Orso Tosco – Controbuio. Vivere e morire al casinò di Sanremo

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Editore Ubagu
Anno 2025
Genere Giallo
pagine – brossura e ebook


Snoopy in persona avrebbe potuto suggerire a Orso Tosco come iniziare questo suo nuovo romanzo, prestandogli il suo famoso incipit, “Era una notte buia e Tempestosa”. Ed è proprio in una notte di pioggia, durante le giornate del Festival, che Orso, allo stesso tempo autore e protagonista, giunge a Sanremo da Ospedaletti, accettando lo strambo invito del misterioso Tonino. C’è soprattutto un particolare che lo ha convinto a recarsi a quell’appuntamento: Tonino, un baro di professione – un “nero” come vengono chiamati nell’ambiente – era un vecchio amico di suo padre, uno dei più noti croupier del casinò di Sanremo al quale era molto affezionato. Quindi, in quella sera di tregenda, con l’acquazzone che sembra peggiorare di ora in ora, Orso arriva da Chez Antoine, un vecchio ristorante nel quale, come una lunga, incalzante pièce di teatro, si svolgerà questa storia ricca di colpi di scena.

Ma non è soltanto per sapere di suo padre, che il protagonista ha deciso di partecipare; nella loro lunga telefonata, Tonino ha ventilata l’esistenza di un mucchio d’oro nascosto da qualche parte, una quantità che sistemerà tutti quanti per un pezzo. Proprio così, Tutti quanti. Perché in questa sera di tuoni e lampi, mentre il meteo conferma l’arrivo di un tornado devastante che sconvolgerà la cittadina, chiusi all’interno del ristorante ci sono diversi altri personaggi, uno più strano dell’altro; Il giornalista Gianni “Carré” Lantieri; Luigino, travestito ormai alla fine di una fulgida carriera; Luba, una ninfomane ad ampio raggio; O Professore, avvocato di grido; Pietra e Samurai, due croupier in pensione. Assieme e vari altri personaggi sono interessati a trovare l’oro e decisi a buttarsi in questa folle e improbabile caccia al tesoro. Un’intera notte in cui verranno fuori, ricordi, amarezze, ripicche, rancori e tante storie straordinarie della Sanremo degli anni Settanta e Ottanta.

Siamo lontani dalla poetica un poco surreale del Pinguino delle Langhe. Orso Tosco si conferma autore poliedrico e capace, portandoci in questo scontro di generazioni con grande ironia, humor e una certa dose di nostalgia. La sua prosa è capace di esplorare le profondità dell’animo umano, le sue frustrazioni, le nostalgie e i deliri. La malinconia dei ricordi è coinvolgente, riesce a trasportare il lettore avanti e indietro tra il presente e un’epoca passata, un’epoca eroica che lascia trasparire un mondo, quello del gioco d’azzardo, le cui meccaniche e il ruolo dei giocatori sono sconosciute ai più. A un certo punto spunterà anche una pistola e, come diceva Čechov, quando salta fuori una pistola, deve sparare.

Si ritroveranno tutti insieme in un’alba devastata dai fiumi di fango che durante la notte si sono portati via tutto ciò che trovavano nella loro furibonda discesa verso il mare. In un desolante panorama di detriti si svolgeranno gli ultimi atti di questa vicenda, l’estremo momento eroico di un’armata Brancaleone lanciata sulle tracce di un possibile Eldorado. Singolari, quasi una chiave di lettura, i ringraziamenti di Orso Tosco a fine romanzo:
“Ringrazio la Biblioteca Civica di Sanremo per il materiale che mi ha messo a disposizione e per non avermelo fatto portare a casa, spingendomi così a inventare tutto”.

Enrico Pandiani


Lo scrittore:
Orso Tosco, scrittore e sceneggiatore, è nato a Ospedaletti nel 1982. Tra i suoi libri, i romanzi Aspettando i naufraghi (2018) e London voodoo (2022), entrambi pubblicati da minimum fax, e Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda (66thand2nd, 2023, finalista al premio The Italian Review). Con L’ultimo pinguino delle Langhe (2024, vincitore del premio Provincia in giallo e del premio Scerbanenco) ha inaugurato la serie del «Pinguino» per Nero Rizzoli, poi proseguita con La controra del Barolo (2025).