Orso Tosco – Il pinguino delle Langhe

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Editore Rizzoli / Collana Nero Rizzoli
Anno 2024
Genere Noir
276 pagine – brossura e ebook


A differenza di quello che si può pensare il “pinguino” del titolo “Il pinguino delle Langhe” non è né un bipede pennuto del Polo, tantomeno un refrigeratore per ambienti caldi ma un commissario della provincia di Cuneo con un andatura simile a quella del pinguino. Gualtiero Bova, questo il suo nome, è ligure di origine ma è stato inviato nelle Langhe forse per promozione, più probabile per punizione. Il commissario è un abitudinario, è leggermente dipendente da sostanze stupefacenti che se da un lato lo curano dallo stato depressivo, talvolta lo aiutano sul lavoro, e si accompagna a una cagnolina di razza bassotto, Gilda. Tra le colline delle Langhe, luogo solitamente tranquillo e ricco di vigneti avviene il delitto di una ragazza sul cui corpo è macabramente inciso il nome di colui che scoprirà il corpo Rufus Blom, un ricco broker svizzero proprietario di un castello a Cigliè per le nozze imminenti. Ma la morte della giovane non sarà l’unico delitto…
Tra pranzi meditativi e metodici, gocce di acido lisergico, intuizioni e competenze investigative, il Pinguino si inoltrerà in una trama degna del più classico dei gialli dove potere, gelosia, amore, si intrecciano cambiando le coscienze degli esseri umani, riducendoli ad animali istintivi e senza ragione.

Al di là di una ricorrente moda che vuole commissari/investigatori drogati, disadattati/depressi con abitudini singolari (in questo caso segnare elenchi di quattro parole non legate fra loro o disporre il cibo in modo particolare), affatto affascinanti con tendenze misantrope e con collaboratori di una stupidità snervante, ciò che funziona in questo romanzo é la storia. Intrigante e con delle descrizioni molto suggestive di luoghi, di cibo e soprattutto di sentimenti. Una cosa che mi ha colpito è la denuncia “narrata” delle criticità del territorio come lo scempio che vien fatto nei boschi per far spazio a noccioleti nel Roero e a vigneti nelle Langhe. La deturpazione di un territorio unico, e soprattutto il pericolo dei dissesti idrogeologici dovuti alla natura sabbiosa di quelle che nella zona chiamano “rocche” ma che in realtà sono delle rupi.

Tornando ai personaggi del romanzo nel team investigativo sono presenze quasi marginali i collaboratori di Bova: Carla Telesca, Gioacchino Listeddu e Cristiano Raviola. Ovvero l’autore si sofferma poco sulle loro caratteristiche preferendo spostare l’attenzione su quelle che sono invece le peculiarità dei cosiddetti “cattivi”. Tra i vari attori mi ha colpito Franchino, un uomo che per certi versi mi ha riportato alla memoria la condizione di sudditanza al fato dei romanzi di Verga. Consiglio la lettura di questo romanzo, sia perché è bello, sia perché l’ironia dell’autore lo rende gradevole e scorrevole.

Luciana Fredella


Lo scrittore:
Orso Tosco è nato a Ospedaletti nel 1982. Scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato racconti, romanzi e poesie. Tra i suoi libri ricordiamo London voodoo (minimum fax 2022) e Nanga parbat. L’ossessione e la montagna nuda (66THAND2ND 2023). Questo è il suo primo romanzo per Nero Rizzoli.