Editore Fratelli Frilli Collana I Tascabili
Anno 2017
Genere Noir
140 pagine – rilegato e ebook
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“Un investigatore privato dall’aria triste con un socio matto come un cavallo”.
Si potrebbero riassumere con questa citazione i due protagonisti principali del bel noir di Alessandro Reali, “Il fantasma di San Michele”. Si potrebbero: in realtà c’è molto di più da dire su questi due personaggi, soci male assortiti (ma sarà così importante, essere bene assortiti?), talmente diversi l’uno dall’altro…come il giorno e la notte! Eppure, Gigi Sambuco e Selmo Dell’Oro formano una buona accoppiata.
Il primo, triste e “quasi” spento, con una vita adagiata ormai sui binari di una tranquilla rassegnazione. La tragica perdita di un figlio adolescente lo ha segnato per sempre, come ha segnato la moglie, lasciandolo a vivere giorno dopo giorno, senza più aspettarsi nulla di bello dal futuro. Il “quasi “ dipende da una donna, Marzia, che gli scuote ancora il cuore dolorante ed assopito con qualcosa di simile all’emozione. E per cui non si sente in colpa, avendo già dato il suo immenso contributo al dolore.
Selmo Dell’Oro, gaudente donnaiolo, con una famiglia semi-disgregata alle spalle, pronto ad ogni avventura, anche a costo di cacciarsi nei guai – e qui succederà. Buon bevitore, amante dei locali, delle donne vistose e volgari, ma che fanno sangue. Ci si domanda come possano due tipi simili andare d’accordo, lavorare in sintonia, ottenere risultati. In questa storia c’è pure un fantasma che aleggia, tingendo di mistero l’atmosfera: è il fantasma di San Michele, che pare aggirarsi nei dintorni della basilica omonima, a Pavia, dove in una giornata di nebbia (ottimo ingrediente) tre seminaristi sono testimoni della morte di un noto scultore, Gianni Malatesta. Poco prima di accasciarsi al suolo, l’uomo era stato visto con un’ombra vicina, poi svanita: forse il Fantasma? La moglie dello scultore, per capire i fatti, ingaggia i nostri due investigatori che, usando ciascuno le proprie risorse, partono con l’indagine. Le ricerche li porteranno lontano nel tempo; addirittura all’epoca della Resistenza, scoprendo nomi e fatti attraverso la lettura di lettere ritrovate, dialoghi con anziani di buona memoria. Alla fine Dell’Oro dovrà compiere una trasferta in Liguria, a Varazze, dove oltre a una donna che gli attizza i sensi, troverà grossi guai.
Una storia con lieto fine, ma amara nel complesso, che porta a galla vecchi tradimenti, vizi inconfessabili, traffici illeciti…ce n’è per ogni gusto. Romanzo profondo ed interessante, sia per il contenuto che per le caratteristiche dei protagonisti. Ho apprezzato infatti molto l’introspezione dei personaggi da parte dell’autore. Ci sono nel romanzo molte parti dedicate al loro privato, ai tormenti di ciascuno, al loro vissuto, che non solo ci permette di conoscerli a fondo, ma di farceli amare. Perché in fondo si amano: Gigi Sambuco, col suo bagaglio di disperazione senza rimedio.
“Un giorno, nemmeno troppo lontano, avrebbe chiesto conto a Dio,o al Diavolo o al buio eterno, con la sua voce da uomo che non aveva mai preteso altro che essere uomo”.
Si riferisce, naturalmente, alla perdita subita. Anche Selmo Dell’Oro, infine, con le sue avventure, le sue sbornie, il suo rimpianto per la moglie mai dimenticata, il suo atteggiamento da duro, fa tenerezza.
Bella davvero questa stramba coppia: ispira subito la curiosità di conoscere le loro storie precedenti! E che dire della colonna sonora? Versi di canzoni di Paolo Conte, degno sottofondo alla vicenda. Una scommessa: se iniziate a leggere questo romanzo e a frequentare questi due originali soci investigatori, non li abbandonerete più.
Rosy Volta
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Lo scrittore:
Alessandro Reali è nato a Pavia. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato: Fitte nebbie, 2012. La morte scherza sul Ticino, 2013. Risaia crudele, 2014. Sambuco e il segreto di Viale Loreto, 2014. Ritorno a Pavia, 2015. La bestia di Sannazzaro, 2016. Ultima notte in Oltrepò, 2016. Per Ticinum Editore ha pubblicato la raccolta di racconti Il diavolo del Ticino, 2017.
