Editore DeA Planeta / Collana
Anno 2019
Genere Giallo
354 pagine – brossura e epub
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Prima gli affetti o prima il denaro? Prima i legali familiari o una eredità che può risolvere molti problemi? Dipende sempre da che persone si è. Da che etica si possiede. Da quanto il cuore vince sulla ragione più abietta. A volte quello che luccica è solo un vetro, ma altre volte quello che luccica è oro zecchino e quanti si sono persi dietro al fascino del denaro e del potere che da esso può scaturire? E non importa se si è stati cresciuti nei valori migliori, avere a cuore di fare del bene al prossimo e a chi ne ha più bisogno. La natura umana è differente in tutti gli uomini e il “richiamo della foresta” è difficile da ignorare.
Durante la festa per i suoi novant’anni, nella splendida tenuta di Posillipo, la baronessa Elena De Flavis scompare con il suo maggiordomo cingalese Kiribaba. Ma prima che questo accada e mentre un tenore attacca le note di Nessun dorma, i prestigiosi invitati all’evento più glamour dell’anno si accasciano per terra uno dopo l’altro, presi da una narcolessia incontrollabile e fulminea. Per fortuna, al compleanno della nobildonna erano invitati anche il commissario Carlo Improta e l’ispettore Gianni Scapece; quest’ultimo, uno dei pochi a non essere stato colpito dalla narcolessia cerca con pochi altri invitati a prestare i primi aiuti e a chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine. E intanto che gli invitati si svegliano un po’ alla volta – non senza essere frastornati e allibiti – nella bellissima villa di Posillipo si scopre che la baronessa è sparita senza lasciare nessuna traccia. Che le è successo? L’ispettore e il commissario iniziano immediatamente a indagare ma si accorgono molto presto che ai tre figli della nobildonna non importa un granché delle sorti della loro madre ma solo dell’eredità e della sparizione della stessa insieme con quella della nobildonna. Che mistero, dunque, si cela sotto tutto questo e chi ha drogato gli ospiti alla festa di compleanno?
Cominciamo con il dire che Pino Imperatore è un grande autore e che in pochi nel nostro Paese possono riuscire a scrivere un giallo pieno di suspense e allo stesso tempo che fa ridere di gusto dalla prima all’ultima pagina. Con tanto affetto ti ammazzerò è un romanzo meraviglioso che quando lo termini ti dispiace moltissimo, perché non solo ti manca la storia in sé, una trama fitta di colpi di scena e di vicende godibilissime, ma ti mancheranno soprattutto i personaggi. L’autore ha messo a punto uno dei pool più splendidi a cui potesse pensare di affidare le sue originalissime trame. Scapece è superbo nel suo intuito investigativo e nella sua faccia da schiaffi e gli uomini del commissariato sono perfetti come comparse e corollario. Ma Imperatore fa molto di più. Inventa tutti i personaggi della famiglia Vitiello e della trattoria Partenope. E qui, come succede nelle più blasonate serie televisive americane, si potrebbe costruire un vero sequel solo con tutti loro.
Ed è per questo che leggere l’ultimo lavoro di Imperatore è una esperienza. C’è tutto il giallo all’italiana, ma c’è anche la parte più brillante e coinvolgente a fare da controcanto. Infine, c’è la scrittura dell’autore, il suo stile inconfondibile, quello che fa comprendere a chi legge che scrivere una qualcosa come Con tanto affetto ti ammazzerò non è per tutti e non è da tutti, perché l’insidia si nasconde proprio nel pensare che sia un romanzo facile da costruire. Quello che si può dire è che l’ultima fatica di Imperatore è sicuramente facile da leggere. Coinvolgente e appassionante.
Antonia del Sambro
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Lo scrittore:
Pino Imperatore nato a Milano da genitori emigranti napoletani, vive ad Aversa, in provincia di Caserta, e lavora a Napoli. Nel 2001 ha ideato e fondato il Laboratorio di scrittura comica e umoristica «Achille Campanile»,
Dal 2005 è responsabile della sezione Scrittura Comica del Premio «Massimo Troisi». Il suo romanzo Benvenuti in casa Esposito. Un nuovo anno tragicomico (Giunti 2012), ha scalato le classifiche grazie al passaparola e ha ottenuto riconoscimenti nei premi «Città di Latiano», «Umberto Domina» e «Giancarlo Siani». A questo libro si aggiungono Benvenuti in casa Esposito. Le avventure tragicomiche di una famiglia camorrista (Giunti 2012), De vulgari cazzimma. I mille volti della bastardaggine (Cento Autori 2014), Questa scuola non è un albergo (Giunti 2015), Capita solo a Napoli (Mondadori, 2014), Allah, san Gennaro e i tre kamikaze (Mondadori, 2017), Aglio, olio e assassino (Dea Planeta, 2018) e Con tanto affetto ti ammazzerò (Dea Planeta, 2019).