Editore Marsilio / Collana Farfalle
Anno 2021
Genere noir
256 pagine – brossura e epub
Torna sulle pagine per l’ottava volta, grazie alla mano di Paolo Roversi, il giornalista d’assalto Enrico Radeschi.
È un gelido inverno a Milano, quando la vita del gestore di “MilanoNera” viene sconvolta dalla sparizione della fidanzata, Andrea, che si trovava a Salisburgo per una conferenza. Presto, un volto dal passato, una minaccia che sembrava ormai da tempo dimenticata, torna a farsi vivo, e ha tra le mani proprio Andrea: si tratta di Hurricane, che anni prima ha assassinato un’altra donna che era in quel periodo legata sentimentalmente a Enrico e che tutti credevano morto.
Radeschi si mette immediatamente sulle tracce di chi ha rapito la compagna. Lo fa con l’aiuto del Danese, un greco con molti contatti nel sottobosco della criminalità milanese, conosciuto durante il suo esilio volontario a Cipro, e senza avvertire il vicequestore Loris Sebastiani, il capo della squadra Mobile di Milano, anche lui un vecchio amico di Enrico, impegnato nelle indagini su una rapina compiuta da quattro donne mascherate in una casa di riccastri locali e profondamente scosso dalla morte del commissario Lonigro, un ex collega da poco trasferitosi nella nativa Puglia, ucciso durante uno scontro a fuoco.
Da lì, la storia si svolge in maniera fluida, piacevolissima da seguire ed emozionante, ambientata tra Milano e l’Austria; Radeschi viene gettato nella disperazione in più di un’occasione e in diverse maniere dal nemico, scaltrissimo e pericoloso, che ha deciso di colpirlo dove fa più male per distruggerne anzitutto la psiche.
È interessantissimo come l’autore cambi spesso, capitolo dopo capitolo, punto di vista e narratore. Radeschi parla in prima persona, racconta le proprie azioni e reazioni, ci fa vedere e provare con lui il dolore, la rabbia, la speranza; tutti gli altri personaggi sono invece seguiti in terza persona, da un narratore che sembra coinvolto nella vicenda. Non fosse impossibile a causa della “geografia” della storia (e del fatto che al protagonista naturalmente manca il dono dell’ubiquità), sospetteremmo che l’intera storia sia stata scritta dallo stesso Enrico, concentrandosi ora su se stesso, ora sui suoi amici e alleati, ora sui fatti criminosi nei quali gli stessi si trovano coinvolti, ora sul perfido Hurricane che mette in atto il suo terribile piano.
Roversi sembra qui essersi divertito a gettare il suo Enrico Radeschi nella disperazione più abietta, costruendogli intorno una situazione dalla quale il giornalista sembra non poter uscire; e il lettore cerca di capire come farà, “fa il tifo” per lui, resta incollato alla pagina per scoprire cosa succederà; questo effetto è naturalmente ancora più forte su chi ha seguito tutte le avventure precedenti del blogger milanese, chi si è affezionato a lui e a tutte le sue simpatiche idiosincrasie, ai personaggi marginali che poi tanto marginali non sono.
Questo è un libro che si può tranquillamente leggere e apprezzare senza aver mai letto nessuno dei romanzi precedenti con protagonista Enrico Radeschi, ma si sappia che gli avvenimenti trattati in alcuni di questi vengono menzionati o discussi qui, quindi ci si potrebbe rovinare la sorpresa nel caso si desiderasse tornare indietro nella bibliografia di Paolo Roversi. D’altronde, però, l’aspetto migliore dei romanzi davvero belli e ben scritti (e “Il pregiudizio della sopravvivenza” è tra questi) è viaggiare insieme ai protagonisti verso la risoluzione finale.
Marco A. Piva
Lo scrittore:
Paolo Roversi è nato nel 1975. Scrittore, giornalista e sceneggiatore, vive a Milano. Con Marsilio, oltre agli otto volumi della serie di Radeschi, ha pubblicato il dittico Città rossa sulla storia della criminalità milanese degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Ha vinto diversi premi letterari fra cui il Premio Camaiore per la letteraturagialla 2007, il Premio Selezione Bancarella 2015, il Premio Garfagnana in giallo 2015 e il Premio Scerbanenco dei lettori 2020. I suoi libri sono tradotti in otto paesi tra cui Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore di soggetti per serie televisive e cortometraggi. È fondatore e direttore del NebbiaGialla Suzzara Noir Festival e del portale MilanoNera.












