Editore Fandango Libri
Anno 2023
Genere Noir
352 pagine – brossura e epub
Fandango Libri ha da poco pubblicato “Il dio dello stretto”, primo giallo con protagonista Mimmo Castelli, giovane Pubblico Ministero nato dalla felice penna di Vins Gallico.
Il romanzo ci porta in Calabria, terra bellissima e difficile, da tanto tempo soffocata da mani tentacolari che toccano e insozzano ogni ambito. Se questo è vero oggi, lo era ancor di più nei primi anni ’90, quando la piaga della mafia stringeva nelle sue spire tutto il Paese senza nascondersi, alla luce del sole e cedere a certe lusinghe era facile, considerato quasi normale in certi ambienti.
È così che, tanto per fare un esempio, il giovane pilota di Formula 2 Renato Panuccio, amante della velocità, non si stupisce più di tanto e non sembra farsi troppi scrupoli di coscienza quando certi conoscenti gli propongono lavori facili per arrotondare. Deve solo trasportare delle cose, qualche volta delle persone, non c’è bisogno che sappia altro e se lo fermano non deve fare nomi. Ma poi, senza che lui lo sappia, le esigenze degli amici cambiano e il pesciolino Panuccio finisce nella rete, anzi in carcere… e qualcuno si prenderà cura della sua bella e spregiudicata moglie… tanto a chi importa di Panuccio? E a chi importa se, il giorno dopo che è uscito, va a schiantarsi con la Mercedes? A Mimmo Castelli, però, importa: è un giovane magistrato zelante che in quella storia non ci vede chiaro. E così indaga, fa domande, si guarda intorno, collega casi e ricostruisce parentele ed amicizie. E intanto la pressione aumenta insieme ai dubbi e alle scelte da fare, in un conflitto di coscienza che rischia di schiacciarlo anche sul piano privato.
“Il dio dello stretto” è un libro difficile da incasellare: è indubbiamente un ottimo giallo, ma la prospettiva non è delittocentrica, anzi il delitto diventa pretesto per indagare certe dinamiche, per approfondire i legami fra l’imprenditoria e la malavita. Verrebbe da dire, allora, che si tratta di un giallo giudiziario alla maniera dell’avvocato Guerrieri di Carofiglio, eppure no, Mimmo Castelli è sì il protagonista del romanzo, ma ne è solo apparentemente il centro. Tutto qui diventa funzionale alla trattazione di temi che evidentemente l’autore ritiene importanti non solo per la trama, ma anche e soprattutto per la nostra società, perché dalla lettura tragga spunti e s’interroghi. Così ci ritroviamo, nel corso dello stesso giallo, a riflettere sulla mafia e i suoi tentacoli e sulla depressione post parto, su Dio e il modo di intendere la fede e sulle implicazioni dell’essere gay in una città del sud negli anni ’90… e su un mucchio di altre cose tutte importanti.
Confesso di essermi chiesta, durante la lettura, se non fosse superfluo dedicare tanto spazio al cattolicesimo di Castelli e se certe digressioni filosofiche e/o giuridiche fossero necessarie o non costituissero piuttosto un mero sfoggio di erudizione… A lettura ultimata, tuttavia, se anche non fossi convinta dell’opportunità di alcuni passaggi nell’economia della storia, ne comprendo maggiormente il senso. E in ogni caso, ogni considerazione di opportunità diventa secondaria e annoverabile nel mero gusto personale di fronte a un romanzo scritto bene e costruito altrettanto a modo. I personaggi principali sono ben tracciati e hanno il giusto spazio, ma anche quelli accennati sono degni di nota e ben si calano nella trama. C’è materiale, quindi, per approfondire la conoscenza in un secondo romanzo. A voi intanto va il consiglio di leggere questo.
Rossella Lazzari
Lo scrittore:
Vins Gallico (Melito di Porto Salvo, 1976) ha scritto Portami rispetto (Rizzoli), Final Cut (Fandango Libri), La barriera (Fandango Libri), A Marsiglia con Jean-Claude Izzo (Giulio Perrone Editore) e Storia delle librerie d’Italia (Newton Compton). Ha lavorato come editor, traduttore, ufficio stampa, libraio e ha insegnato Lingua e letteratura italiana all’Università di Gottinga e di Brema. Fa parte del consiglio direttivo dei Piccoli Maestri ed è il coordinatore di Scena, ex Filmstudio, luogo storico del cinema italiano.