Editore Solferino / Collana Narratori
Anno 2022
Genere Giallo
288 pagine – brossura e epub
Sussurri di morte celeste odo sommessi, labiali dicerie della notte
(W. Whitman)
Siamo di fronte a un romanzo alto, non ascrivibile facilmente al genere ‘giallo’ anche se i morti ci sono, i misteri pure e non manca l’indagine personale del protagonista (Gregorio) che è pure un magistrato. Non cerchiamo quindi a tutti i costi di mettere il libro in uno scaffale preciso e dedichiamoci invece alla sua lettura.
Una lettura consigliata, perché il testo ha numerosi valori aggiunti. Il primo: è scritto bene. L’autore è un giornalista capace di usare le parole e di maneggiare i dialoghi (non è poco!) e inoltre il romanzo è profondo e ha sostanza (anche questo non è poco!).
Secondo: il libro è un voltapagina (cioè si fa leggere volentieri e vuoi sapere cosa accadrà a breve). Non facilissimo intuire la verità, ma gli indizi c’erano tutti.
Tertium: la vicenda ha numerosi protagonisti: Roma, ottimo teatro di posa, presente e vivida nei suoi colori, nella sua parlata, nel suo quotidiano. Gregorio, incanutito a diciotto anni a causa di uno choc (scoprite da soli quale), il Tempo, la Memoria e i Ricordi, tre protagonisti tenuti insieme, oltre che dalla loro similitudine costante con un fiume (il Tevere si presta), anche dalle validissime lezioni di filosofia del professor Borromeo, l’insegnante del liceo di Gregorio. Nel testo sono inseriti stralci di queste lezioni: vi giuro che non sono noiose, anzi, che sono un valido e chiaro ripasso.
E poi altri protagonisti come la giovinezza, l’amore… il tradimento, la gelosia, i soliti ingredienti umani che non possono mancare mai in un romanzo che si rispetti.
Leggendolo mi sono divertita a pensare a come lo avrei intitolato. Alcune brevi lezioni di filosofia? Quelle di fisica, erano ben sette, hanno avuto un inspiegabile successo editoriale, quindi perché spaventarsi? Ma no, questo titolo non sarebbe bastato a descrivere il libro e avrebbe fatto fuggire tutti quelli che hanno paura di istruirsi leggendo.
Notte prima degli esami parte due, ma più profondo? Eh sì, un po’ di mucciniana atmosfera si sente, ma come ho premesso ‘alta.’
Invece (gliel’ho chiesto) l’autore aveva fin da subito, fin da prima di scrivere il romanzo, scelto il titolo e si ritiene soddisfattissimo di questo: Dicerie della notte. Aveva trovato questa frase in una poesia (ve l’ho citata in alto) e ne era rimasto colpito, per fortuna l’editore lo ha assecondato.
Editore illuminato, chapeau a Solferino libri che investe su romanzi meno scontati del solito e che premia una pubblicazione del genere.
Elena e Michela Martignoni
Lo scrittore:
Federico Leoni è giornalista di Sky TG24. Ha pubblicato Fascisti d’America (2021). Con Solferino ha pubblicato Dicerie della notte (2022).