Editore Todaro / Collana Impronte
Anno 2024
Genere giallo
320 pagine – brossura e ebook
L’ispettore Valerio Giusti sta lentamente ricomponendo la propria quotidianità dopo la burrascosa relazione, purtroppo terminata, con Martina. A fargli compagnia come sempre c’è Sebastiano, adorato gatto, abituato ai ritmi infernali che il lavoro di Giusti richiede. Quando arriva la chiamata che annuncia il ritrovamento del cadavere di una giovane ragazza, Giusti sa subito chi chiamare: Melissa e David, per ricostruire la squadra che, insieme al nerd Bettoni, ha già brillantemente risolto il caso precedente.
Ma chi è la vittima? Jessenia Rahimi è la figlia di un mercante di tappeti. Il suo corpo viene rinvenuto all’esterno del locale in cui lavora Umut con il quale ha una relazione segreta a causa di divergenze tra le famiglie di origine. Sarà proprio Umut a vedere per primo il corpo della giovane amata, come reagirà? E perché Jessenia non porta il classico velo islamico, lo hijab, che era solita indossare e che non avrebbe mai tolto in pubblico? Un simbolo ma non solo: chiunque le abbia strappato dalla nuca lo hijab forse ha voluto inviare un messaggio o semplicemente tenere per sé un trofeo.
Se il sospettato principale è in fuga, Valerio Giusti non manca di indagare a tutto campo scoprendo le motivazioni che hanno spinto le famiglie di Umut e Jessenia a non volere che tra i due si instaurasse una relazione d’amore.
“Lo hijab mancante” è un romanzo noir dalle tinte più attuali che mai: lo hijab è simbolo di una religione, e forse non solo, di cui si discute molto nella nostra vita, tramite i nostri canali di comunicazione e – ahimè – nei salotti politici. Come si può infierire sul corpo di una giovane donna musulmana se non strappandole di dosso ciò che rappresenta anche la sua identità? Roberto Pegorini è abile nel descrivere quello che, tristemente, si avvera ai giorni nostri quando il colpevole viene eletto dai mass media tra uomini di nazionalità e cultura differente dalla nostra per il solo pregiudizio. L’autore torna in libreria con i protagonisti di Almeno non questa notte: l’ispettore Giusti con la sua squadra. I personaggi di Pegorini hanno un pregio non indifferente: ci interessano. Melissa, David e Mirko potrebbero – al di là del lavoro scelto – essere persone come noi, come un qualsiasi lettore, con delle vite in cui potremmo rispecchiarci. E ognuno di loro ha un ruolo di spicco e vitale importanza all’interno delle dinamiche del romanzo.
In “Lo hijab mancante” si trattano temi civili importanti: violenza sulle donne, immigrazione e e rapporti tra famiglie extracomunitarie di Paesi diversi, e tutto questo viene fatto con attenzione e precisione dando la possibilità di una giusta riflessione e confronto. Lo stile dell’autore trascina il lettore che non può fare a meno di affezionarsi a tutti i protagonisti e a voler conoscere l’esito delle indagini quanto prima: un linguaggio semplice e lineare in cui il lettore è sempre messo al corrente di ogni indizio, come un buon giallo dovrebbe sempre fare.
In più, il personaggio di Giusti è calibrato così perfettamente tra il suo essere burbero e uomo di buon cuore, da non poter più fare a meno di passare qualche ora insieme a lui, sperando che quanto prima la squadra investigativa sia coinvolta in un nuovo caso in una Milano che nasconde ancora umanità e magia.
Adriana Pasetto
Lo scrittore:
Roberto Pegorini vive a Casazza, un piccolo paesino della bergamasca. È un giornalista e uno scrittore. Ha pubblicato i romanzi “Vita a spicchi” (con prefazione di Gianmarco Pozzecco), “Cuore apolide” (prefazione di Cesare Cadeo), “La doppia tela del ragno”, “Nel fondo più profondo”, “Almeno non questa notte” e “Lo hijab mancante.