Editore Einaudi / Collana Stile Libero Big
Anno 2024
Genere Giallo
216 pagine – brossura e ebook
Due poliziotti si appartano in una zona tranquilla per rilassarsi e fumare una sigaretta. Ma in quel momento, nel parcheggio dove decidono di fermarsi, un uomo sta seviziando una prostituta prima di ucciderla. La gamba nuda della poveretta si agita frenetica fuori dal baule dell’auto. Ne nasce una sparatoria che lascia quattro persone morte sul terreno. È così che inizia Trudy, il nuovo romanzo di Massimo Carlotto. Le indagini su quello che si rivela essere un assassino seriale passano di mano e finiscono sulla scrivania di Gianantonio Farina, commissario della Mobile. Due mesi più tardi Farina riceve un’offerta che non può rifiutare. La contropartita è una sola: insabbiare l’inchiesta sul killer, la cui soluzione darebbe fastidio a molte persone.
È passato del tempo e altri personaggi si sono aggiunti alla storia: Alex, un uomo violento, ex buttafuori, sempre desideroso di menare le mani; Duccio Baldi, pezzo grosso della Tosco Security, agenzia che si occupa della protezione di varie aziende; Il Direttore, eminenza grigia il cui compito è fare in modo che tutto scorra sui binari giusti; Un senatore della Repubblica, che come sempre rende immancabile la politica dove c’è da corrompere e tramare; e infine Loredana, una donna il cui marito è scomparso tempo prima, forse scappato con un’amante. Si è rifugiata a Cesenatico e chi la tiene d’occhio la chiama Trudy; tutti quanti i personaggi del romanzo gravitano attorno a lei.
Con la scrittura essenziale, quasi scarna, alla quale Massimo Carlotto ci ha abituati, si dipana una storia complicata, ingarbugliata, una vicenda che lenta ma inesorabile come le spire di un boa trascina il lettore all’interno di un mondo di figure grigie, impalpabili, dove non è possibile fidarsi di alcuno e si ha sempre l’impressione di essere osservati, intercettati, tenuti sotto controllo.
Attorno girano interessi, soldi, tradimenti. I personaggi di Trudy si muovono sulle pagine come pezzi sulla scacchiera, si spostano con cautela ben sapendo che a ogni mossa si può finire mangiati. Le vicende si incrociano, si mescolano provocando situazioni che a ogni istante sembrano sfuggire di mano. Ma con maestria, Carlotto le gestisce snodandole poco per volta, rimettendo ogni casella al suo posto come in un puzzle che condurrà il lettore a un finale del tutto inaspettato.
Non è un Paese rassicurante, quello che viene raccontato in Trudy, non sono mai positive le persone che incontriamo tra le sue pagine. È piuttosto un mondo parallelo in cui l’interesse personale dei protagonisti si scontra con la verità e l’annienta distorcendola al proprio bisogno. Un mondo dove chi è d’intralcio viene tolto di mezzo, con le buone o con le cattive. Non esiste redenzione in questo universo selvaggio, dove la mano tesa viene subito azzannata. La tecnologia dovrebbe essere al servizio del bene comune. Qui, al contrario, è utilizzata nel modo peggiore, per controllare, sottomettere, scavare senza ritegno nelle vite degli altri.
Con questo romanzo Carlotto ci dice che siamo tutti nella stessa barca, e ci rammenta che tutto ciò non ci viene imposto. Siamo noi che lo accettiamo, perché non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare a quei comodi strumenti che potrebbero metterci nelle mani di personaggi senza scrupoli. Proprio come quelli inquietanti che abitano i suoi libri.
Enrico Pandiani
Lo scrittore:
Massimo Carlotto è nato a Padova, dove vive. È considerato uno dei migliori scrittori di noir e hard boiled a livello internazionale. I suoi romanzi sono tradotti nelle principali lingue. Per Einaudi ha pubblicato, con Francesco Abate, il bestseller Mi fido di te (2007 e 2015), Respiro corto (2012), Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo, 2013), con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo «Le Vendicatrici» (Ksenia, Eva, Sara e Luz; la serie è stata ripubblicata nei Super ET nel 2014) e Trudy (2024).