Editore Harper Collins Italia
Anno 2023
Genere Thriller
224 pagine – brossura e ebook
I notiziari, i giornali e tutti i siti di informazione riportano a caratteri cubitali la dicitura “Morte di un trapper”, un titolo “clickbait” utilizzato per fare clamore e inserire la notizia tra quelle con le parole chiave “baby gang”, emergenza immigrazione, overdose, droga…anche se la vittima non è mai stato un trapper e non ha mai composto musica in vita sua.
Un ragazzo poco più che ventenne viene trovato morto in centro città. Le cause della morte ignote. Si vocifera overdose, un blocco cardiocircolatorio dovuto a un cocktail letale di alcool e droga. I giornali riempiono le pagine di parole sul disagio giovanile, il degrado della periferia, il rap, la tra, l’immigrazione…ma niente di questo ha a che fare con la vittima. Un sito di notizie fake titola “Morte di un trapper” per attirare click e monetizzare il più possibile la notizia fasulla. In tutto questo trambusto mediatico, “X”, rapper della vecchia scuola, si trova nei panni di un goffo detective che deve portare la verità a galla.
X trascorre le sue giornate indolentemente, fumando marijuana e vendendo sneakers rare su eBay per sbarcare il lunario, ha ancora dei fan, ma la musica non gli da più da vivere come un tempo. Vent’anni prima era un rapper famoso, quando ancora il genere non era considerato mainstream e non aveva tanti artisti clone dell’originale. Era un artista di culto, di quelli senza una produzione costante, ma di qualità. Il suo disco di punta lo vede ritratto indossando una felpa e mettendo in mostra ala X tatuata sul collo.
È quella X che vede tatuata sul collo del ragazzo morto di overdose ad attirare la sua attenzione, il simbolo che lo rappresenta, che è la sua firma. Decide di andare al suo funerale e con grande sorpresa si trova immerso in un vortice di personaggi famosi, cantanti, persone dello spettacolo che fingono (o fanno finta) il ragazzo morto. È qui che il padre del ragazzo, riconoscendolo come “il rapper preferito dal figlio” lo ingaggia per cercare la verità sulla morte del figlio in un mondo che neanche la polizia riuscirebbe a scandagliare in cerca di prove. Accentando la generosa offerta X inizia le sue indagini inuma Milano che riscopre attraverso ricchezza, pericolo e l’amore.
Robertini è bravissimo a raccontare questa storia. Lo fa con uno stile moderno, perfettamente adatto al contesto e ai temi trattati. Dà ai personaggi, narratore in testa, una voce credibile e rende così il romanzo originale e piacevole da leggere, anche per chi fosse lontano dall’ambiente descritto. La storia di X è il racconto del riscatto, di un uomo che ha perso la strada, che ha dimenticato i valori della vita, ma che trova il coraggio di mettersi in gioco in un mondo che pensava suo ma che vede sotto una nuova luce.
In definitiva, Morte di un trapper è un thriller attuale, moderno, atipico, sospeso tra la nebbia milanese e le ambientazioni notturne della Los Angeles di Chandler con un protagonista che gioca a fare il detective stile “Hard Boiled” pur appartenendo al mondo dello spettacolo. Un romanzo noir che unisce questi due mondi in modo del tutto inaspettato, li fonde in con armonia creando un mélange di moderno e classico, di urban e undergounrd, piacevole alla lettura.
Matteo Bordoni
Lo scrittore:
Giovanni Robertini è nato a Milano nel 1975. Ha diretto linus e Rolling Stone, per cui ha scritto di musica rap e intervistato tutti i protagonisti della scena italiana. Autore televisivo, ha lavorato, tra i tanti programmi, a Avere Ventanni, Le Invasioni Barbariche e Splendida Cornice. Ha pubblicato L’ultimo party (2013) e La solitudine di Matteo (2020).