Rev. Richard Coles – Assassinio sotto il vischio

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Editore Einaudi / Collana Stile Libero
Anno 2025
Genere Giallo
128 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Eva Kampmann


Il Reverendo Richard Coles oltre che sacerdote della Chiesa d’Inghilterra è anche scrittore, musicista e conduttore radiofonico. Ha dunque una competenza importante in questi campi. Chi si aspetta però da questo romanzo un giallo alla Agatha Christie si troverà davanti qualcosa di più simile ai romanzi alla Wodehouse con note umoristiche molto inglesi intercalate da innumerevoli accenni alle tradizioni e alla cultura anglosassone.
Nelle centoventotto pagine si srotolano descrizioni riguardanti le antiche abitudini della cultura anglosassone in una scrittura dettagliata e minuziosa che tocca ogni argomento: dalla ricetta della salsa di pane – peraltro riportata a fine romanzo – ai cori tradizionali come “O little town of Bethlehem” passando per infiniti accenni alle preparazioni dei pranzi natalizi a partire dall’arrosto di cervo fino ai decanter di sherry con la piccola etichetta d’argento incisa.

La grande esperienza religiosa dell’autore gli permette di fornire informazioni autentiche e attendibili riguardo non solo le tradizioni e le liturgie ma anche le tecniche di conteggio di quanti sono presenti in chiesa o in quale percentuale i fedeli si comunicano informandoci inoltre che gli indici di mortalità aumentano a Dicembre e vengono indicati come “letti di morte” per le estreme unzioni.

Il romanzo si legge bene per chi è interessato ai dettagli, ai tessuti degli abiti, alle abitudini tipicamente inglesi del thè e del burro al brandy, dello stilton se va tagliato o scavato. All’atto di tagliare l’arrosto si abbina un riferimento alla profezia di Ezechiele la cui spada viene affilata per commettere un crudele massacro. Si può anche restare affascinati dall’abitudine di guardare alle 15.00 in punto del giorno di Natale la regina che appare in televisione dopo i trombettieri reali vestiti di scarlatto e oro circondati da bambini di tutto il mondo. Oppure leggere i dettagli dei regali nel momento dello scambio soffermandoci sulle sciarpe di Ancient Campbell in tono con l’albero genealogico del destinatario, sapere di guanti di lana in versione isola di Fair, immaginare le scatole di Quality Street e di Matchmakers alla menta.

Alla pagina sessanta siamo sempre in mezzo a descrizioni di come si vestono le donne secondo le stagioni: in una versione economica di Margaret Thatcher o come la duchessa del Devonshire quando si trova allo spaccio agricolo di Chatsworth per rispettare il “Country Casuals”. Si tratta dunque più di un passatempo – delizioso per chi apprezza questi dettagli – atto a conoscere abitudini, tic e piccole manie di una popolazione ricca di tradizioni cui molti sono profondamente affezionati. Ci si immerge facilmente nella sciarada animata di fine pranzo dove i vassoi di mini wurstel unti di marmellata d’arancia sono stati serviti alla maniera del Beagle Ball di Braustonbury, i “diavoli a cavallo” costituiti da un involtino trafitto dallo stuzzicadenti di legno sono alternati a tartine di salmone e uova di lompo e le signore ostentano pellicce di zibellino di Oscar de la Renta oltre a tailleur in tweed grigio di Harvey Nichols con décolleté Bally.
Il tutto mentre si conversa di caccia alla volpe “Furtho Hunt” e corni da caccia e di Country Sports bevendo le bollicine dell’ Henkell Trocken tedesco.

Ci si chiede a volte come potrà mai essere presentato il fatto delittuoso del titolo quando in realtà la narrazione prosegue come un treno in corsa vertendo, a tratti, sullo scopo della disciplina sacerdotale che è di automatizzare le cose di routine per potersi concentrare su quelle misteriose. Ci sono riferimenti a teologi tedeschi e a ricerche di codici nei monasteri del Sinai nel tentativo di scovare un Vangelo di Luca del IV secolo e insieme riflessioni sui Libri delle Preghiere proposti in versione del 1920 già derivata da quella del 1662.
Alla fine c’è il delitto e non c’è un grande dispendio di sforzi per le indagini e la soluzione si dipana come i fumi dell’alcool dopo un lauto pranzo. Resta un bagaglio di dettagli, accenni, riferimenti, notizie, abitudini, mode e pensieri che rimandano a un mondo che probabilmente sta scomparendo molto più rapidamente di quanto possiamo immaginare.

Rinaldo Picciotto


Lo scrittore:
Il Reverendo Richard Coles ha insegnato teologia al King’s College di Londra, conduce un programma radiofonico sulla Bbc, ha scritto diversi libri e attualmente vive a Friston, nel Sussex. Delitto all’ora del vespro (Einaudi 2023), il suo romanzo d’esordio, è stato a lungo in cima alle classifiche inglesi. Per Einaudi ha pubblicato anche Omicidio in parrocchia (2024) e Assassinio sotto il vischio (2025).