Editore Todaro / Collana Impronte
Anno 2023
Genere Giallo
248 pagine – brossura e epub
“Provavo un senso di vuoto e, allo stesso tempo, di soddisfazione. Avevo appena spedito alla casa editrice le bozze definitive de La regola del rischio, il romanzo precedente dell’investigatore privato Marco Tobia. Decisi di abbandonare lo schermo e la tastiera del computer. Uscii dal mio studio e mi incamminai lungo il marciapiede che costeggia il golfo di Omegna, sul Lago d’Orta. Dopo poco, sentii alle mie spalle una voce che mi chiamava. La riconobbi subito. Mi voltai e vidi, a pochi passi da me, l’investigatore privato Marco Tobia. Il mio amico immaginario che, forse, tanto immaginario non è. Mi chiese se mi interessasse ascoltare la sua ultima indagine. Io non persi tempo. Ci sedemmo su una panchina”.
Sono queste le parole con cui, ancora una volta, Matteo Severgnini ci introduce una nuova indagine – la terza dopo “La donna della luna” e “La regola del rischio” – della sua creazione letteraria, Marco Tobia, racchiusa nel suo ultimo romanzo, “Un sasso nel lago”, da poco in libreria per Todaro Editore.
L’ex poliziotto e ora investigatore privato si ritrova alle prese con una vicenda molto delicata perché strettamente personale: a essere in pericolo, stavolta, pare essere una delle poche persone cui tiene di più. Tutto comincia, come al solito, quasi in sordina, dal nulla, come accade spesso nella vita di tutti noi: i guai ci piombano addosso dal niente, tanto devastanti quanto inattesi. Dopo aver pedinato il marito di una cliente, Diego Sarti, per settimane senza trovare alcuna prova di tradimento, Tobia si reca dalla presunta moglie tradita, Elisa Mariani, per rinunciare all’incarico… così potrà tornarsene in pace al silenzio della sua isola, sul lago D’Orta. Piccolo inconveniente: la donna tenta spudoratamente di sedurlo. Poco dopo a Clara Fournier, la fidanzata dell’investigatore, vengono recapitate in busta anonima le fotografie equivoche di quel rendez-vous.
L’intento è chiaro: minare il rapporto tra i due, ma Tobia è preoccupato da altro. Chi ha scattato le foto? E la Mariani era ignara di tutto o sapeva ed era complice? Che dietro l’accaduto ci sia ben altro appare chiaro presto, non appena Tobia riceve un’allarmante telefonata: una escort, collega di Clara, è stata uccisa e, a giudicare da alcuni elementi presenti sulla scena del delitto, tutto farebbe pensare che anche la compagna di Tobia sia in grave pericolo. Che fare? Come proteggerla? Da questo momento in poi Tobia ingaggerà una corsa contro il tempo per contrastare i piani di chi, accecato da un rancore radicato nel passato, attenta alla vita della donna che ama.
Marco Tobia è un antieroe fatto e finito: è schivo, ombroso, refrattario ai rapporti sociali se non con le poche e selezionate persone da lui scelte: la fidanzata escort Clara, il barcaiolo Anselmo, l’ex collega ispettore Scuderi che ha accidentalmente ridotto sulla sedia a rotelle per un colpo di pistola partitogli durante un attacco della sua malattia, la sindrome di Tourette, fatto che gli ha causato un prepensionamento dalla polizia e un inestinguibile senso di colpa. Non ama avere debiti con la polizia, incontrare gente, districarsi nei luoghi affollati, perciò alla caotica Milano preferisce la sua casa sull’isola di San Giulio, unico luogo in cui si senta davvero tranquillo.
E l’ambientazione è, in questo romanzo e nell’intera serie, un elemento imprescindibile della storia, tanto da essere parte integrante della trama e finanche dei personaggi: Marco Tobia, Anselmo, il ristorante di Bruno e Stefania non potrebbero essere gli stessi se allontanati dal microclima dell’isola. Ma se il lago è una costante in tutta la storia, vi sono altri luoghi oltre alla tranquilla San Giulio, e tutti rappresentano altrettanti piani narrativi e, volendo estremizzare, altrettanti stati emotivi: la Milano di Diego Sarti – tutta appuntamenti, trattative e business – contrapposta ai diversi luoghi visitati dalla Mariani, e ancora diversa da quelli in cui si muovono altri personaggi rilevanti per la storia.
Dietro uno schema narrativo tutto sommato lineare e apparentemente classico, Severgnini ci regala un noir cucito su misura attorno al suo protagonista e al suo microcontesto, e tuttavia comprensibile e assai fruibile anche a chi Tobia lo incontri per la prima volta. L’immediatezza e l’interesse della vicenda gialla, l’appetibilità di protagonista, personaggi e ambientazione, la chiarezza nella scrittura… Tutto concorre a rendere “Un sasso nel lago” un noir godibilissimo che, per di più, fa venir voglia di recuperare le indagini precedenti per ritrovarsi ancora nell’atmosfera piacevole generata dal romanzo.
Rossella Lazzari
Lo scrittore:
Matteo Severgnini vive e lavora a Omegna, sulle sponde del Lago d’Orta. Collabora con la Radio Svizzera Italiana, realizzando reportage e documentari radiofonici. Per il cinema ha sceneggiato il film ‘Moka noir’. Il primo romanzo con l’investigatore privato Marco Tobia è La donna della luna. Nel 2021 ha pubblicato per Todaro Editore La regola del rischio, sempre protagonista Marco Tobia.