Editore Salani
Anno 2022
Genere Giallo
288 pagine – brossura e epub
In un luogo suggestivo sulla litoranea adriatica nei pressi di Ortona sorge un piccolo agglomerato di case unite da strade dissestate, sentieri impervi e un boschetto di pini marittimi e palme. Una di queste stradine conduce a una villetta con l’accesso diretto al mare, luogo ideale per fare in modo che uno scrittore di grande fama nazionale ritrovi la vena creativa. Sì, perché l’autore, Mattia Lanza, da quando la sua famiglia è stata sterminata, non ha più scritto una sola parola. Dopo due anni dalla tragedia e di silenzio, Mattia doveva tornare a scrivere e “rivendicare il suo sacrosanto diritto di esistere”.
È così che parte il nuovo romanzo di Romano De Marco, La casa sul promontorio. Chi conosce la scrittura di De Marco ne riconoscerà la precisione, la cura per descrizione dei luoghi già incontrata in Il cacciatore di anime, la caratterizzazione dei personaggi che sono ben definiti. Ciò che destabilizza il suo lettore è l’assenza quasi totale di azione, quella dei romanzi sulla Milano nera di Luca Betti e Marco Tanzi, della musica, cui De Marco ritaglia sempre un ruolo. Anche la parte investigativa, affidata a un altro personaggio che il lettore conosce bene, Laura Damiani, riveste un ruolo marginale, come se l’autore avesse scelto deliberatamente di spostare la prospettiva di chi legge. Oltre allo scrittore Lanza, la vicina Eva Albani, divorziata, il protagonista della storia è il territorio, Punta Acqua Bella che pare sia stato modellato perché De Marco ne costruisse la trama e il mistero.
In questo romanzo parla il tempo che sembra sospeso, parla il mare e parlano le condizioni atmosferiche. In questo “ambiente” si muovono gli attori ed è un crescendo di tensione, di curiosità e di colpi di scena che alimentano il desiderio di capire cosa succederà e come si concluderà la storia. Molti, alcuni velati altri meno, sono i riferimenti alle letture di De Marco, ai suoi romanzi precedenti e alle sue passioni, intersezioni mai invadenti ma sempre perfettamente funzionali alla trama. Se con “Il cacciatore di anime” ha rotto i suoi schemi narrativi, con “La casa sul promontorio” De Marco ha alzato il livello mostrando un grado di attenzione in continua crescita verso il suo pubblico, cui ha regalato una scrittura pulita e sempre più studiata e ricercata. Questa attenzione gli ha consentito di spaziare sia con le trame che con i personaggi, seriali o meno che siano.
Luciana Fredella
Lo scrittore:
Romano De Marco (1965) vive tra Ortona, in Abruzzo, e Modena. Ha esordito nel 2009 con Ferro e fuoco. Da allora ha pubblicato 12 romanzi, alcuni dei quali tradotti all’estero e riadattati in graphic novel, e numerosi racconti. Oggi è tra i più stimati autori crime italiani. Tra i vari riconoscimenti, ha vinto due volte il Premio Scerbanenco dei lettori (con L’uomo di casa e Nero a Milano).