Editore NN
Anno 2019
Genere Giallo
180 pagine – cartonato e epub
Traduzione di Guido Calza
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L’America rurale del primo trentennio del Novecento in un romanzo corale che mette bene in evidenza le discriminazioni sociali di una comunità a cui la Guerra di Secessione sembra avere insegnato poco o nulla. Anche perché, nel Midwest operoso, il colore della pelle sembra andare di pari passo con il conto in banca. Pertanto, se servi alla società, se operi nell’interesse dei poteri forti, se giochi a golf o vai a pesca con le persone giuste allora hai la giusta credibilità, qualsiasi delitto tu possa avere commesso volontariamente o involontariamente.
Nel 1929 in una sala da ballo di una località agricola del Missouri scoppia un devastante incendio che fa morire quarantadue persone e ne ferisce molte altre gettando sulla comunità un lutto e un dolore che non passeranno neppure a distanza di decenni. La polizia locale ascolta molte persone e c’è anche qualche testimone che dice cose che però nessuno sembra volere prendere molto sul serio. Il proprietario del locale andato a fuoco è una sorta di gangster pentito che ha cercato di cambiare vita e identità riuscendo, però, solo per pochissimo tempo. Ma è davvero lui il probabile colpevole?
Alma DeGeer, a servizio per cinquanta anni in casa dei Glencross, dà una versione dell’accaduto molto più possibile ma è solo una cameriera e in una località come quella proprio a nessuno viene in mente di darle retta; soprattutto perché sembra obnubilata dal dolore per la perdita della sua incantevole e amatissima sorella Ruby, anche lei vittima dell’incendio nella sala da ballo e ex amante di Glencross. Alma impazzisce per un po’ a causa di un esaurimento nervoso e la sua versione diventa ancora più incredibile ma a distanza di decenni la racconta ancora nei minimi particolari a suo nipote, Alek, insieme a tante altre storie che riguardano West Table e i suoi incredibili abitanti.
È stupendo ed evocativo il primo romanzo della serie che Woodrell dedica alla cittadina rurale del Missouri e a tratti sembra di leggere perfino Grisham. La storia in sé non è particolarmente toccante e la trama nel suo complesso è di una linearità assoluta, ma l’autore ci mette un contorno da chef stellato creando personaggi unici e incredibilmente affascinanti e aggiungendoci un linguaggio e una capacità narrativa capace di incantare anche il lettore più esigente.
La versione della cameriera ha più piani di riflessione: l’importanza dei legami familiari sia nelle famiglie altolocate che in quelle che vivono nelle baracche, la resilienza dell’America rurale a fare discriminazione sociale anche nei casi più estremi e la capacità di alcuni individui nel non saper accettare mai una sconfitta, di qualsiasi genere.
Il racconto di Woodrell mette il lettore di fronte a tutto questo, ma lo fa con intelligenza, fornendogli anche occasioni per sorridere nella descrizione di alcuni personaggi e lasciando che i salti temporali della narrazione stemperino alquanto la tragicità degli eventi.
Se questo è solo il primo libro della serie di West Table allora faremo bene ad affezionarci e attendere gli altri capitoli al più presto perché l’autore ha davvero intrapreso la strada giusta.
Antonia del Sambro
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Lo scrittore:
Daniel Woodrell vive con sua moglie Katie Estill, anche lei scrittrice, sulle montagne Ozark, nel Missouri, dove è nato. I paesaggi brulli e rocciosi dall’atmosfera sospesa nel tempo di quelle zone sono descritti in molte delle sue opere, tra cui vanno ricordate Under the Bright Lights e Ride with the Devil, oltre a Un gelido inverno, Uno strano destino e Io e Glenda, già pubblicati da Fanucci Editore.
Dal romanzo Un gelido inverno (Winter’s Bone) è stato tratto il film che ha vinto il premio della giuria al Sundance Film Festival nel 2010.Il film ha vinto i premi come “Miglior Film” e “Miglior Attrice” al recentissimo festival di Torino (premio assegnato da una giuria presieduta da Marco Bellocchio). È stato inoltre candidato a 7 nomination per gli Independent Spirit Awards (tra cui, Miglior Film, Miglior Regia, Migliore Sceneggiatura, Migliore Attrice Protagonista), equiparabili agli oscar del cinema indipendente americano. Inoltre, ha ricevuto due nomination, Miglior film e Migliore attrice, agli Oscar 2011.













