Editore Feltrinelli / Collana Narratori Noir
Anno 2025
Genere Giallo
320 pagine – brossura e ebook
TIC TAC, TIC TAC, l’orologio segna il tempo, incessantemente.
Fino a che non si guasta, o non si inceppa. E allora, niente paura: c’è un personaggio misterioso, un po’ speciale, che troverà certamente il modo di farlo ripartire. Nessuno gli darebbe credito: è forse sordomuto, una specie di barbone, scorbutico e particolare, con mani grandi e tozze… ma è un mago dei congegni e degli ingranaggi, che per lui non hanno segreti.
Questo è solo uno dei personaggi che Maurizio de Giovanni mette in scena al principio della storia, e ciascuno di noi , un po’ spaesato, si domanda dove voglia parare l’autore; quale nesso ci sia tra persone diverse e lontane tra loro.
Qui sta il bello, ed è solo l’inizio!
È la storia di Andrea Malchiodi, professore in crisi familiare ed esistenziale; un matrimonio andato in fumo per una calunnia e conseguente scandalo. Un padre perso da piccolo. Una madre che lo ha cresciuto da sola, ora con demenza, ricoverata in una clinica.
È la storia di Vera Coen, giornalista tormentata da un dolore che dura da sempre: un padre poliziotto ucciso quarant’anni prima in un misterioso attentato, e di cui non si è mai scoperto il mandante.
La donna, con l’aiuto di un investigatore, non ha mai smesso di cercare, di scavare nel passato, né si darà pace finché non sarà arrivata alla meta. Non cerca vendetta – dopo tanti anni , avrebbe senso? – ma verità.
E poi un corollario di altre figure, più o meno tratteggiate, ma essenziali per lo svolgersi di questa storia per me pazzesca.
Mi rendo conto di come sia un aggettivo poco idoneo, ma partire da un collage di persone e di situazioni apparentemente avulse tra loro e poi scoprire, leggendo, quanto siano strettamente legate, ha qualcosa di incredibile. O forse, semplicemente, è la maestria dell’autore a farne un unico affresco, che passa anche attraverso la Storia del nostro paese, non trascurando mai il lato intimo, anche poetico dei vari personaggi. Su questo aspetto, de Giovanni non si smentisce mai; o forse sono questo che i suoi lettori si aspettano da lui. Anche poesia.
“Se qualcuno avesse assistito alla scena, avrebbe immaginato nuvole attraversare quell’anima, correndo in un cielo pieno di vento; e si sarebbe chiesto quale forma e odore avessero i ricordi, perché quando un anziano ha gli occhi pieni di lacrime, di sicuro sta appunto ricordando”.
(Maurizio – poeta, qui ti riconosco!).
E poi si entra nel cuore della vicenda.
Un giorno Vera, nelle sue ricerche, fa un’incredibile scoperta: Andrea Malchiodi è strettamente legato alla verità che va cercando da troppi anni. Lo affronta, e dopo lo sgomento e l’incomprensione iniziale, i due capiscono che solo cercando insieme potranno arrivare a capire che cosa accadde veramente quel lontano giorno dell’attentato.
Ma soprattutto a trovare non solo lo strumento, bensì chi fu a tirare le fila di tutto.
Qui si compie un salto all’indietro, al tempo cupo del terrorismo, dei brigatisti, che tanto insanguinarono il nostro Paese negli anni di piombo. Uomini politici, giornalisti, poliziotti caddero sotto i loro colpi, guidati da menti potenti e nascoste.
Terroristi che credevano di cambiare il sistema, di abbatterlo, mentre lo scenario generale in realtà non è cambiato, né cambia mai.
Chi fu il misterioso attentatore, mago di armi e di esplosivi, infarcito di ideali, al punto da compromettere la sua vita intera? E chi, l’ambizioso e potente Burattinaio?
La lettura è incalzante, ogni pagina una scoperta, un passo avanti. Un romanzo che non si può abbandonare a metà senza fremere dalla curiosità e dall’emozione. Almeno, per me è stato così.
È il romanzo della memoria; dei complessi rapporti tra genitori e figli; delle scoperte che ribaltano in un attimo un’intera vita. È anche una storia che parla d’amore: amore in senso lato, non solo tra un uomo e una donna, ma tra un padre e una figlia che non hanno dialogo; tra un figlio e una madre che non possono più comunicare; tra una figlia e un padre mai conosciuto e sempre sognato.
Maurizio de Giovanni, ancora e come sempre, ci ha regalato personaggi difficili da scordare. Grande scrittore, poeta, drammaturgo, che incanta i suoi lettori con storie uniche! Unico rimprovero? Il finale aperto!
Quanto dovremo aspettare per scoprire il seguito di questa magica storia?
Rosy Volta
Lo scrittore:
Maurizio de Giovanni è uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano. È celebre soprattutto per il personaggio del Commissario Ricciardi, per i bastardi di Pizzofalcone, e per Mina Settembre, protagonisti di molte sue opere da cui sono state tratte serie televisive di successo.
Nel 2007 Fandango pubblica Il senso del dolore. L’inverno del commissario Ricciardi, la prima opera ispirata alle quattro stagioni e che dà il via alle indagini del commissario, cui seguono nel 2008 La condanna del sangue. La primavera del commissario Ricciardi, nel 2009 Il posto di ognuno. L’estate del commissario Ricciardi e nel 2010 Il giorno dei morti. L’autunno del commissario Ricciardi. Dal 2011 la saga viene continuata e pubblicata da Einaudi. Le vicende di Ricciardi diventeranno una serie televisiva Rai con Lino Guanciale nei panni del commissario.
«Napoli è l’unica città che lascia il segno. È impossibile dimenticarla» – Maurizio De Giovanni, linkiesta.it
Al centro dei romanzi di De Giovanni troviamo sempre Napoli, bella e al tempo stesso inquietante, di cui lo scrittore riporta colori, voci, contraddizioni, luci e ombre. Dal 2013, sempre per Einaudi, inaugura la serie dei bastardi di Pizzofalcone, che segna il passaggio dal noir classico al police procedural. Tra i titoli ricordiamo, Buio per i bastardi di Pizzofalcone (2013), Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone (2015), Souvenir per i bastardi di Pizzofalcone (2017), Angeli per i bastardi di Pizzofalcone (2021), Pioggia per i bastardi di Pizzofalcone (2024). Il protagonista della saga, Giuseppe Lojacono è interpretato da Alessandro Gassmann in una serie tv di successo.
Sempre nel 2013 scrive un racconto per la raccolta antologica di Sellerio, Un giorno di Settembre a Natale, in cui fa il suo esordio l’assistente sociale Mina Settembre (interpretata in tv da Serena Rossi).
Tra le altre opere, ricordiamo la serie con protagonista Sara Morozzi, ex agente di un’agenzia di servizi segreti. Alcuni titoli: Sara al tramonto (Rizzoli, 2018), Una lettera per Sara (Rizzoli, 2020), Sorelle. Una storia di Sara (Rizzoli, 2023).
Nel 2025 esce per Mondadori, L’antico amore.
Nel 2025 pubblica per Feltrinelli, L’orologiaio di Brest, un romanzo che interroga il rapporto tra colpa e innocenza, memoria e oblio, verità e segreti, ma soprattutto che indaga il più indecifrabile dei legami: quello tra padri e figli.
Maurizio de Giovanni ha scritto anche per il teatro. Tra i suoi drammi, si distinguono l’adattamento di Qualcuno volò sul nido del cuculo (2015) e Il silenzio grande (2019), diventato anche un film diretto da Alessandro Gassmann.












