Editore Ponte alle Grazie
Anno 2023
Genere Thriller
480 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Elisa Leandri, Monica Magnin, Tiziana Masoch, Ersilia Serri.
“Nela ha paura di fallire con la sua squadra, di non essere abbastanza brava in una delle poche cose che danno un senso alla sua vita: il lavoro. Inizia a rimuginare sul caso.
….Non sa nemmeno da dove cominciare. Ricorda quello che le ripeteva sempre Cubells:- La motivazione è la chiave”.
Questo thriller spagnolo, opera di esordio di Ana Martinez Muñoz, è stato definito (a ragione, secondo me) un pugno nello stomaco.
Non tanto in quanto thriller, ma perché il mondo del porno in cui si svolge è per i comuni mortali, quelli dalla vita tranquilla e senza sorprese o segreti, davvero una sconvolgente scoperta. Al di là dei turbamenti che può provocare nei palati delicati (è un avvertimento!), la storia si presenta torbida, dolorosa, ma molto avvincente.
Siamo a Valencia, durante un Festival dedicato all’industria del sesso e tutto ciò che le ruota intorno. Micky Moore, regista di film pornografici, viene trovato ucciso con modalità orrende che lascio scoprire al lettore. Il macabro allestimento del morto fa pensare a una vendetta, o a un sicuro riferimento al mondo in cui l’uomo si muove. A indagare su questo omicidio viene chiamata una donna, Nela Ferrer, fresca capo ispettrice della Squadra Omicidi, reduce da un periodo non felice nella sua vita privata, che la rende scontrosa e malinconica. Il caso – così tremendo nella sua originalità – non la invita certo a essere serena e ottimista, ma Nela lo affronta con caparbia, per dimostrare il suo valore e anche per scordare i suoi problemi privati.
Purtroppo le prime indagini non approdano ad alcun risultato; neppure un piccolo indizio a cui appigliarsi. Personaggi ambigui, sfuggenti; nessuno sa nulla, ha visto o percepito nulla.
Mentre l’inchiesta prosegue stancamente, ci giungono sprazzi sul mondo del porno: come avvengano i reclutamenti degli attori e delle attrici, quali bassezze siano loro richieste – a cui spesso non possono sottrarsi! – come siano mascherati certi “incontri” tutt’altro che normali e molti altri dettagli a tinte forti, davvero sconvolgenti.
Nela non vuole perdersi d’animo ma, mentre brancola nel buio, un altro feroce omicidio scuote la città. È come se l’assassino volesse mandare un messaggio al mondo: tutto ciò che avete fatto, ora vi è ricambiato. Ma chi? A chi è rivolto? Poi, un terzo omicidio…
La situazione è sempre più drammatica.
Un thriller con le carte in regola, molto apprezzato, che promuove questa nuova autrice come regina del giallo spagnolo. Capitoli brevi e molto incisivi; una prosa asciutta, che scorre rapidamente e invita alla lettura. Argomento difficile e spesso con contenuti scabrosi, ma raccontato senza compiacimento, puramente come una cronaca, importante alla comprensione e alla risoluzione del caso.
La psicologia della protagonista, Nela, è molto ben delineata nell’affrontare sia il lavoro che la sua situazione personale. È un personaggio triste, momentaneamente sconfitto, che trova conforto solo nel suonare musica jazz con un complessino di amici dilettanti, o quando è alle prese col suo caso. Romanzo non per tutti i gusti, di contenuto difficile, perché ci racconta un mondo sordido, fatto di squallore e degrado morale, che muove capitali inimmaginabili. Ma che esiste!
Rosy Volta
La scrittrice:
Ana Martínez Muñoz (1982), dopo una laurea in Informatica, ha lavorato per l’Istituto di Economia Internazionale dell’Università di Valencia e per aziende private come esperta in ambito tecnologico. Grande lettrice di gialli d’autore fin da giovanissima, ha coltivato negli anni la passione per la scrittura. I suoi racconti sono apparsi in varie raccolte. Il killer a luci rosse (Ponte alle Grazie, 2023) è il suo primo romanzo.