Marilù Oliva – Repetita

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Editore Solferino
Anno 2023
Genere Noir
160 pagine – brossura e ebook


Fare le recensioni di libri scritti da amici è sempre molto complicato. Qualcuno penserà che il parere non sarà mai sincero, che il giudizio non sarà mai obiettivo e che, invece, l’unico obiettivo sia quello di fare pubblicità all’autrice o all’autore di turno.
Ecco, fatta questa premessa, Marilù Oliva non ha bisogno né della mia pubblicità e nemmeno di finte belle recensioni.

Quando si riduce a pezzi ciò che si crede divino, questo perde per sempre la sua sacralità.

Veniamo al libro in questione: “Repetita”. Pubblicato da Perdisa Pop per la prima volta nel 2009, questa edizione di Solferino riprende quel romanzo e ce lo presenta con una accattivante copertina dalle sfumature cupe. Io narrante è Lorenzo Cerè, un killer psicopatico il quale, dopo aver consultato una ventina di psichiatri per il suo martellante mal di testa, trova nella dottoressa Marcella Malaspina, la ventunesima, una sorta di equilibrio sul filo dell’abisso.

La donna gli piace, è diversa dagli altri medici, porta stivali in pelle da rockstar, un tubino sexy che le scopre le ginocchia. Ma lei scopre anche alcuni spiragli della vita di Lorenzo che il killer non può e non deve rivelare. Altrimenti dovrebbe ucciderla.
Comincia così una sorta di gioco seduttivo nel quale l’uomo non può fare a meno di andare alle sedute della Malaspina, con la dottoressa – contraria a curare con psicofarmaci e quant’altro le conseguenze senza scoprirne le cause – che cerca di scalfire la corazza del paziente e, rassegnata, senza riuscirci.

I delitti che Cerè commette sono feroci, terribili, su ogni luogo in cui è stato commesso l’omicidio, il killer lascia una traccia che collega a personaggi della storia ed è molto interessante districarsi tra assassini del passato più noti, come Cleopatra o Bonifacio VIII, o meno conosciuti (almeno per me) quale, ad esempio, Harvey Murray Glatman.

Non sono diventato uno storico, come avrei voluto. Ma ho fatto di più. Ho lasciato la mia firma nella storia.
Storia nera, certo.
Storia di follia.

Il killer si sente invincibile, ha una sorta di codice d’onore, il suo è un delirio di onnipotenza, è padrone delle vite altrui e ne decide il destino. Certo, il suo passato è stato colui che ha scatenato il suo male, e per non farsi divorare preferisce esserne l’aguzzino.
Oliva ha una scrittura raffinata. Anche quando deve addentrarsi in particolari raccapriccianti, il risultato non è volgare o splatter. Descrive ciò che è funzionale alla storia.

Per la prima volta in questo romanzo fa il suo esordio l’ispettore capo Gabriele Basilica, rimanendo un personaggio a latere che sboccerà in tutta la sua bravura nella trilogia de La Guerrera, Elisa Guerra.

La scrittrice ci fa entrare nella mente dell’assassino attraverso un dedalo di viuzze tutte a senso unico, ognuna di queste porta a una scelta: continuare a uccidere o fermarsi? Aprire la sua mente alla psichiatra per farsi aiutare o chiudersi a riccio? Sfogare la propria rabbia repressa o rassegnarsi al male che lo accoglie?

Ci sono personaggi che restano impressi nella memoria, come l’iguana di Carlo Lucarelli, o lo psicopatico dei fratelli Cohen nel romanzo “Non è un paese per vecchi”, e Lorenzo Cerè difficilmente potrà essere dimenticato. È il disegno della giustificazione del male a prescindere dalla volontà umana, è l’accettazione dell’esistenza di un buco nero che attrae e respinge, è un’inevitabile destino che spesso porta a ripagare con la stessa moneta il male subito e provarne piacere.

Repetita iuvant, ripetere giova. E giova a noi lettori continuare a leggere le opere di questa scrittrice che riesce sempre a sorprenderci, che si parli di noir, mitologia o narrativa.

La Storia è un ossimoro malcelato.

Cecilia Lavopa


La scrittrice:
Marilù Oliva, nata a Bologna, è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi Sposi e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa, nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero.

Per Solferino ha pubblicato i bestseller mitologici L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020) e L’Eneide di Didone (2022), il romanzo Biancaneve nel Novecento (2021) e il saggio I Divini dell’Olimpo (2022). Ha scritto thriller e noir di successo e con Repetita, il suo romanzo d’esordio, ha ottenuto diversi riconoscimenti.
www.mariluoliva.net