Emiliano Ereddia – Le mosche

2041

Editore Il Saggiatore
Anno 2021
Genere Thriller
640 pagine – brossura e epub


“E chi siamo noi- E perché lo siamo- E che cosa stavamo facendo prima di essere quello che siamo diventati, così, tutt’a un tratto, senza manco accorgercene?
Ero uno studente.
Ero qualcosa di bello.
Ero qualcosa di normale?
Dove ho sbagliato, madre?
Che cosa sono adesso?”

“Le Mosche” è un gran bel romanzo, scolpito da un autore profondo e complesso, Emiliano Ereddia. A guidare la scelta del libro da recensire per Contorni di Noir è stato il consiglio di una cara e vecchia amica ma anche il caro e vecchio istinto. Nel calderone infernale delle uscite editoriali ultimamente sto seguendo il filone dei titoli non consolatori. Più che cercare risposte (che tanto tardano ad arrivare) mi concentro sulle storie senza speranza e sulle anime tormentate che le hanno generate. E qui di tormento ne ho trovato in abbondanza.
Ci troviamo di fronte a un canonico thriller, ma omicidio efferato a parte, misteri, poliziotti corrotti, violenza e sangue a gogo, di canonico c’è veramente poco.
Il realtà l’omicidio di Julian Massa è la scusa per parlare di molto altro.

Ma chi è Julian Massa? Lo conosciamo già agonizzante mentre una mosca sorvola in soggettiva il suo corpo brutalmente martorizzato. E subito siamo dentro a immagini potenti e disturbanti dove gli odori e i colori si materializzano diventando il primo episodio di un incubo dal quale non abbiamo il coraggio (né la voglia) di svegliarci.
Julian vive(va) in un “sudicio appartamento in un fatiscente palazzone, in uno dei tanti quartieri popolari della Capitale.” Spacciatore? Pappone? Di sicuro c’è solo che è morto e che qualcuno lo ha ucciso e sventrato.
Il pasticciaccio non è tanto uno Julian Massa morto, ma la scomparsa della sua compagna, tale Amanda Kerr, figlia di tale Kevin Kerr, ambasciatore degli Stati Uniti e di suo figlio Kevin jr.
La pressione per le forze dell’ ordine è notevole. Bisogna trovare Amanda Kerr e suo figlio e “inventarsi” un colpevole.
Il caso vuole che nello stesso fatiscente palazzone abiti pure tale Assenza che non è propriamente uno stinco di santo. Così verrà nominato d’ufficio come capro espiatorio. Si apre la caccia all’uomo, ma nel frattempo Assenza (che, almeno con questo crimine e con la sparizione di Amanda e Kevin non ha niente a che vedere) pensa bene di nascondersi e di iniziare una sua personale indagine per trovare il vero responsabile tanto da venire scagionato.

La maestria dell’autore sta nell’aver creato una corposa rosa di personaggi. O esageratamente stereotipati, oppure esageratamente originali.
Riduttivo descriverli, sono donne e uomini che prendono vita grazie alla scrittura enigmatica e sapiente di Emiliano Ereddia. Posso nominarli come fossero i titoli di coda di un film: Sciarra, l’ispettore, Mainenti il giornalista, Agata l’infermiera, Nica, sua sorella Escort, Francesina, giovane spacciatore, Cane’ l’archetipo del poliziotto corrotto e tanti altri ancora.
La misura non fa parte di questo thriller, né per quanto riguarda la storia e la sua evoluzione e soluzione tanto meno per il linguaggio utilizzato. Uso azzardato della punteggiatura, periodi lunghissimi, descrizioni iper particolareggiate. Ma non facciamo in tempo ad abituarci allo stile che l’autore cambia registro.
Capitolo dopo capitolo, non permette mai al suo lettore di abbassare la guardia, rispettando la natura della sua storia scomoda e dei suoi personaggi imperfetti e senza redenzione. È lui stesso a mettersi a nudo e a rinunciare a scomode scorciatoie. E io, umile lettrice, amante delle belle storie e della scrittura, lo ringrazio per questo sincero coraggio.

“Io ero. Sono adesso altra cosa da me. Ero e sono altro e ho sognato e mi sono svegliato altro.
Un uomo si addormenta nella cella di un carcere e quell’uomo apre gli occhi e non è più lui. […]. Abbiamo sbagliato madre. Quello che abbiamo fatto adesso ci toglie per sempre il respiro e ci tramuta nell’uomo che saremo, l’essere senza specchi che il mondo ha imprigionato e cessato di guardare.”

Susanna Durante


Lo scrittore:
Emiliano Ereddia (Vittoria, 1977), scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, ha pubblicato il romanzo Per me scomparso è il mondo (Corrimano, 2014) e racconti per diverse riviste e antologie.