Elena Varesi – Sotto la superficie. Le indagini del vicequestore Valentina Rossi

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Editore Entheos Edizioni
Anno 2025
Genere Giallo
344 pagine – brossura e ebook


A volte capita che lettori appassionati di un certo genere letterario, che però di lavoro fanno altro, provino a cimentarsi nella scrittura di un libro del genere che amano e finiscano non solo per scrivere un buon libro, ma anche per portarvi qualcosa del loro lavoro. È quel che credo sia accaduto a Elena Varesi, medico veterinario appassionata di gialli, che esordisce nella narrativa di genere con “Sotto la superficie”, la prima indagine per il vicequestore milanese Valentina Rossi, pubblicata da Entheos edizioni.

Ebbene, come chiarisce subito nelle prime pagine del libro, l’unico personaggio reale che l’autrice ha inserito in questa storia è Lamù, la sua cagnolona, un delizioso e giocoso pastore australiano che non fatichiamo a immaginarci – grazie alle molte e puntuali descrizioni – mentre accompagna la protagonista per le vie di Milano. È qui, infatti, che vive e lavora la giovane, tenace e integerrima investigatrice, ed è qui che la incontriamo in apertura, alle prese con quello che presto verrà denominato “il caso del duomo”.
Uno dei due custodi, infatti, viene ritrovato ucciso nei sotterranei della Veneranda Fabbrica del Duomo, ma non si comprende da dove l’assassino sia entrato e uscito, giacché la porta era chiusa a chiave.

Già nelle prime fasi dell’indagine, tuttavia, un’altra macabra scoperta è destinata a funestare i giorni della vicequestore che, tra un giretto al parco con Lamù, qualche neonata frequentazione serale e un briefing con il suo braccio destro, l’ispettore Moretti, non si perde d’animo e indaga con tigna da mastino. Fortunatamente in quest’indagine non è sola: oltre a Lamù c’è appunto Moretti, con il quale l’intesa è collaudata e vincente; il giovane Visentin che si rivelerà un valido aiuto; il questore, la PM, la famiglia, discreta ma presente, l’amica Paola con i suoi “buongiorno” artistici. Qualcuno manca, è inevitabile pensarci, e le ombre talvolta possono tornare presenti e vivide rischiando di influenzare il nostro giudizio. Ma l’importante è restare focalizzati sui fatti: chi ha ucciso il custode? E soprattutto, perché?

“Sotto la superficie” è un buon poliziesco, piacevole da leggere e avvincente al punto giusto. La struttura della narrazione è tutto sommato lineare, senza salti temporali, punti di vista multipli o voli pindarici. È, però, intricata a sufficienza da creare hype e curiosità. A parte una (per fortuna solo iniziale) macchinosità dei dialoghi (un po’ troppo didascalici e poco verosimili per i miei gusti), il romanzo mi è sembrato ben equilibrato, difficile da etichettare, con elementi che rimandano al Cozy e altri più spiccatamente thriller.

Nell’insieme, un poliziesco leggero ma non troppo, una buona lettura per chi non ha preferenze specifiche nel genere ma vuole comunque leggere un buon libro. L’ambientazione milanese poi è molto marcata: la città non è solo uno sfondo, un luogo come un altro dove agiscono e si muovono i personaggi, ma ha una sua identità ben chiara e una presenza costante e ben distinguibile.
Buona la prima, dunque, per la vicequestore Valentina Rossi, per Lamù e per la loro creatrice che, a quanto scrive, ha già in cantiere il secondo episodio.

Rossella Lazzari


La scrittrice:
Elena Varesi, milanese di nascita, vive e lavora in un paesino di provincia al confine tra Lombardia ed Emilia. Di professione medico veterinario, diplomata in pianoforte al conservatorio di Pavia, ha sempre avuto una passione per i gialli. È sceneggiatrice e regista di commedie crime per una compagnia teatrale del territorio Pavese, che uniscono mistero e una buona dose di ironia. Nel suo romanzo d’esordio, “Sotto la superficie”, non ha potuto fare a meno di inserire un cane, giusto per mantenere un trait-d’union con la sua quotidianità.