Sara Magnoli – Se è così che si muore

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Editore Bacchilega Editore / Collana Zero
Anno 2020
Genere Giallo
304 pagine – brossura e epub


Ho conosciuto e apprezzato Sara Magnoli nell’intrigante romanzo “Dark Web”, dedicato a ragazzi e adulti: interessante storia sui pericoli incontrati dai giovani , navigando in rete.
Qui l’autrice si cimenta sempre nello stesso genere, ma in un giallo “classico”, che scopro essere l’ultimo di una trilogia. È comunque una storia che può tranquillamente essere letta a sé, ricca di vicende, di personaggi, di sfumature. E ha un protagonista “ aggiunto”, molto speciale: un faro.
È proprio così: il faro di San Benedetto del Tronto, luogo incantevole, dove si svolge tutta la vicenda. Ma di questo dirò dopo.
Vicenda complicata, che ruota attorno a vari personaggi: ciascuno di essi è coinvolto in maniera diversa negli accadimenti e, nel contempo, conosciamo le loro storie private, quasi sempre travagliate.
Una bellissima modella precipita dal sesto piano di un hotel a San Benedetto del Tronto.
Suicidio? Caduta accidentale?
Questo si domandano gli inquirenti, la vicequestora di san Benedetto, Maddalena Scuro, aiutata da Luciano Mauri, vicequestore di Milano, in vacanza dalla sorella.
La prima sorpresa è spiazzante: la donna non è quella di cui porta il nome, ma una sconosciuta.
Un vecchio fidanzato che deve effettuarne il riconoscimento non ha dubbi: quella che conosceva lui aveva una voglia a forma di farfalla e un altro particolare inconfondibile.
La storia appare subito molto meno semplice del previsto, e si vedrà procedendo, quanto complessa!
Nell’hotel in questione soggiorna pure una giornalista, Lorenza Maj. La donna, io narrante per quanto riguarda la sua parte, è reduce da una profonda delusione d’amore che l’ha gettata fra le braccia di un collega, Fulvo Gianconti, ridotto su una sedia a rotelle per aver spinto una sua indagine dove non avrebbe dovuto.
Tutti questi personaggi ruotano attorno alla morte della modella: ciascuno nel suo ruolo, cercando faticosamente di mettere insieme i pezzi del puzzle.

Emerge molto presto un quadro inquietante: un traffico di esseri umani, trattati come bestie e portati in Italia per essere avviati alla malavita e alla prostituzione. Ragazze giovani e bellissime, illuse dalla prospettiva di facili guadagni, di successi sempre solo sognati, e finiti poi su un marciapiede o poco più. Anche Mirena Manes, la donna morta, prima di diventare una modella famosa aveva percorso il suo inferno personale fatto di botte, soprusi, violenze di ogni genere.
A capo di tutto ciò, un uomo crudele e sgradevole: Andon Gyarpèri, che darà filo da torcere agli inquirenti e del quale conosceremo a poco a poco il passato tremendo. Suo e del figlio Vasili, altra vittima, insieme alla moglie Elona “Fatabella”. Figure molto intense e difficili da dimenticare.
Lorenza sa che questa indagine, se risolta, potrà dare una svolta importante al suo lavoro, con gli articoli “giusti”, pubblicati al momento giusto! L’amico questore Luciano Mauri , benché a sua volta tormentato da una storia …sospesa con la pediatra Stefania, l’aiuterà molto, in proposito.

C’è un altro personaggio da non trascurare, benchè non abbia un ruolo duraturo nella vicenda: è Padre Mimmo, che si è sempre occupato degli ultimi, degli oppressi, ed ha conosciuto, in passato, sia la modella Mirena che il ragazzo Vasili. Quando il sacerdote si reca a San Benedetto del Tronto per dare un ultimo saluto alla sfortunata ragazza, viene quasi subito trovato morto . Infarto? Fatalità? Tutti pensano che i morti intorno a questa disgraziata faccenda comincino ad essere troppi. Ed infatti…..
Il seguito al lettore.

Capitoli brevi, che coinvolgono di volta in volta i vari personaggi implicati. L’attenzione perciò viene continuamente spostata da uno all’altro, come un sapiente gioco di pedine, e rimane desta in attesa di che cosa accadrà poi.
L’interiorità dei protagonisti è trattata con ricchezza di particolari, sviscerata: di essi sappiamo le pene, le attese, i rimpianti.
Stile di scrittura eccellente, arricchito da numerose citazioni di versi di canzoni, in tema con il momento, che danno un tocco in più alla prosa, già ricca ed esaustiva di suo.
San Benedetto del Tronto, luogo molto amato dall’autrice – si percepisce in ogni pagina – è anch’esso protagonista del romanzo, insieme al faro.
Un luogo magico, che ciascun protagonista vede e vive secondo la sua ottica e che accompagna, letteralmente, gli stati d’animo di ognuno di loro. Bellissimi incisi, quasi piccole storie nella storia.
“La fretta non accompagna chi va al faro. Tanto sai che c’è, e che la sua luce non si vede solo di sera,di notte, ma, se guardi bene, anche di giorno. Nel sole”.
Romanzo molto, molto suggestivo e coinvolgente.

Rosy Volta


La scrittrice:
Sara Magnoli, giornalista professionista, ha lavorato ai quotidiani La Voce e Il Giornale sotto la direzione di Indro Montanelli e ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali sia nel settore della carta stampata, sia per online, radio e tv.