Louise Penny – Una specie di follia

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Editore Einaudi / Collana Stile libero big
Anno 2022
Genere noir
624 pagine – brossura e epub
Traduzione di Letizia Sacchini


Il freddo e la neve assediano Three Pines. Le feste natalizie sono prossime e il commissario Gamache trascorrerà questi giorni circondato dai familiari. Viene però richiesta la sua presenza per allestire la vigilanza a un evento organizzato da un’università locale: la professoressa Abigail Robinson, che si occupa di statistica, sarà protagonista di una conferenza in cui esporrà le proprie teorie che in precedenza hanno scatenato forti reazioni e grandi disordini pubblici.
Per quanto Gamache sia contrario al pensiero della donna, decide comunque di fare il suo dovere pianificando la sorveglianza, con lo scopo di gestire una folla che si può trasformare in un’arma micidiale le cui conseguenze possono essere terribili e difendere una donna che, per quanto in osservanza di uno dei più grandi principi del Canada, ossia quella che ognuno è libero di esprimere la propria opinione e creare un dibattito stimolante attorno ad esso, si fa portavoce di un pensiero che Armand trova aberrante e totalmente disumanizzante nei confronti della società.

“Basta parlare delle sue idee perché attecchisca il seme della rabbia. E insieme a esso la paura.”

Durante la conferenza qualcuno esplode dei colpi di pistola mancando di poco la professoressa. Gamache interviene prontamente in suo soccorso e grazie al suo sangue freddo e a quello dei suoi agenti, riescono a gestire la paura della folla senza che si registrino casi gravi. Mentre s’indaga sulle dinamiche del gesto, cercando di comprenderne il movente e cercando eventuali complici, la candida neve di cui è ricoperta la cittadina di Three Pines, proprio nell’ultima notte dell’anno, si macchia di sangue per un omicidio che giunge a complicare una situazione già difficile.

“Certe cose non devono tornare alla luce. Certe verità devono restare sepolte.”

Ogni volta che viene pubblicato un romanzo di Louise Penny con protagonista Gamache mi prende quella sottile eccitazione che riservo nei confronti dei protagonisti che più amo nel genere della letteratura noir. Anche questa volta con trepidazione ho iniziato la lettura di “Una specie di follia”, cercando di districarmi tra i personaggi che lo animano in cerca di un colpevole che non ho scoperto fino alla fine, quando la verità è esplosa a ricordare che non sempre ciò che è passato vale la pena essere riportato alla luce e che ciò che è stato non si può dimenticare ma condiziona in un modo o nell’altro ogni successivo giorno della nostra vita a partire da ciò che è successo.

“Volevo dirle che non sempre la verità rende liberi.”

I romanzi di Louise Penny sono complessi e certe tematiche che propone nella storia che racconta si ramificano ed emergono con forza e altre volte con delicatezza in molti aspetti del libro, nei risvolti della trama e in certi tratti personali e familiari dei suoi personaggi.
In “Una specie di follia”, che vi consiglio di recuperare come gli altri della serie si parla della potenza che scaturisce dalla folla, della maniera in cui molte persone si trovano a credere a fatti che in altri momenti non avrebbero preso in considerazione. Si parla di pandemia, di ciò che ha significato viverla e del modo in cui ci ha cambiati minando in parte l’idea che avevamo del futuro. C’è forza e tenerezza. Il significato di essere genitori e le difficoltà che comporta.  Parla delle persone fragili, di chi ha bisogno di un supporto per vivere e si pone interrogativi su argomenti molto forti di cui non vi voglio anticipare nulla ma che vi lascio scoprire in una lettura che non vi lascerà insoddisfatti.

Federica Politi


La scrittrice:
Louise Penny, vincitrice di numerosi premi internazionali, è autrice di best seller che hanno raggiunto il primo posto nelle classifiche del «New York Times», «Usa Today» e «Globe and Mail». I suoi romanzi con protagonista l’ispettore capo Armand Gamache sono tradotti in 31 lingue e in Italia sono usciti per Einaudi, che della serie ha già pubblicato: Case di vetro (2019), Il regno delle ombre (2020), Un uomo migliore (2020), I diavoli sono qui (2021), Natura morta (2022) e Una specie di follia (2022). Nel 2017 le è stato assegnato l’Ordre National du Québec per i suoi contributi alla cultura canadese. Vive in un piccolo paese a sud di Montréal.