Andrea Mara – L’ultimo vagone

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Editore Piemme
Anno 2025
Genere Thriller
416 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di Alfredo Colitto


Immagina di avere dodici anni e, mentre sei in vacanza a Londra con i tuoi genitori, tu e tua sorella di sei anni salite in metropolitana, ma le porte si chiudono lasciando i tuoi genitori, pietrificati, sulla banchina a guardarvi andare via.
Immagina, lettore, se non avessi trovato delle brave persone, come invece ha avuto modo di incontrare l’autrice di questo thriller psicologico, Andrea Mara, proprio quando aveva dodici anni.
Ed è proprio da questa storia vera che parte il romanzo intitolato , pubblicato da Piemme e tradotto da Alfredo Colitto, bestseller n. 1 del Sunday Times con oltre centomila copie vendute e in corso di pubblicazione in tredici paesi.

La storia parte da una situazione simile, con Sive, madre di due bambine di sei e due anni, Faye e Bea, oltre a un maschietto di diciotto mesi, Tommy, a Londra per una rimpatriata fra amici del marito Aaron.
Sive sta per prendere la metropolitana per raggiungere l’uomo, ma mentre le bambine entrano nel vagone, Sive non fa in tempo a entrare con il passeggino che vede le figlie attraverso il vetro delle porte, già chiuse per avviarsi alla prossima fermata.
Il panico inizia a prendere possesso della donna, che in un ultimo tentativo urla alle figlie di scendere alla fermata dopo. Cosa che avviene, ma solo Bea, Faye è scomparsa.
All’inizio c’è lo sconcerto, ci sono le domande, poi c’è la paura e il dubbio che possa trattarsi di un rapimento. Ma da parte di chi? Possibile che a sei anni una bambina possa aver seguito uno sconosciuto senza ribellarsi e urlare?
Sive sarà davvero tenace, come ogni madre riesce a fare, trasformandosi in orsa pronta ad aggredire chiunque cercherà di far del male ai propri figli, ma anche consapevole che qualcuno non dice la verità. Qualcuno ha troppi segreti. E questi segreti alla fine dovranno venire fuori, prima che qualcuno si faccia male.

“I malvagi non dormono mai.”

Ammetto che, quando leggo di bambini scomparsi o rapiti, non riesco a non farmi prendere un po’ dall’ansia, ricordo ancora Missing di Don Winslow nel quale, attraverso una storia romanzata, ci raccontava di quanti minori scompaiono ogni giorno e solo una minima parte di questi viene ritrovata.
Mi immagino l’angoscia dei genitori, l’attesa, il senso di colpa, il dolore che toglie il respiro. Tutto questo Andrea Mara ce lo fa percepire, entriamo in empatia con Siva (ma ci fa anche un po’ arrabbiare, all’inizio), collaboriamo alle ricerche, ci poniamo domande che resteranno senza risposta, almeno per tutta la prima parte del romanzo.
La suspense è palpabile, soprattutto per la scelta dell’autrice di giocare a nascondino, con una narrazione impostata su un “prima” e un “dopo”, che ci avvicina lentamente all’epilogo.
Sive sembra un’ospite all’interno del gruppo di amici ben affiatato, non è a conoscenza delle dinamiche tra le varie figure e non immagina neanche lontanamente quali segreti e misteri, il detto e non detto, che legano gli uni agli altri. Cosa che si scoprirà man mano.

In questo romanzo nessuno è quello che dice di essere. Una cosa è certa: Sive è una madre e come madre si sentirà addosso tutto il peso del fallimento, di non essere stata brava a vegliare sui propri figli, a non averli tenuti accanto a sé mentre cercava di salire sulla metro, a non essere all’altezza della situazione. Se confrontata con gli altri personaggi, alla fine, dopo tutto quello che succederà, sarà l’unica a uscirne indenne. Ma non siatene così sicuri.

Andrea Mara ci regala la pennellata di un quadro costellato di amicizia, maternità, di social, una miriade di colori che possono all’improvviso trasformarsi nel nero più totale, dove le paure, l’orrore e le menzogne prendono il sopravvento. Sicuramente più realistico, ma anche più doloroso da accettare. Consigliato.

Cecilia Lavopa


La scrittrice:
Andrea Mara è una delle autrici di thriller più affermate nel panorama britannico, bestseller n. 1 del Sunday Times e dell’Irish Times. I suoi romanzi hanno venduto oltre 500.000 copie e sono in corso di pubblicazione in 13 Paesi. L’ultimo vagone è il suo primo romanzo pubblicato in Italia, ed è già un fenomeno internazionale: n. 1 in classifica nel Regno Unito e in Irlanda, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie. Vive a Dublino con la sua famiglia.