Carlo Parri – Donna di confine

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Editore Sette Chiavi / Collana Passepartout
Anno 2023
Genere Noir
112 pagine – brossura e epub


Si intitola “Donna di confine” l’ultimo noir di Carlo Parri, pubblicato da  nella . È la storia di un uomo alto e forte che, in Messico, nel 1893, conosce quella che diventerà sua figlia; è la storia di un ragazzino delle baracche di Pietralata che a tredici anni incontra due occhi che non scorderà più; di un uomo che, quando arriva, mette tutti a disagio con la sua sola presenza: è Sua Eccellenza, l’Acchiappatore.
Roma, 1939. Francesco Barra lo conoscono tutti, sia nei salotti della Roma bene, sia laggiù, lungo l’Aniene, nelle baracche di Pietralata. Commissario capo di Pubblica Sicurezza, vestito nero, gesti misurati, calma proverbiale, memoria di ferro, volto e voce atteggiati a una maschera monocorde e perpetua, comunicazione fatta di poche parole precise e cenni impercettibili. Un’autorità in fatto di coltelli e, più ancora, in fatto di coltellate.

Quando il corpo di un ebreo messicano viene ritrovato nell’androne della sede di un giornale, “il Marc’Aurelio”, Barra capisce subito dove va cercato l’assassino: l’uomo era noto per la sua attività di strozzino e viveva proprio lì, in quel sottobosco che il commissario conosce bene, in quell’ambiente da dove viene anche lui, quello delle baracche, delle marchette e delle bande. Barra sa come muoversi, ma l’incontro col suo passato potrebbe riservargli delle sorprese, proprio a lui che non si fa sorprendere da niente.

“Donna di confine” è un noir d’altri tempi: è stato scritto nei giorni nostri, ma ricorda molto quegli hard-boiled americani anni ’30, fatti di detectives duri, piglio fermo e deciso, testa fina e poche incertezze. Ma tra dubbie frequentazioni, incursioni dall’altro lato della barricata, abilità col coltello e una Colt estratta con estrema disinvoltura, Barra sfodera a tradimento un’eleganza senza tempo e soprattutto un’umanità semplice e primordiale che disarma e conquista. Non è difficile scorgere, dietro il temibile uomo tutto d’un pezzo, il ragazzino dal sorriso facile, il cervello svelto e lo sguardo cresciuto vent’anni prima di lui.

Con un protagonista così predominante è ovvio che gli altri personaggi si riducano a comparse, eppure l’autore riesce con grande abilità a renderli ricordabili, a dar loro un ruolo essenziale per far girare la macchina dell’indagine e, più in generale, della storia. E ciò che sorprende e rende Carlo Parri un grande autore è che riesce a tracciare tutto questo in appena centododici pagine! Lo fa con tratti sicuri, precisi, frasi brevi che danno ritmo alla narrazione. Ebbene sì, si può descrivere in modo efficace anche usando poche parole accorte, ma è evidente che Parri è un narratore esperto. Fatto sta che, narrativamente e letteralmente, l’incontro con Barra è breve, ma non si dimentica. Sarà inutile sottolinearlo ancora, ma lo ribadisco: questo noir romano dal sapore rétro mi è piaciuto davvero, davvero molto.

Rossella Lazzari


Lo scrittore:
Carlo Parri ha debuttato come autore nel 2012 vincendo il Premio “Tedeschi Mondadori” con il romanzo Il metodo Cardosa. Da allora ha pubblicato, con Mondadori, sette racconti e tre romanzi, l’ultimo – Cardosa e l’indagine Pasolini – è uscito per i tipi della fiorentina Porto Seguro (2022). Insegna scrittura creativa in due università di Udine, cura processi editoriali e si occupa di divulgazione culturale.