Editore Newton Compton
Anno 2021
Genere Thriller
416 pagine – rilegato e epub
Traduzione di Laura Miccoli
Conosciamo da tempo l’ispettore Parker e la propria realtà nel suo piccolo mondo di famiglia. Un mondo di provincia, raffigurato dalla cittadina di Ragmullin, in Irlanda e dalla sua stravagante vita di vedova con tre figli, di cui la maggiore è madre di un bimbo – Louis – di quattro mesi, avuto con il suo fidanzato, purtroppo morto ammazzato. Lottie è vivace, pronta, intuitiva. Nel suo lavoro, al quale si tiene attaccata con le unghie e con i denti, eccelle per preparazione e sesto senso, ma perde colpi nella vita privata che sogna solo di riuscire a organizzare meglio per ricominciare a respirare. E invece, vestendo solo jeans e con ai piedi Hugg scalcagnate, affannata e instancabile, è costretta a subire il frigo vuoto, le calze spaiate e a sopportare i musi dei figli, ogni giorno impegnata nella improba crociata di tenere in piedi la famiglia.
Ne ha passate tante e sente ancora il dolore delle coltellate subite in precedenza per cui ingolla antidolorifici, e prova a placare con l’alcol se è sola o, meglio, con gocce di Xanax in pubblico per non farsi scoprire dagli altri con l’ansia che talvolta l’attanaglia implacabile e la costringe a pensare con nostalgia al marito Adam, morto quattro anni prima. Troppo spesso torna nei suoi pensieri con prepotenza e la mette in angoscia. Tanto che lei ricomincia a sentirsi persa, anche se sa che non potrà mai più averlo accanto. Poi, come se non bastasse, deve fare i conti con la serie di tragici segreti delle sua famiglia tornati alla luce accompagnati da dubbi, rimorsi e risentimenti. Ma lei deve farsi forza lo stesso e andare avanti a ogni costo, anche se tutto le pare così difficile.
Una presentazione coi fiocchi della protagonista ma ora torniamo al libro: alla nostra brava ispettore Parker, con tante – troppe – rogne giornaliere da affrontare e, come se non bastasse, è appena saltata fuori la grana della probabile scomparsa di una ragazza, Elisabeth Byrne. Da Ragmullin ogni giorno prendeva il treno per andare a lavorare a Dublino. La madre ha subito segnalato la sua scomparsa alla polizia, ma è ancora presto per avviare delle indagini ufficiali. Il giorno dopo però la testimonianza di una giovane donna e madre, Bridie Mc Ward, che vive nel campo nomadi nei pressi del cimitero e dichiara di avere udito grida di donna provenire proprio dal muro di cinta, spingerà Lottie Parker accompagnata dal sergente Boyd a indagare sul posto.
Ciò nondimeno la faccenda è da prendere con le molle, perché tempo qualche giorno altre due donne scompaiono da Ragmullin e forse l’assassino è pronto a colpire di nuovo. Anche perché l’ispettore Parker e il suo team, compreso Boyd da sempre suo pilastro e sostegno, benché stavolta sia un po’ distratto da familiari gatte da pelare, cominciano a sospettare l’eventualità di un serial killer in circolazione.
La vita di Lottie Parker è sempre più incasinata, ma a conti fatti la famiglia rappresenta il lato più positivo. Sta riaggiustando per forza le cose con la madre matrigna ora che ha due ragazzi a carico e deve trovare provvisorio rifugio perché l’incendio doloso, o magari un banale incidente domestico le ha bruciato la casa e tutto quanto possedeva.
Un romanzo intrigante, ricco di tali e tanti personaggi e situazioni alle quali talvolta si stenta a tenere dietro, che anche stavolta purtroppo ineluttabilmente ha virato in tragedia, e alla fine lascia in bocca gusto amaro. Ma visto che anche questo romanzo fa parte di una serie, sappiamo già che rincontreremo l’ispettore Lottie Parker.
Patrizia Debicke
La scrittrice:
Patricia Gibney proviene dal cuore dell’Irlanda. Ha tre figli e, dopo la perdita del marito, ha cominciato a scrivere a scopo terapeutico. La sua passione è diventata un’occupazione a tempo pieno quando ha deciso di affiliarsi all’Irish Writers Centre e ha cominciato a fare sul serio. Della serie incentrata sul personaggio di Lottie Parker, la Newton Compton ha già pubblicato L’ospite inatteso e Le ragazze scomparse. Per saperne di più: www.patriciagibney.com.
