Editore Corbaccio / Collana Top Thriller
Anno 2025
Genere Thriller
368 pagine – cartonato e ebook
Traduzione di Valeria Galassi
“Rendersi conto in un istante di quanto potesse essere fragile il filo che ci collegava alla vita, e quanto fossero in realtà sottili le pareti della sicurezza”.
Signori lettori, ecco a voi il giallo. Ma quello vero! Quello che ti tiene il fiato sospeso, che fa correre sottili brividi su per la schiena; che non dà tregua.
Da un pezzo non leggevo un romanzo così “giallo”; quasi non ricordavo le sensazioni, la paura, l’angoscia. Ma quando si incontra una storia del genere, il tempo incalza: bisogna arrivare in fondo all’ultima pagina, ad ogni costo.
E allora, quale modo migliore per entrare nella vicenda, se non…salire sulla nave e partire, insieme con gli altri ospiti?
Vedremo quali tremende sorprese ci attendono.
Vedremo come l’essere umano sia ingannevole, a più facce: nessuno è come sembra.
C’è una lussuosa piccola nave da crociera: l’Aurora Borealis, che si appresta a partire per un viaggio nei fiordi norvegesi. Mare spesso in burrasca, acqua gelida e poco invitante, ma che importa? Dentro è un paradiso.
Con il proprietario e la sua signora, una compagnia scelta di ospiti più o meno illustri, e alcuni giornalisti che dovranno, coi loro servizi, raccontare la crociera ai comuni mortali rimasti a terra.
Tra loro Lo Blackwood, che, oltre a vedere in questo frangente un’occasione di lancio, deve cercare di rimuovere una brutta esperienza: una rapina in casa, che l’ha traumatizzata. Forse in questo ambiente patinato e lussuoso, riuscirà a dimenticare.
La nave parte, tra l’emozione generale. Ma nella prima notte di navigazione avviene qualcosa di terribile: dalla cabina a fianco, la numero 10, un colpo, un tonfo in mare. E sulla paratia divisoria una scia di sangue.
Un omicidio, pensa la giornalista.
Ma grande è lo sgomento quando tutti affermano che la cabina accanto fosse disabitata; che la ragazza vista da Lo (con cui ha pure parlato!) non c’è sulla nave, anzi, non esiste proprio. Alle sue insistenze, si fanno illazioni sulla sanità mentale, sull’uso di psicofarmaci, tanto che la giornalista inizia a pensare di avere sognato tutto.
Ma non è possibile: lei ha visto! E sentito!
E qui inizia la parte più drammatica, perché qualcuno non gradisce le sue insistenze e vuole farla tacere.
Da questo momento comincia una discesa vorticosa verso l’incubo; come quando si cade in un pozzo profondo, e non ci sono appigli, solo buio e pareti scivolose, e si precipita…
Mentre la prima era soltanto preparatoria, la seconda metà del romanzo è mozzafiato. Ogni pagina è un grumo di dolore, di paura. Più volte il lettore pensa sconfortato che ogni speranza sia perduta, e soffre con la protagonista di claustrofobia, di fame, di sete, di sconforto.
Riuscirà la nostra eroina a farsi credere, a salvarsi? A capire, almeno, chi è il nemico da cui guardarsi, contro cui combattere?
Ai lettori la risposta, ma vi assicuro che arriverete alla fine con il respiro corto e l’acqua alla gola (nel vero senso della parola). E con molte sorprese.
Questo è uno di quei gialli “strong” che alla fine – comunque vada – ti lasciano quasi orfano, perché durante la lettura l’adrenalina era a mille e, chiusa l’ultima pagina, mancano.
L’autrice scrive con una prosa asciutta e coinvolgente; le sue storie richiamano un po’ Agata Christie, a cui in effetti si ispira.
Se devo trovare un paio di difettucci, dirò che la protagonista Lo non brilla per simpatia, forse perché sono messi troppo in risalto la sua nevrosi, la sua dipendenza agli psicofarmaci; in una parola, la sua fragilità.
Inoltre ho faticato a ricordare e individuare, cammin facendo, i vari compagni di viaggio: ogni tanto li confondevo. La storia però era così convulsa e intrigante, che mi è sembrato davvero un piccolo difetto. Molto consigliato!
Rosy Volta
La scrittrice:
Ruth Ware è nata nel 1977 ed è cresciuta a Lewes, nel Sussex. Si è laureata all’Università di Manchester e ha lavorato come cameriera, libraia, insegnante di inglese e nell’ufficio stampa della Vintage Publishing. Ha vissuto a Parigi e a Londra, dove attualmente risiede con il marito e i figli. In Italia ha pubblicato L’invito, il suo primo thriller, e La donna della cabina numero 10. Di entrambi sono stati venduti i diritti cinematografici. Sempre con Corbaccio pubblica Il gioco bugiardo (2018) e L’eredità di Mrs Westaway (2019).