Chun KoonchungIl demone della prosperità

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Nel 2009 Chan Koonchung scrive un romanzo. 
E’ un attacco feroce al regime della Repubblica Popolare, sotto forma di racconto fantapolitico.
Si inserisce in una e nobilissima tradizione di genere, che annovera tra i suoi esponenti di spicco George Orwell (1984), Aldous Huxley (Il mondo nuovo) e William Golding (Il signore delle mosche).
Il romanzo di Chun Koonchung è stato scritto in cinese non semplificato, la lingua degli intellettuali. Presto però si è accorto che qualcuno doveva aver tradotto il suo libro in caratteri semplificati, perché il demone della prosperità iniziò a circolare in quantità massicce anche nel mercato nero.
Chi non riusciva a trovarlo poteva ordinarlo da Taiwan.

Si calcola ad oggi che ogni singola copia entrata illegalmente nella Repubblica Popolare sia circolata nelle mani di almeno 6 persone.
Il romanzo è persino entrato ai primi posti della top ten dei bestseller venduti al mercato nero, una vera e propria classifica collaterale a quelle ufficiali e controllate dal regime.

Pechino, 2013. L’era della prosperità è finalmente arrivata, la Cina è finalmente uscita vittoriosa dall’epoca di terribile recessione che ha messo in ginocchio i principali competitor occidentali. Nel 2011, in un solo giorno, il dollaro ha perso un terzo del suo valore e ha venduto le principali industrie del Paese a cooperative cinesi, che ha così potuto riscrivere le regole dell’economia globale. Il successo della Repubblica Popolare è indiscutibile. Nel paese regnano ricchezza e stabilità e tutti sono felici.
Persino gli intellettuali hanno dismesso le armi della loro guerra al regime e, finalmente pacificati, si sono rassegnati al benessere. E’ il governo a decidere per tutti e una sola etnia governa sulle altre.
Ci sono alcune persone a cui i conti non tornano. Tra queste, c’è Maestro Chen, un giornalista scrittore. All’inizio del 2011 c’erano rivolte ovunque, razionamenti di cibo e leggi marziali, ma nel 2013 nessuno se lo ricorda, come se l’intera società soffrisse di amnesia collettiva. Che cosa è successo di così terribile da non poter essere ricordato?
E’ meglio un inferno vero o un paradiso finto? Queste sono le domande che spingono Maestro Chen ad indagare, fino a mettere in pericolo la propria vita.
In libreria dall’11 ottobre 2012, da Longanesi, il romanzo che, ancora prima di uscire, ha raggiunto grande risonanza e popolarità.

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Chan Koonchung è un romanziere, giornalista e sceneggiatore. Nato a Shanghai e cresciuto ed educato in Hong Kong, ha studiato presso l’Università di Hong Kong e Boston University. Ha pubblicato più di una dozzina di libri in lingua cinese e nel 1976 fondò la rivista mensile della città di Hong Kong, di cui era il redattore capo e poi editore per ventitré anni. E ‘stato un produttore su più di tredici film. Chan Koonchung ora vive a Pechino.