Federico Axat – Nell’oblìo

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Editore Longanesi / Collana La Gaja scienza
Anno 2019
Genere Thriller
416 pagine – rilegato e epub
Traduzione di Claudia Marseguerra

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Abbiamo così poche certezze nella vita. E alcune finiscono per scivolare giù da pendii ripidi ed impervi quando meno ce lo aspettiamo, portandosi dietro un equilibrio raggiunto a fatica. Giorno dopo giorno, passiamo attraverso vari stadi, tra lo scoraggiamento e la forza capace di renderci sicuri di noi, ma anche di ciò che ci circonda. Poi, in un attimo, un mattone viene a mancare e il muro vacilla. Restiamo immobili, increduli davanti alla parete delle nostre certezze che minaccia di crollarci addosso, distruggendo ciò che abbiamo costruito con fatica, facendoci dubitare persino di noi stessi.

Se non puoi fidarti della tua mente, dei tuoi ricordi, di cosa ti puoi fidare?”

Johnny, ha 27 anni. Fa il disegnatore. E’ separato ed ha una figlia piccola. Ha problemi con l’alcool ma da circa un anno è astemio. Sta cercando di riprendere in mano le redini di una vita che troppo a lungo ha lasciato andare allo sbando verso ogni direzione, senza preoccuparsi di dove lo avrebbero portato, fosse anche verso l’autodistruzione. E ci è pure andato vicino, ma ora che sembra aver recuperato, in parte, il controllo dei suoi giorni, si sveglia a terra nel salotto di casa. Non lontano da lui la pistola che era del padre e il corpo di una ragazza che non conosce ma che gli pare familiare. Una bottiglia di vodka, vuota. Non ricorda nulla dalla sera prima. Tutto è avvolto in una nebbia fitta ed impenetrabile. Quando si rende conto che per la ragazza non c’è più niente da fare, scappa fuori in preda al panico, per gettare la bottiglia nel lago. Si accorge di una monovolume parcheggiata nel bosco dove sullo schermo di un computer, una telecamera riproduce l’immagine del suo salotto. Qualcuno lo sta spiando? Qualcuno lo vuole incastrare? Torna di corsa indietro, ma ora tutto è in ordine: non c’è alcuna traccia della ragazza, né del sangue e la pistola è al posto dove di solito la tiene custodita. Johnny inizia a dubitare di ciò che ha visto, di ciò che ha toccato con mano e non sa dare una spiegazione a ciò che è successo, a ciò che sta accadendo…

Federico Axat ha scritto un romanzo che fin da subito ti prende in ostaggio dentro la storia, che ti veste con l’urgenza della curiosità, che ti disseta con notizie concesse a piccole dosi, imboccandoti con un cucchiaino e mettendo uno spazio tra la sensazione di soddisfazione e la necessità di tornare a sentire le labbra bagnate. La sua scrittura è semplice e allo stesso tempo evocativa, capace di farti vivere gli stati d’animo dei protagonisti che cercano di svelare una realtà che ci viene servita gradualmente.
Ogni personaggio ha un passato il cui peso grava sul presente, rappresentando un fardello non semplice da sostenere, conducendoli verso determinate azioni. E il percorso diventa un modo per riabilitarsi agli occhi degli altri, ma soprattutto ai propri, senza quel desiderio frustante di sembrare ciò che non si è ma accettandosi con i propri difetti cercando di limarli il più possibile attorno alle proprie qualità.

Il protagonista, Johnny, è un ragazzo che riesce ad accettare le proprie debolezze e in nome dell’amore per la figlia, trova il modo di dare nuovo corso alla sua vita, scontrandosi con l’irrealtà di ciò che aveva sempre creduto. Il fratello maggiore, Mark, forse per la prima volta nella vita, a malincuore, prende una decisione per se stesso senza preoccuparsi della volontà dei suoi cari. Maggie, amica di infanzia, tornata in città dopo aver visto andare a rotoli la sua vita matrimoniale, trova in questa ricerca al fianco dell’amico la giusta scusa per prendersi una pausa dai propri problemi.
In questo romanzo ho percepito la volontà di farcela, di dimostrare le proprie capacità nonostante gli sbagli. Ho avvertito con un’intensità carnale l’importanza dei legami di famiglia soprattutto quando questa va distruggendosi lungo il cammino. Mi ha incuriosita l’indagine che il protagonista conduce al fianco degli amici per i risvolti sulla coscienza e sui ricordi, per la disperazione che ti coglie in una tragedia e la speranza che si cela come uno spiraglio dopo di essa. Ho visto come nessuno può sapere come andranno le cose e che continuare a negare la realtà non servirà a cambiarla.
“Nell’oblio” è una lettura capace di catturare l’attenzione del lettore, di instillare il dubbio. Magari nel finale avrei gradito una maggiore velocità ma anche profondità nel verificarsi degli eventi e nello scoprire verità che invece ho avuto la sensazione di subire e non di vivere.

Federica Politi

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Lo scrittore:
Federico Axat è nato a Buenos Aires nel 1975. Laureato in ingegneria civile, ha lavorato per anni in America Centrale. Scrive da sempre per passione. Il suo romanzo d’esordio, Un altro da uccidere (Longanesi, 2016), è stato un vero e proprio caso editoriale ed è uscito in 35 paesi. Nell’oblio diventerà presto una serie tv.
www.federicoaxat.com