Luca Fassina – La vasca dei pesci

165

Editore Unicopli
Anno 2024
Genere Giallo
pagine – brossura


“Ritenta, sarai più fortunato”.
Quasi nessuno si fa scoraggiare dall’esito negativo del gioco a cui sta partecipando, dalla perdita al Gratta e Vinci, alla slot, al poker online… la speranza di riuscire, prima o poi, a portare a casa una grossa vincita che appare lì, a portata di mano, appena sfiorata stavolta, che sistemi i conti e permetta di dare una svolta alla propria vita è troppo forte, la sfida è troppo invitante, il montepremi troppo ricco per non farsi ingolosire. Una passione smisurata che coinvolge tutti gli italiani, donne e uomini, anziani e giovani, e soprattutto per questi ultimi il dato è allarmante, che investano denaro e ambizioni nel caso: “La ragione profonda è una sfiducia verso la società, una società che premia clientelismo e raccomandazione, dove le basse probabilità di vittoria del gioco d’azzardo sembrano più vantaggiose delle probabilità di sfondare nella vita”.

Queste le linee guida che stanno alla base dell’intrigante libro di Luca Fassina, giornalista musicale e scrittore che finora si era occupato di biografie, saggi e traduzioni, e con La vasca dei pesci (Unicopli) esordisce nel romanzo, un noir molto milanese in cui la città è la grande protagonista, vissuta attraversata e condivisa, grazie alle sue interviste e ai suoi incontri con musicisti, scrittori, baristi, giocatori d’azzardo, vecchi malnatt della ligera che gli hanno permesso di raccontarne le sue due anime, quella diurna (fatta di duro lavoro, impegno continuo e sempre di corsa) e quella notturna (più rilassata e godereccia, con frequentazioni e attività spesso poco lecite).

Attraverso l’indagine giornalistica del protagonista, riguardante alcune morti improvvise e sospette, Nando, redattore al quotidiano locale Incoeu (pronuncia in dialetto milanese, mi raccomando!), in una storia ambientata nei primi mesi dell’anno 2000, racconta la situazione del gioco d’azzardo, tra bische clandestine e giochi gestiti dalla Stato italiano, la presenza di potenti e pericolosi affari malavitosi, la passione sempre crescente per il gioco che muove cifre da capogiro, creando possibile dipendenza e incrementando speranze che difficilmente potranno concretizzarsi, con alcuni episodi che riemergono dal passato, con protagonisti i più noti balordi che hanno imperversato negli anni Settanta, da Turatello a Epaminonda, ben noti e appariscenti al contrario di oggi, uomini in doppiopetto e cravatta che magari lavorano in istituti e istituzioni (“Oggi il sistema ha fatto sì che i balordi non c’hanno più una lira. Se non ce l’ha il balordo la grana, ma vuoi che ce l’abbia il regolare? Questa città è sempre viaggiata sui balordi perché loro hanno sempre fatto girare l’economia: guadagnavano cento, spendevano centocinquanta”).

Per chi, come me, ama Milano e tutto quello che questa città ha vissuto, creato, celebrato nelle canzoni e nei libri, nell’arte e nei film, e si tramanda nella memoria collettiva, in questo romanzo si trova decisamente in una zona di comfort, perché Fassina ricrea le atmosfere e i sapori del quotidiano, con uno sguardo carico d’affetto, passeggia per i quartieri segnalando i posti che meritano attenzione e il loro vissuto, beve cocktail speciali e mangia con gusto in trattorie all’antica (per esempio alla Madonnina), ci fa conoscere i suoi amici, ci fa incontrare personaggi indimenticabili come il Pinza o El Pelè, ci fa ascoltare musica d’autore nei vecchi negozi di dischi, ricorda i tanti zanza protagonisti di avvenimenti memorabili.
Per concludere: una lettura… fortunata!

Mauro Cremon


Lo scrittore:
Luca Fassina, milanese classe 1970. Giornalista e scrittore da oltre trent’anni, si occupa di musica, costume, lifestyle. Ha fatto parte della redazione del mensile Noir e collabora con Classic Rock, Ciao 2001, Sergio Bonelli Editore. Ama creare i suoi articoli dando vita alle storie delle persone che intervista. Ha pubblicato biografie, saggi, traduzioni; dal 2012 scrive e conduce itinerari per far conoscere la sua città, alla quale è da sempre profondamente legato. La vasca dei pesci è il suo primo romanzo.