Editore Newton Compton / Collana Nuova Narrativa Newton
Anno 2025
Genere Thriller
288 pagine – brossura e ebook
Sono ormai svariati anni che in Italia si parla di libri che vengono pubblicati ogni anno, di quanti di questi riescano a sollevare la testa e di farsi notare, di non finire al macero dopo pochi mesi dall’uscita.
Numeri impressionanti, anche quando si interpretano i dati a proprio piacimento, anche se si vedono foto di presenze massicce nelle librerie o ai festival, per poi vendere pochissimo.
I lettori sono confusi, spaesati, girano tra i vari eventi cercando di capire quale romanzo poter acquistare, presagendo l’ennesima delusione.
E allora preferiscono affidarsi alle copertine accattivanti e con fascette promettenti, ai nomi conosciuti, a quelli più attivi sui social, a ex calciatori o ex qualsiasi cosa che scrivono la propria biografia.
È vero, in Italia (e non solo) si scrive troppo, di questo fenomeno se ne parla troppo, ma alla fine si va avanti. Forse per inerzia, magari perché non esiste una soluzione.
Rimane il fatto che se un’autrice o un autore cercano di ritagliarsi uno spazietto, senza sgomitare, senza proclami, sarà più facile che trovino più successo all’estero.
Ed è proprio in Francia che Antonio Lanzetta, autore di genere thriller, ha avuto numerosi riconoscimenti, finalista a importanti premi come il Prix Découverte de l’Iris Noir e il Masterton Prix e vincitore del Grand Prix Noir Charbon.
Arrivato al suo quarto romanzo con Newton Compton (per La Corte Editore ha pubblicato Warrior e Revolution, virando poi verso il thriller prima con il racconto breve Nella pioggia, finalista al premio “Gran Giallo Cattolica”, e poi con i romanzi con Il Buio Dentro, I figli del male e Le colpe della notte), con L’Educatore Lanzetta ci spinge subito davanti al ritrovamento di un cadavere all’interno della propria auto. Il giudice Borrelli è stato ucciso proprio davanti alla sua casa di Salerno. Si scoprirà poi che il motivo della morte è l’uso di una sparachiodi contro la testa.
Nello sportellino del vano portaoggetti, viene trovata una sequenza di numeri scritto con un gessetto. Qual è il significato? Il modus operandi sembra lo stesso di un serial killer – soprannominato l’Educatore – che anni prima mise in crisi il vicequestore di Salerno, Fausto De Santis, lasciando il caso irrisolto e l’uomo profondamente scosso.
Ma prima che il vicequestore di Salerno e l’ispettrice Elisabetta Ferri riusciranno a svelare i meccanismi di questo omicidio, ne verranno commessi altri e i numeri sembrano essere il fil rouge per svelare il mistero.
Narrato in prima persona (scelta coraggiosa ma vincente), ho letto il romanzo in poche ore: un vero e proprio page turner dove i numeri la fanno da protagonisti e io, che sono negata in matematica sono affascinata da chi, invece, attraverso i numeri, riesce a innescare dei meccanismi che rendono un thriller dal plot senza sbavature, animato dal perfezionismo dell’autore che ha curato ogni dettaglio per non lasciare nulla al caso.
La figura dell’Educatore è perturbante e disturbante nel medesimo tempo e lascia adito a molti interrogativi, Lanzetta ci fa oscillare tra ordine e caos. Lo fa anche con il suo protagonista, De Santis, una cicatrice sul volto che non nasconde, che quasi ostenta come farebbe chiunque voglia mostrare il proprio dolore. Una ferita che ancora fa male, il ricordo di un passato che in genere si vuole lasciare alle spalle, ma che in questo romanzo è la benzina sul fuoco che alimenta la voglia di riscatto del vicequestore.
Si nasce, si cresce, si muore, un ciclo immutabile e privo di compassione. Non importa quanto ci sforziamo di capire, di dare un senso. La notte è l’unica verità alla quale non possiamo sfuggire, l’ultimo atto, in cui tutto si riduce a un battito che si spegne.
Lanzetta ci ha già abituati a un’impronta stilistica propria, migliorata di romanzo in romanzo, con una particolare attenzione ai giovani, spesso coinvolti in quel vortice inesorabile del male in tutte le sue angolazioni, da quello dichiarato a quello più strisciante e subdolo. Attraverso la sua scrittura, veniamo condotti verso le paure che ci attanagliano, di fronte alla mente che ci sorprende e condiziona – e può prendere il sopravvento – un passato che non smette mai di perseguitarci, davanti alla fragilità degli uomini.
Ciò che decidiamo di leggere dipende solo da noi. Scegliete bene.
Cecilia Lavopa
Lo scrittore:
Antonio Lanzetta vive a Salerno. Ha iniziato a scrivere romanzi fantasy/young adult, poi ha virato verso il thriller, prima con il racconto breve Nella pioggia, finalista al premio Gran Giallo di Cattolica, e poi con Il buio dentro, tradotto in Francia, Canada e Belgio ed eletto dal «Sunday Times» uno dei cinque migliori thriller stranieri dell’anno. È stato finalista a importanti premi come il Prix Découverte de l’Iris Noir e il Masterton Prix e vincitore del Grand Prix Noir Charbon. La Newton Compton ha pubblicato L’uomo senza sonno, Delitto in riva al mare, Luna rosso sangue e L’Educatore.












