Susana Martín Gijón – Progenie

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Editore Ponte alle Grazie / Collana Scrittori
Anno 2025
Genere Thriller/Noir
528 pagine – brossura e ebook
Traduzione di


In una Siviglia riarsa dall’estate e segnata da profonde tensioni sociali, l’indagine condotta da un’ispettrice dal passato complesso si addentra in questioni universali di straziante attualità. Progenie trascende i confini del semplice thriller, configurandosi come un’acuta e necessaria riflessione sulla maternità, la violenza di genere e l’identità femminile. Il tutto è magistralmente intessuto in una narrazione incalzante, incisiva e totalmente avvolgente. Susana Martin Gijon ci immerge in un noir psicologico tanto intricato quanto irresistibile, la cui impronta si avverte distintamente fin dalle prime pagine.

Un’auto investe volontariamente una donna incinta. Sul cadavere, un dettaglio inquietante: un ciuccio in bocca. Quando altre donne fanno la stessa fine, l’ispettrice Camino Vargas, appena salita al comando della squadra omicidi di Siviglia, si ritrova al centro di un’indagine scottante. Il killer colpisce sempre donne in gravidanza, lasciando tracce che rimandano all’infanzia. La corsa contro il tempo è iniziata.

Camino Vargas è un personaggio che colpisce: ruvida, schietta, ostinata, si muove in un mondo dove il confine tra giustizia e compromesso è labile. Dopo la sparatoria che ha messo fuori gioco il suo superiore, si ritrova al comando senza volerlo davvero, costretta a guidare un’indagine che diventa rapidamente una corsa contro il tempo. La sua umanità, fatta di fragilità e forza, emerge anche nei momenti di solitudine, come nel suo legame simbolico con un formicaio domestico: un microcosmo di ordine che contrasta con il caos che la circonda.

La scrittura della Martin Gijon è affilata, incalzante, scandita da capitoli brevi e intensi. C’è ritmo, ma anche spessore: la narrazione intreccia abilmente l’indagine con riflessioni sociali e temi etici. La maternità, la pressione culturale sulla figura femminile, la bioetica, la violenza psicologica: tutto viene trattato senza moralismi, dando voce a più punti di vista.

Anche i comprimari hanno spessore: colleghi, vittime, testimoni si stagliano nitidi in una Siviglia descritta con sguardo vivido, tra caldo opprimente, caffettiere rotte e impianti che non funzionano. La città è più che ambientazione: e una presenza viva, ambigua, che accoglie e respinge.

Progenie è uno di quei romanzi che ti catturano e non ti lasciano più. Non è solo un thriller avvincente, ricco di suspense, ma un’opera che scuote nel profondo. La sua forza risiede nei temi potenti che affronta, nell’umanità palpabile dei personaggi e, soprattutto, nell’indimenticabile Camino Vargas.

Questo noir denuncia senza retorica, con precisione chirurgica e un profondo rispetto, ponendo domande scomode. Camino Vargas è una protagonista fuori dagli schemi, imperfetta e autentica, che conquista il lettore pagina dopo pagina.
La lettura scorre veloce, ma Progenie non è un libro che si dimentica facilmente; ti resta “sotto pelle”. Ti interroga su cosa significhi generare, proteggere e scegliere. E un inizio di serie eccellente che, una volta chiusa l’ultima pagina, ti lascia con la voglia irrefrenabile di seguire ancora Camino e scoprire cosa le riserverà il futuro.

Matteo Bordoni


La scrittrice:
Susana Martín Gijón (Siviglia, 1981) è una delle più apprezzate scrittrici di noir in Spagna. Giurista specializzata in relazioni internazionali e diritti umani, dopo essersi formata professionalmente in Italia si è occupata di sviluppo socioeconomico, cooperazione internazionale, diritti civili. Nella sua carriera di scrittrice, iniziata nel 2014, è stata finalista di numerosi premi tra cui: Premio Literario Felipe Trigo e La Trama/Aragón Negro. Di grande successo i suoi cicli polizieschi con protagoniste Annika Kaunda e Camino Vargas. 1580: morte a Siviglia è il suo libro d’esordio in Italia.