Massimo Polidoro scrittore, giornalista e segretario nazionale del CICAP – che ha contribuito a fondare insieme a Piero Angela, Umberto Eco, Margherita Hack e Rita Levi Montalcini -, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca e ora insegna Comunicazione della scienza ai dottorandi dell’Università di Padova. Autore di numerosi libri di successo e di centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate, è anche conduttore e consulente scientifico di importanti trasmissioni televisive. Tiene conferenze e spettacoli in tutto il mondo, è ideatore e direttore del CICAP Fest,
il Festival della scienza e della curiosità che ogni anno raccoglie oltre 20.000 persone a Padova, e su Audible conduce il podcast Questa è scienza!
È seguitissimo per la sua divulgazione sui social, come Instagram e YouTube, dove conduce la serie Strane Storie. Da anni presenta, insieme a Piero Angela, la rubrica Psicologia delle bufale all’interno di SuperQuark. Tra i suoi ultimi libri, editi da Piemme, Segreti e tesori del Vaticano e Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle.
Sarà disponibile in libreria dall’ 8 settembre il suo romanzo consigliato ai bambini dai 6 ai 10 anni “La libreria dei misteri”, edito da Il Battello a Vapore, di cui vi riportiamo la trama:
Per affrontare il compito assegnato dalla professoressa, Tommy e Caroline finiscono quasi per caso al Nautilus, una stranissima libreria di periferia gestita da un enigmatico individuo di nome Zwingle. In mezzo a volumi polverosi e sotto gli occhi attenti di un gattone rosso, quella che doveva essere una semplice ricerca si trasforma in uno straordinario viaggio nella conoscenza, che porterà i due amici a indagare su misteri famosissimi come Atlantide, il sacro Graal, lo yeti, gli ufo…
Ma tra sedicenti esperti e complottisti di professione, tra false piste e vicoli ciechi, Tommy e Caroline scopriranno che cercare la verità significa spesso imparare a riconoscere le bugie.
Non si deve avere paura di fare luce sui misteri, quando è possibile, e non si deve temere che così facendo il senso del mistero scomparirà. L’universo è un posto strano e meraviglioso, e ogni volta che lo osserviamo da vicino ci rendiamo conto di come la realtà superi anche la fantasia più sfrenata: ci saranno sempre cose che non sappiamo e che forse non sapremo mai. La passione per il mistero non morirà mai.