Les Edgerton – Il recidivo

201

Editore Elliot
Anno 2023
Genere Noir
294 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Marco Piva
Prefazione di Anthony Neil Smith


Quando Marco Piva, traduttore dei romanzi di Les Edgerton pubblicati da Elliot Edizioni, mi disse che lo scrittore era scomparso all’età di ottantatré anni, ci rimasi davvero male. Sì, perché avevo letto i primi due romanzi Tempi difficili (2021), con la prefazione di Joe R. Lansdale, e La morte del re d’argento (2022) e – finalmente – avevo trovato un autore che ha saputo mantenere alta la mia attenzione per tutta la storia. Attendevo il terzo, Il recidivo (2023). Libro che ho appena concluso.

La prefazione, questa volta, è di Anthony Neil Smith, altro autore che in Italia meriterebbe maggiore attenzione. Ma si sa, ci sono dinamiche editoriali incomprensibili, almeno per me, e forse ci perdiamo romanzi sicuramente non tradizionali, ma di impatto.
Il noir è così. Ci rendiamo conto che il protagonista si farà male, continuiamo a leggere per scoprire quanto male si farà. Ci copriamo gli occhi con le mani, ma sbirciamo tra le dita.” Così scrive Smith, che descrive in maniera egregia la scrittura di Edgerton, mai edulcorata, priva di orpelli, dura nella sua verità. Perché Les scrive di vita vera, non di quella consolatoria che vorremmo leggere. Lo fa con quella crudeltà al pari di quando la migliore amica ti confessa che quel vestito che hai appena indossato ti sta veramente male, senza indorarti la pillola.

Sono sicura che ci avrebbe regalato ancora tanti romanzi, ma visto che all’attivo ne ha (faccio ancora fatica a parlarne al passato) ben ventitré, alcuni tradotti in giapponese, tedesco e italiano, spero che Elliot si metta la mano sul cuore e prometta di farcene arrivare altri.
Mi ricorda tanto Edward Bunker, altro autore crime con un passato dentro e fuori dalla prigione, anche se Edgerton in confronto sembra un ladro di merendine (è stato in carcere un paio di anni accusato di furto con scasso). Anche Chester Himes, autore di Rabbia a Harlem, passò sette anni in prigione per rapina a mano armata, altro ex bad boy che riuscì a trasformare la sua esperienza in qualcosa di positivo. La scrittura come redenzione, quindi.

È così che entriamo nella vita di Jake Bishop, uscito dal carcere di Pendleton per la seconda volta e deciso a non rientrarci più. Ha trovato lavoro in un salone di bellezza, vive con Paris e tra poco diventerà padre. Il suo sogno è aprirsi un negozio tutto suo ed è a un passo dal realizzarlo, ma… Il passato non ti abbandona mai e Walker Joy, ex compagno di cella, si fa vivo per proporgli l’affare della vita, un lavoretto facile facile, dice.
“La valanga aveva cominciato a scendere, e io ero già parte di quell’ammasso di neve e ghiaccio. Me lo sentivo nelle ossa.”
Jake non può rifiutarsi, in carcere nascono legami di sangue così forti che non possono più essere spezzati. Una telefonata che gli cambierà la vita per sempre, come una farfalla che sbatte le ali all’altro capo del mondo.

Se Edgerton mi aveva già conquistata con i precedenti due romanzi, due affondi allo stomaco da lasciare senza fiato, questo colpisce ancora più forte, prende il suo personaggio e, dopo averlo fatto redimere, sembra metterlo alla prova, lo infila in un ginepraio dietro l’altro, lo provoca. Ma in realtà non gli lascia scelta. Come se un uomo non possa rialzarsi dopo aver scontato i propri errori, marchiato tutta la vita. E non si può non provare empatia per un uomo che a trentadue anni ha capito il senso della parola libertà, cosa che a vent’anni non ci pensa nessuno.
Un romanzo mai scontato, mai banale, una sorpresa continua fino alla fine.
Sulla fascetta del libro si legge una frase di Lansdale: “Les Edgerton è il mio autore preferito di crime stories. Diventerà leggendario.” Ecco, per me lo è già. Ed entra a pieno titolo nella mia libreria in compagnia di Chester Himes, Smith, Chandler e insieme al britannico Raymond. Fatevi un regalo: leggetelo.

Cecilia Lavopa


Lo scrittore:
Les Edgerton, autore statunitense, ha scritto racconti, articoli, saggi, romanzi e sceneggiature, e le sue opere di narrativa sono state nominate o premiate al Pushcart Prize, l’O. Henry Award, l’Edgar Allan Poe Award, il Jesse Jones Award, il PEN/Faulkner Award e il Violet Crown Book Award. La sua narrativa breve è apparsa nel Best American Mystery Stories 2001. Recidivo è apparso per la prima volta nel 2011 e poi nel 2014. Dell’autore, Elliot ha pubblicato i romanzi Tempi difficili (2021) con la prefazione di Joe R. Lansdale e La morte del re d’argento (2022).