Filippo Fiore – Il conclave dei segreti

203

Editore Arpeggio Libero
Anno 2025
Genere Giallo
338 pagine – brossura


“Il conclave dei segreti”. Mai titolo fu più appropriato per l’ultimo romanzo di Filippo Fiore, uscito per la casa editrice Arpeggio libero lo scorso aprile, proprio mentre un Papa moriva e un conclave aveva luogo per eleggere il suo successore. E sebbene noi ne parliamo in agosto, col corpo accaldato e la mente rivolta a spiagge dorate e cocktail al tramonto, ancora forti sono in noi gli echi degli eventi dell’ultima primavera all’ombra del cupolone e non sono poi così lontane dalla nostra fantasia le immagini di vesti porpora, sontuosi affreschi, conversazioni sussurrate dietro porte chiuse e capannelli in cui si decidono le sorti della Chiesa e, in qualche misura, del mondo.

È proprio qui che ci riporta il romanzo di Fiore, nei corridoi del Vaticano prima e nella clausura del conclave poi, fra la Sistina e Santa Marta. Il punto di vista da cui vivremo quest’avventura è quello del Cardinal Giovanni Basetta, Segretario di Stato con il precedente Pontefice e candidato accreditato al soglio di Pietro. Suoi sono gli occhi con cui osserviamo i movimenti di tutti i protagonisti, suoi i passi che seguiamo per addentrarci là dove ci sarebbe proibito stare, sue le orecchie con cui ascoltiamo gli scrutini e seguiamo l’evolversi degli accordi. Ma prima di entrare in conclave, bisogna prepararsi, salutare la famiglia, sentire amici e confidenti, specie se illustri come il futuro presidente degli Stati Uniti…

Per noi l’occasione è propizia per conoscere Basetta che, prima che Segretario di Stato e Cardinale, è stato un prete, un uomo, un ragazzo romano con una famiglia, due genitori presenti e due fratelli cui era molto legato… fino ad una notte che cambiò tutto, grazie o a causa della quale il corso di molte vite si modificò, compresa quella del futuro Cardinale. Del pari, anche gli altri – Cardinali e non – hanno un passato che talvolta nasconde segreti tanto più inconfessabili quanto più succulenti per chi è deputato a scoprirli… specialmente alla vigilia di un evento così importante come l’elezione di un Papa… Tutto, in questo contesto, è detto e fatto con uno scopo; ogni parola, che sia veritiera o menzognera, è detta per una ragione; si cammina sul filo e basta un nonnulla per cambiare lo scenario e rimescolare le carte.

E dunque, con tutta questa carne al fuoco, voi penserete a un thriller al cardiopalma, dove pagina dopo pagina la tensione sarà a mille… e invece no. No, perché l’autore si prende i suoi tempi, curando dettagli, aggiungendo pian piano tasselli, dando spazio a sottili ragionamenti, peso ad ogni conversazione, sfumatura, elucubrazione, accrescendo a ogni pagina la sensazione di diffidenza che deve attanagliare i porporati e di incertezza verso il finale. Finale che, tra l’altro, è assolutamente aperto, apertissimo, quasi tronco a dire il vero…
“Il conclave dei segreti” è, in fin dei conti, un fruttuoso esercizio della fantasia in un campo con cui tutti, a ogni elezione pontificia, ci siamo baloccati: tutti, almeno una volta, abbiamo provato a immaginare e desiderato di spiare da un angolino quella riunione rigidissima simbolo di una tradizione secolare che, per quanto si possa definire obsoleta e oltremodo sfarzosa, non smette di affascinare.

Rossella Lazzari


Lo scrittore:
Filippo Fiore è lo pseudonimo dell’autore. Il conclave dei segreti è il suo primo romanzo.