore Newton Compton Editori / Collana Nuova Narrativa Newton.
Anno 2022
Genere Thriller
384 pagine – rilegato e epub
Traduzione di Caterina Dell’Olivo


“Senti, non so proprio se sia o non sia capace di…fare del male a qualcuno. Quello che sto dicendo è…conosciamo mai davvero qualcuno? Intendo, conoscere davvero TUTTO?
Cosa succede nei recessi più oscuri della mente di ognuno di noi?”.

Bella domanda da un milione di dollari.
È quella che si pone l’autrice, attraverso la voce di una protagonista di questa storia nera (che però non lo sembra). È quella che “ci” pone, proponendoci una storia che dire avvincente non rende giustizia: sappiate solo che l’ho letto in un giorno.

Un po’ di vicenda. C’è un cottage romantico nella campagna inglese, non molto distante da Londra; lì vivono Beth e Tom, con la loro splendida bambina di tre anni, Poppy.
Sono innamorati; sono realizzati nel lavoro, lui in banca, lei che gestisce una pasticceria sui generis, in cui si può degustare pasticcini e intanto dipingere ceramiche. Arte e gola abbinati. Sono felici. Una perfetta famiglia del Mulino Bianco.
Fino a un malaugurato giorno, in cui bussa alla porta la polizia e avverte Beth che suo marito è trattenuto, sospettato di un omicidio avvenuto sette anni prima, e vago, perché il cadavere non è mai stato ritrovato.
La presunta vittima è (meglio dire era?) Kathie, la precedente fidanzata di Tom, sparita un giorno nel nulla, dopo vaghi messaggi agli amici. Beth è incredula. Sgomenta. È sicuramente un equivoco, che presto sarà dimenticato. Tutto il paesino, come purtroppo accade dovunque, inizia a guardarla con sospetto, quasi fosse complice. Sguardi pietosi, diffidenti, malevoli. Una brutta vita.
In un momento, la vita idilliaca di prima è cancellata, come da un colpo di spugna.
“Se tutto va bene, forse Tom tornerà a casa. Riprenderemo la nostra vita di sempre.
….In un istante la nostra strada può svoltare bruscamente e portarci dove non ci saremmo mai immaginati”.

In seguito al silenzio totale degli inquirenti, Beth indaga per conto suo e scopre che il marito il giorno prima dell’arresto non si era recato al lavoro (finto malato), e non solo: si era pure fatto prestare l’auto da un conoscente, pur avendo la propria. Ma è muto come una tomba. Qui la sicurezza granitica della moglie comincia a subire qualche incrinatura. Perché non si confida, almeno, con lei o con l’avvocato?

Mi fermo qua, ma sappiano i lettori che la storia è talmente travolgente, da non lasciare respiro. Le scoperte saranno tante, distribuite ad arte, ma in un’atmosfera ..non gialla, nel senso comune della parola. Piuttosto, qui siamo davanti ad un romanzo psicologico al cento per cento, sottile, gestito con molta bravura ed intelligenza.
I capitoli sono tanti e molto brevi. Le voci narranti sono essenzialmente due, alternate: quella di Beth, e quella di Tom. Ma, vera chicca, ogni tanto spunta pure Kathie, che ci fa intravvedere la sua storia e ciò che può essere accaduto. Attenzione, però: non montatevi la testa: sarà tutto diverso da come immaginate.

Quando Beth racconta, le sue angosce, i suoi dubbi vengono a galla, e il lettore ha il cuore pieno di empatia, di comprensione, per la drammatica situazione in cui è piombata.
Quando parla Tom, è lo stesso: un povero uomo, disperato perché la moglie non lo aiuta a scagionarsi; la vittima, insomma, di un errore giudiziario.
Ma basta una sola frase, un giorno (che naturalmente lascerò scoprire ai lettori, se no che gusto c’è?) per smuovere le acque già torbide, e sollevare dubbi su dubbi.

Il romanzo non ha un finale a sorpresa, ma due.
Perciò, non affannatevi a capire come sia andata davvero. Chi scrive, vecchia volpe di gialli da una vita, a un certo punto credeva di avere capito tutto, ed era anche soddisfatta: milioni di thriller e noir saranno serviti a qualcosa, no?
Non sono serviti: era tutto diverso, ma è questo il bello. La sorpresa doppia!

Si dice che questo romanzo sia il thriller di cui tutti parlano: dopo averlo terminato, devo convenire con la critica che sia veramente avvincente, un po’ diverso dai soliti. Certo non da Nobel per la letteratura, ma se si vuole una lettura veramente piacevole, che ti stacchi dal mondo circostante, questo è quello giusto.
Mio voto: 10.

Rosy Volta


La scrittrice:
Alice Hunter è laureata in Psicologia e ha collaborato per lungo tempo a programmi di riabilitazione nelle carceri. Il suo lavoro a contatto con detenuti che avevano commesso crimini violenti è stato d’ispirazione per il suo thriller d’esordio, La moglie del serial killer, balzato ai primi posti delle classifiche inglesi.