Fausto Vitaliano – La via del lupo

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Editore Bompiani
Anno 2024
Genere Narrativa
320 pagine – brossura e ebook


Benché nelle prime pagine venga commesso un omicidio, “La via del lupo” non è un giallo, se il giallo segue le regole di Van Dine o di Christie. Lo è invece per alcune incognite i cui indizi forniti al lettore non aiutano a svelare il mistero ma aumentano la suspense fino alla fine, ovvero fino a quando colpi di scena e rivelazioni riportano ogni elemento al proprio posto.

Questa è una storia che alterna e intreccia due plot narrativi: il primo contemporaneo, il secondo basato sui ricordi del protagonista Américo. La vicenda narrata nel periodo contemporaneo si svolge a Milano, luogo in cui lavora come scrittore Américo.
Intento a trasferirsi in un altro appartamento, conosce Agostina Colombo, la proprietaria del bilocale in cui andrà a vivere. Tra Américo e Agostina nasce un rapporto dolcissimo quasi filiale in cui l’anziana racconta la sua vita tra ricordi autentici e memorie confuse e in cui Américo cerca la sua adolescenza ricostruendo pezzo dopo pezzo la sua vita segnata dall’abbandono del padre prima e dell’amico Elvo poi. Ogni personaggio che agisce in questa storia ha una sua perfezione narrativa e ogni vicenda diventa comprimaria. Américo è un uomo non risolto, consapevole di avere delle lacune affettive dovute soprattutto alla mancanza di radici. L’espressione evidente di questo disagio è la scelta di scrivere utilizzando uno pseudonimo, quasi a voler ulteriormente sottolineare l’assenza di un’identità.

Non è per me facile recensire “La via del lupo”, perché ho la sensazione che qualunque cosa io scriva, tolga al lettore il piacere e la bellezza di leggere queste pagine che hanno grande profondità e intensità. In questo romanzo ci sono tanti spunti di riflessione che vanno dalla caducità delle cose alla relatività della verità; nulla come i ricordi falsa la propria storia e le proprie convinzioni e può succedere che le colpe o i peccati assumano valenza diversa visti da un altro punto di vista distruggendo quelle che fino a poco prima erano certezze. In un meta-racconto tra l’autore e il personaggio-scrittore, importanti diventano le parole come la loro assenza e talvolta si ha l’impressione che l’autore si rivolga al lettore per sottolineare che “questa è solo una storia… Inventiamo storie e scriviamo libri per rimediare agli errori della vita…”.

“La via del lupo” è uno di quei romanzi che sarebbe un peccato non leggere.

Luciana Fredella


Lo scrittore:
Fausto Vitaliano è nato a Olivadi, in Calabria, ma vive da sempre a Milano. Sceneggia fumetti e cartoni animati per Disney e Rainbow. Ha scritto per radio, televisione e giornali, tradotto libri e curato, per Feltrinelli, i volumi antologici di Beppe Grillo e di Michele Serra. Insieme a quest’ultimo ha scritto il monologo teatrale Tutti i santi giorni. Ha pubblicato con Laurana Editore i romanzi Era solo una promessa, Lorenzo Segreto e La grammatica della corsa. Per Bompiani è uscita la trilogia noir de “Le ultime indagini di Gori Misticò”; il primo della serie, La mezzaluna di sabbia, ha vinto il Premio Nebbia Gialla 2021. Il suo ultimo romanzo per Bompiani è La via del lupo (2024).