Adriano Barone e Fabio Guaglione – Mr. Evidence #2

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Editore Sergio Bonelli Editore
Anno 2023
Genere fumetto; thriller
72 pagine – brossura
Disegni Giovanni Timpano
Colori Valentina Taddeo e Alessia Pastorello
Lettering Luca Corda


Torniamo al Mulholland Institute, un ospedale psichiatrico canadese, dove sono ricoverati alcuni individui con abilità particolari: Adam (Mr. None), che a volte assume completamente l’identità di altre persone dimenticando se stesso; Philipp (Mr. Pain), coperto di bende dalla testa ai piedi, che sente il dolore di chi lo circonda; Alexandra (Ms. Nerve), incapace di provare alcuna sensazione fisica o emotiva; Frederick (Mr. Truth), che ricorda tutto quello che gli è passato davanti agli occhi. Un altro paziente dell’istituto, Floyd, nel primo albo della serie ha riunito il gruppo cercando di ottenerne la collaborazione per qualche motivo che non ci è ancora stato svelato.
L’albo si apre con il gruppo che osserva Adam rivivere gli ultimi momenti della vita di Melissa, un’altra paziente dell’istituto che si è tolta la vita. Anche se ci sono alcune incongruenze che sembrano suggerire che forse le ragioni della sua dipartita non sono così chiare come sembra…

Nel frattempo il piano di Floyd viene chiarito e le cose cominciano a mettersi in moto, fatto che avrà conseguenze importantissime sulla vita di tutte le persone coinvolte.
Devo dire la verità: il lungo tempo (sei mesi) passato tra il primo e il secondo albo di questa serie mi aveva fatto dimenticare praticamente tutti i fatti salienti del numero precedente, del quale ricordavo soltanto, a grandi linee, l’ambientazione e il fatto che i protagonisti hanno certe doti quasi “supereroistiche”. Certamente una cadenza più ravvicinata avrebbe aiutato a mantenere alte la tensione e l’aspettativa, ma forse (chissà) avrebbe avuto un impatto negativo sulla qualità generale del prodotto, sia dal punto di vista della grande profondità e complessità della storia che da quello del disegno, che è eccellente.

Già, perché “Mr. Evidence” è un prodotto veramente fatto bene. Una storia intricata e avvincente, che tra l’altro si interrompe proprio sul più bello, messo sulla pagina con il supporto dell’arte di Giovanni Timpano, del tutto appropriata al contesto come peraltro quella di Fabrizio Des Dorides nel primo volume.
Nella mia recensione al numero uno, mi auguravo che le promesse fatte in quell’albo venissero mantenute. Avendo letto il numero due, posso affermare che, almeno per ora (perché la storia è ben lungi dall’essere conclusa), è così. La tensione non solo viene mantenuta ma anzi cresce, ai personaggi vengono donate ulteriori sfaccettature interessanti e i colpi di scena non mancano. Anzi, con le sorprese che ci vengono presentate in questo volume ci si potrebbe fare una stagione intera di una serie televisiva…
Aspettiamo il terzo!

Marco Piva


Gli autori:
Adriano Barone: Nato a Rho nel 1976, Adriano Barone è autore dei volumi a fumetti “L’era dei Titani”, “Tipologie di un amore fantasma”, “Bugs – Gli insetti dentro di me” e “Warhol – L’intervista” (da cui ha tratto anche una commedia teatrale) e dell’adattamento a fumetti del romanzo “Uno indiviso” di Alcide Pierantozzi, per cui ha vinto il Premio Boscarato 2014 nella categoria “Miglior sceneggiatore italiano”.
È stato finalista al Premio MIMC della Kodansha e due volte tra i vincitori del concorso internazionale di manga SMA. Ha scritto la raccolta di racconti “Carni (e)strane(e)” e i romanzi “Il ghigno di Arlecchino” (finalista al Premio Italia come miglior romanzo fantasy), “Zentropia”, “Ride – Il gioco del custode” e “Il silenzio dell’acqua – Il prezzo da pagare”.
Per Sergio Bonelli Editore ha sceneggiato Nathan Never, Odessa e Zagor e sta sviluppando insieme con Fabio Guaglione il progetto cross-mediale Mr Evidence.

Fabio Guaglione: è nato a Milano nel 1981. Insieme a Fabio Resinaro, conosciuto tra i banchi di scuola, ha dato vita a un lungo e fortunato sodalizio artistico, Fabio&Fabio, dirigendo, sceneggiando e producendo progetti multimediali per cinema, televisione e web dal taglio internazionale, come Mine, distribuito in tutto il mondo da Universal Pictures, che gli è valso la candidatura a due David di Donatello. Il successo del cult movie del 2016 è servito da apripista a Ride, il primo thriller sportivo interamente girato in GoPro, che ha dato vita a un inedito caso di franchise in Italia, con una serie di fumetti pubblicati in collaborazione con “La Gazzetta dello Sport”, il card game Gioca o muori, e il romanzo Ride – Il gioco del custode, edito da Mondadori. Nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo, IF – La Fondazione Immaginaria (Mondadori), scritto a quattro mani con Maurizio Temporin.