Stefano Vicario, nato a Roma nel 1953, è sceneggiatore e regista. Debutta nel 1973 come aiuto regista del padre, Marco Vicario, e di altri registi come Damiano Damiani. Si specializza nelle produzioni televisive e cura la regia per numerose trasmissioni e fiction, tra cui di Il pranzo è servito, La corrida, I Cesaroni e molti altri. È stato il regista di svariate edizioni del Festival di Sanremo, e ha curato la regia di spettacoli di Roberto Benigni di grande successo (Tutto l’Inferno, I dieci comandamenti, La più bella del mondo). Vicario ha anche diretto un lungometraggio cinematografico nel 2001 intitolato Sottovento! con Claudio Amendola e Anna Valle, di cui ha curato anche la sceneggiatura. Del 2018 è sua la regia di Conversazione su Tiresia, di e con Andrea Camilleri. Ha pubblicato con La nave di Teseo il romanzo “Il re degli stracci. La prima indagine di un invisibile” (2021). Diritti televisivi opzionati da Palomar di Carlo Degli Esposti.
Dal 6 febbraio 2024, sempre per La Nave di Teseo nella collana Oceani, torna l’Avvocato Andrea Massimi nel nuovo romanzo “Acqua di fiume“. Questa la sinossi della casa editrice:
In questa seconda indagine Stefano Vicario ci porta ancora più dentro una Roma invisibile, ipogea, maledetta, ai bordi del Tevere, tra i suoi odori e i suoi colori opachi, eppure splendente e palpitante di vita, in compagnia di un personaggio controcorrente, intelligente, che ha deciso di stare fuori da tutto, anche da se stesso.
Il Re degli Stracci, al secolo l’Avvocato Andrea Massimi, continua la sua vita da “invisibile”, barbone che si muove nella città, assieme ai suoi amici, gli unici rimasti, barboni e pazzi come lui, Lillo, “Bacino”, l’ex professore di musica Aldo. Nonostante abbia risolto l’omicidio di sua moglie e sua figlia, non se la sente di tornare nella vita “civile”: troppi i sensi di colpa. Non ci riesce, nonostante la storia d’amore – oggettivamente complicata – con Anna Ungaro, il Sostituto Procuratore che, con coraggio, aveva creduto in lui, e l’aveva aiutato a risolvere il caso dell’omicidio di sua moglie e sua figlia, che ancora lo tormenta.
Ora, la vita del Re degli Stracci viene scossa da una strana richiesta cui lui vorrebbe, ma non può, sottrarsi: è scomparso Sandor, un bambino zingaro, suonatore di strada di straordinario talento. È stato rapito, ma la famiglia non vuole denunciarne la scomparsa, la polizia non può indagare, il bambino e la famiglia non hanno documenti, sono invisibili, proprio come Andrea Massimi. Ma, soprattutto, il bambino è complice dei propri rapitori.
In un perenne conflitto tra la giustizia della strada e quella delle aule dei tribunali, Andrea potrà fare affidamento solo su sé stesso, sui suoi pochi amici e, naturalmente, sulla sua invisibilità: perché nessuno nota un barbone, o meglio, nessuno lo vuole vedere. È il potere, il potere degli stracci.