Bernard Minier – Lucia. La prima indagine di Lucia Guerrero

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Editore Baldini+Castoldi / Collana I Lupi
Anno 2025
Genere Thriller
480 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Raffaella Patriarca


Minier è un autore abituato a stupire e lo fa con scene particolarmente spettacolarizzate. In questo suo nuovo romanzo la prima scena che ci troviamo davanti è una crocifissione su un calvario nei pressi di Madrid.
L’uomo nudo non è inchiodato alla croce, ma resta sospeso in un modo impossibile. E non è un uomo qualunque, è un agente dell’UCO, la polizia speciale della Guardia Civil, Sergio Castillo Moreira.
Sotto alla croce, bagnata dalla pioggia costante, c’è Lucia Guerrero, tenente dell’UCO e collega e amante dell’uomo in croce. Chi può aver aver commesso un atroce delitto come quello?
L’uomo fermato nei pressi del luogo dell’omicidio è lui l’assassino? È affetto da un disturbo dissociativo della personalità, quindi potrebbe risultare impunibile.

Ma un professore cattedratico dell’Università di Salamanca si mette in contatto con la Guerrero dicendole che un software da lui progettato insieme al suo gruppo di dottorandi, DIMAS, avrebbe trovato degli omicidi dove l’assassino mette in posa le sue vittime, un po’ come quello che è successo all’uomo crocifisso.
Da qui Lucia insieme al professor Borges, comincia un’indagine parallela con quella della Guardia Civil.

Lucia non è una donna molto forte, anche se non lo dimostra. Cela le sue debolezze che si chiamano Alvaro, suo figlio a cui sente di non dedicare molto tempo da quando una giudice tutelare ha dato la tutela esclusiva al suo ex marito traditore non considerandola una persona affidabile. E Rafael, suo fratello minore, morto suicida e per questo sua madre e sua sorella la incolpano.
Minier ci regala un altro dei suoi thriller mozzafiato. Una storia perfettamente architettata, un romanzo avvincente da cui sarà difficile staccarsi.

Le indagini della Guerrero sono serrate e la condurranno nei bui sotterranei dell’università di Salamanca, e nelle sempre scarsamente illuminate strade della città, coadiuvata da personaggi che la metteranno di fronte a tutti gli aspetti più oscuri dell’umanità.
Il romanzo è tutto un susseguirsi di corse contro il tempo, di lunghi e inquietanti corridoi, di fantasmi della Spagna degli anni Settanta, dove il senso del sacro e del religioso si fondono con forze demoniache e superstizioni. Dove i segreti di un passato oscuro emergono sotto lo sguardo delle statue di Isabella La Cattolica, di Pizzarro e di Cortés.

È un romanzo molto dark, intriso di una cupa atmosfera con una suspense ben costruita durante tutta quella che è l’indagine della tenente Guerrero.
Ma come ogni thriller che si rispetti, anche in questo ci sono svariati colpi di scena, alcuni dei quali sono dei veri colpi di genio dell’autore che nessuno si aspetterebbe di leggere.
Consigliatissimo!

Silvia Marcaurelio


Lo scrittore:
Bernard Minier è nato nel 1960 a Béziers e vive a Parigi. I suoi libri, tra cui Il demone bianco (vincitore del Festival Polar de Cognac) e Nel cerchio (Piemme 2014), ne hanno fatto uno dei maestri del thriller francese. Dai romanzi con protagonista Martin Servaz è stata tratta una serie televisiva vincitrice del premio come migliore serie al Festival di La Rochelle 2016. Non spegnere la luce è stato pubblicato in Italia da La Nave di Teseo nel 2017, seguito nel 2018 da Notte (La Nave di Teseo) e da M. sul bordo dell’abisso per Baldini+Castoldi nel 2022.